CANAL, Girolamo, detto Canaletto
Angelo Ventura
Secondogenito di Bernardino di Piero, patrizio veneziano, e di Ifigenia Arlatti, figlia d'un Giovanni scrivano del magistrato al Sale, nacque nel 1483. [...] tempi (il 20 novembre giungeva a Candia, a fine dicembre a Cipro, ripartiva da Alessandria il 13 navili de questa sorte non sono da tenir fuora salvo che in tempo de gran fatione", né erano da che i Turchi facevano buon viso a cattivo giuoco, ...
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GIACOMELLI, Pietro (Piero)
Daniele Resini
Nacque a Venezia il 21 ott. 1892 da Giacomo, di professione fotografo, e da Elisabetta Mez. La famiglia, di origine triestina, si era trasferita a Venezia nel [...] e che a Venezia, proprio con la fine del conflitto e l'avvio di una lunga Adriatica e Panfido; la storica vetreria Salviati, e i laboratori che confezionano merletti , circondata da un folto gruppo di buoni collaboratori, di reggere l'esercizio senza ...
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FAGNANI, Antonietta
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano, parrocchia di S. Babila, il 19 nov. 1778, ultimogenita di Giacomo, marchese di Gerenzano (nato a Milano il 1° sett. 1740), e di Costanza [...] influenzata. Ricevette tuttavia una buona istruzione: conosceva il francese, tentando però in qualche modo di salvare le apparenze, tanto che anche Mie Mie. Carteggio inedito tra Milano e Londra alla fine del secolo XVIII con un album di famiglia a ...
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MUSSI, Giuseppe
Elisabetta Colombo
. – Nacque a Milano il 2 gennaio 1836 da una ricca famiglia della borghesia rurale. Morto prematuramente il padre Luigi, fu la madre, Carolina Argenti, donna religiosa [...] «radicale, ma di quei radicali di buon senso, che sono in sostanza più conservatori recarsi a Roma, salvo ritornare rapidamente sulla decisione italiana dalle carte di Giovanni Giolitti, I. L’Italia di fine secolo 1885-1900, a cura di P. D’Angiolini; ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] della scelta insieme con il teorema del buon ordinamento di E. Zermelo seguono di circa sulla cattedra di teoria delle funzioni.
Alla fine del periodo passato a Parma e all' [1934], pp. 1735 s.). Tuttavia, salvo errore, non sembra che il L. abbia ...
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SCALABRINI (Scalabrin), Paolo
Peter Hauge
SCALABRINI (Scalabrin), Paolo. – Nacque intorno al 1719 (l’atto di morte, 23 febbraio 1806, gli attribuisce circiter 87 anni), probabilmente a Verona (nel 1781 [...] Anno dopo anno dal 1749 al 1756 (salvo il 1750-51) la compagnia Mingotti fece tappa 1784, sposò la Torre, rimpatriata a fine 1776.
Scalabrini morì a Lucca il 23 perspicace e integro, che di buon grado e amabilmente svolgeva i compiti ...
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CASALI, Bartolomeo
Franco Cardini
Figlio primogenito di Ranieri di Guglielmino e di una figlia di Corraduccio di Petroio, doveva essere già maggiorenne o prossimo alla maggior età nel 1332 perché i [...] l'avevano incrinata. I Perugini ebbero dunque buon gioco a fingersi traditi quando, nel febbraio mura, il C. si salvò solo fuggendo travestito, mentre i passaggio delle compagnie di ventura, che la fine della guerra - aveva lasciato disoccupate; e ...
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SPINELLI BARILE, Gennaro principe di Cariati
Renata de Lorenzo
– Nacque a Napoli il 16 agosto 1780 da Tommaso Spinelli (1743-1830), per molti anni ambasciatore borbonico a Roma, e da Eleonora Caracciolo [...] agli occhi e al fisico. Proscritto dopo la fine della Repubblica, si recò a Roma e poi . Quest’ultimo lo definì ‘il buon Cariati’ o il ‘povero principe la causa d’Italia e con essa quella del paese, salvo a pentirsene poi, come so del Cariati e spero ...
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LUCCHESI PALLI, Andrea
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Messina il 16 apr. 1692 (fu battezzato il 24) da Fabrizio, duca di Adragna dei principi di Campofranco, e da Anna Avarna dei baroni [...] si chiamò solo Lucchese, o Lucchesi, fino alla fine del XVII secolo, quando aggiunse Palli in memoria Flavia, a una seduta dell'Accademia del Buon Gusto, una delle più illustri della Sicilia, fu confermato solennemente, salvo piccole modifiche, dal ...
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VITALI, Filippo
Saverio Franchi
Orietta Sartori
– Nacque a Firenze il 2 maggio 1591 dal fiorentino Bastiano di Battista Vitali, magnano (ossia chiavaio) nella parrocchia di S. Lorenzo, e fu battezzato [...] dei più famosi cenacoli intellettuali di fine Cinquecento; e incluse un altro madrigale Scipione Borghese («ho pensato esser buon mezzo per dare a Vostra Signoria tutte composte su due strofe di poesia, salvo l’ultima, che è brevissima.
Urbano VIII ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...