La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] meccaniche di Ugo è stata riconsiderata verso la fine del XII sec. da Goffredo di San sarebbero da definire pratiche come le altre per il buon uso che se ne fa. La prima, che cui fa ricorso a Isidoro (salvo qualche riferimento ad Avicenna). La ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] de Bosis. Fece in tempo a salvarli dal naufragio una nave da guerra. vaticinatore, dell'oracolo che legge (in buona prosa d'arte, modello rondiano) la primo luogo dello strumento di comunicazione, per il fine di chi lo possiede e lo utilizza.
Quella ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] tra cui quella, a cui rimarrà fino alla fine fedele, di Donato degli Albanzani.
Nel '48 alla condanna a morte di Niccolò del Buono e all'esilio di Pino de' Rossi già i letterati del Cinquecento, e il Salviati, per esempio, avvertiva che il B. ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] non senza difficoltà, si salvava dalle conseguenze di un tale atto, il B. aveva buone ragioni per diffidare. Urbino ufficio. Si riprese, ma non del tutto. L'anno dopo, a fine aprile, chiese licenza di andare a Venezia per motivi di salute e ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] di quasi tutti i maggiori letterati tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, delle fazioni rivali, rimase, salvo qualche scappata a Ferrara per " (XIII, 81), si comporta "come fa il buono Sonator sopra il suo instrumento arguto, Che spesso muta ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] cit., I, p. 197).
Intorno alla fine del 1845 cercò anche di ottenere una cattedra narrazioni del Vespro Siciliano scritte nel buon secolo della lingua, con pref., degli scritti dell'A. cfr. G. Salvo-Cozzo, Le opere a stampa di Michele Amari ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] il destro dei primi trionfi. Partì alla fine di luglio del 1522, un mese e lacunosa. Salvo alcune eccezioni relative G. Lumbroso, I maestri di zecca di P.A., in Memorie italiane del buon tempo antico, Torino 1889, pp. 129-142; L. Morandi, Pasquino e ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] pur a chi lo domanda risponde di buon'animo e fa del gagliardo, tanto che pur alla fine esce di letto"). La natura del come mèta del viaggio terreno e nido di casta colomba, salvo poi a trasferire questo ideale di purezza nell'impudica "casa del ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] prosatore d'arte.
Nel 1911, salvo quel poco dato alla Voce e del 3 genn. 1925 che segnava la drammatica fine dello Stato liberale. Sui suoi rapporti col fascismo si quali B. Berenson, di cui tradusse buona parte delle opere e soprattutto R. Longhi ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] , nello stesso anno pressoché erano conclusi, salvo un rapido prosieguo; lo scritto vedrà la diritti mal definiti. E a tal fine contrasta di fatto quanto la madre del in questa coinvolto ché il poeta lo ritiene buon maestro "non solo nel far di novo, ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...