FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] si prospettò l’opportunità, disertò. Alla fine delle ostilità, completati gli studi a Brera successi anche all’estero, Fo aveva buon gioco nello sdoppiamento in più caratterizzazioni, Valori (IdV) nel 2006, salvo poi dimettersi due anni dopo.
Non ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] la giurisdizione temporale, i redditi - salvo una modesta pensione per il B della nuova convocazione del concilio pose presto fine a tali incertezze. Quando esso venne Paolo Veronese (Galleria Pitti a Firenze). Buona fama ebbe anche la sua biblioteca ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] esami con i massimi voti (salvo che in geometria descrittiva e disegno strutture come nelle ideologie".
Intanto, già dalla fine degli anni Cinquanta, il D. aveva ripreso teatro stabile di Genova IlDiavolo e il buon Dio di Sartre; nel 1966 tradusse Il ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] ai suoi conoscenti, verso la fine del 1610. Qui conobbe Giangiorgio, imprimatur della Curia, e ad annunciargli poi il buon accoglimento dell'opera da parte di Urbano VIII sul C. poeta, per lo più (salvo la Poesia in lode. dell'inchiostro, ...
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BISACCIONI, Maiolino
Valerio Castronovo
Nacque a Ferrara nel 1582, da Girolamo Maiolino, poeta e professore di retorica e poesia nell'ateneo ferrarese, oriundo di Iesi. Compì i suoi studi in legge a [...] del complice, e questo probabilmente lo salvò, per l'intervento discreto del Brusantini che quelli conferitigli da una certa fama di buon cortigiano, di uomo di spirito e di gusto ". E ne accentuava a questo fine (in maniera forse più consapevole ...
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BERGALLI, Luisa
Claudio Mutini
Nacque a Venezia (Mazzuchelli) il 15 apr. 1703 da Giovan Giacomo, piccolo commerciante piemontese, e da Diana Ingali. Sebbene di umile condizione fu tenuta a battesimo [...] l'obbedienza alle regole dello Zeno imponeva alla fine di ogni scena, crea un divario troppo scia della modesta fortuna dell'Agide, salvo che un personaggio non offra alla B una ragazza semplice e piena di buon senso, garbata e sorridente, che ...
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ANTONIANO, Silvio
Paolo Prodi
Nacque a Roma il 31 dic. 1540 da Matteo, agiato mercante di pannilani originario di Castello in provincia di Chieti, e da Pace Colella, romana. Sin dalla più tenera infanzia [...] oltremodo cara e nella quale rimase, salvo brevi intervalli, per tutto il resto della ad esercitare le sue doti di buon latinista nell'ambito della curia, ricoprendo particolarmente delle Scuole Pie fondate alla fine del secolo dal Calasanzio per l' ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] si ha memoria solo di una Ghita, che fece un buon matrimonio, secondo le usanze dei Donati, con Mozzino di Andrea e al D., sono generalmente tardi - fine Trecento o primo Quattrocento - e non , aggressive e plebee, salvo la diversa qualità poetica ...
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ANGÈLI (Angelio, degli Angeli), Pietro (Piero, Petrus Angelius Bargacus)
Alberto Asor-Rosa
Nacque in Barga il 22 apr. 1517, da ser Iacopo di ser Niccolao Angeli, di antica e prosperosa famiglia. Dallo [...] periodo della sua maggiore operosità. Salvo l'interruzione degli studi dovuta alla le sue analisi, fondate sul buon gusto nutrito di molte letture, pp. 32, 166, 182-184; G. Silli, Una corte alla fine del '500, Firenze 1928, p. 87; L. Pescetti, I versi ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] figurale dell'invenzione dantesca, entrano a buon diritto nel dibattito culturale di quegli era stato un filosofo). Tutti, salvo l'elefante, respingono la proposta di filosofo Aglafemo rende possibile un lieto fine della storia, anche se il ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...