CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] il letto, ma al momento buono fu cambiato di cella. Andò invece a buonfine il progetto successivo, con la Poi i due fuggiaschi, in modo avventuroso, raggiunsero Bolzano, mettendosi in salvo. La fuga, che il cronista Piero Gradenigo (cit. in Brunetti ...
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COTTA, Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Vangadizza, sobborgo rurale di Legnago (Verona), nel 1480 0 1482.
Verso la prima ipotesi fa propendere la testimonianza di Bernardo Silvano, amico e collaboratore [...] sconfitta veneziana di Ghiara d'Adda. Nella battaglia il C. salvò a stento la vita, ma perdette quasi interamente i propri . Ma i complicati ed estenuanti patteggiamenti non andarono a buonfine per l'irremovibilità del re di Francia. Tuttavia il ...
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ANTONGINI, Tommaso
Marcello Carlino
Nacque a Premeno (Novara), il 15 sett. 1877 da Alberto e da Clotilde Nay. Laureato in giurisprudenza, conobbe Gabriele D'Annunzio nel 1897 a Firenze, mentre vi frequentava [...] come anticipi, e cioè a fondo perduto. Né andarono a buonfine varie combinazioni editoriali progettate da D'Annunzio, come quella tra Sébastien e, con repentini viaggi in Italia, salvò il salvabile della "Capponcina", celebre residenza dannunziana ...
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LUDOVICO Milanese (Lodovico da Milano, Ludovico de Mediolano alias Zoppino, Lodovico de Bossinis)
Daniele Valentino Filippi
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Milano o nei dintorni, come è desumibile [...] di 100 fiorini annui, ma per ragioni che si ignorano l'accordo non andò a buonfine e L. rimase a Lucca.
Qui, il 3 nov. 1514, fu eletto all'uso espressivo della dissonanza.
Opere (a 4 voci salvo dove indicato): lauda A te drizo ogni mio passo, ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] de la vita mia, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto lo cuore venuta di Arrigo, non il dolore per la sua fine; ma gli preparava un seggio in Paradiso, e la ribelli del Comune di Firenze", salvo che non si fossero presentati quel ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] de Bosis. Fece in tempo a salvarli dal naufragio una nave da guerra. vaticinatore, dell'oracolo che legge (in buona prosa d'arte, modello rondiano) la primo luogo dello strumento di comunicazione, per il fine di chi lo possiede e lo utilizza.
Quella ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] tra cui quella, a cui rimarrà fino alla fine fedele, di Donato degli Albanzani.
Nel '48 alla condanna a morte di Niccolò del Buono e all'esilio di Pino de' Rossi già i letterati del Cinquecento, e il Salviati, per esempio, avvertiva che il B. ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] non senza difficoltà, si salvava dalle conseguenze di un tale atto, il B. aveva buone ragioni per diffidare. Urbino ufficio. Si riprese, ma non del tutto. L'anno dopo, a fine aprile, chiese licenza di andare a Venezia per motivi di salute e ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] di quasi tutti i maggiori letterati tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, delle fazioni rivali, rimase, salvo qualche scappata a Ferrara per " (XIII, 81), si comporta "come fa il buono Sonator sopra il suo instrumento arguto, Che spesso muta ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] cit., I, p. 197).
Intorno alla fine del 1845 cercò anche di ottenere una cattedra narrazioni del Vespro Siciliano scritte nel buon secolo della lingua, con pref., degli scritti dell'A. cfr. G. Salvo-Cozzo, Le opere a stampa di Michele Amari ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...