GRANZINO, Alessandro
Gino Benzoni
Nato attorno al 1590 a Bergamo dal milanese Niccolò e, con tutta probabilità, da una donna del luogo, la sua esistenza è ben presto segnata dalla caduta in disgrazia [...] non teme di esagerare a dirlo "buon servo della Republica", a lodarne il dello stesso Bedmar, oltre che sua, il G., alla fine del 1617 va a star per conto proprio, in una quasi la Repubblica dovesse essere salvata: quello di allontanare, una ...
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DELL'AGNELLO, Giovanni
Marco Tangheroni
Non conosciamo la sua data di nascita (che è da collocare, forse, nel secondo decennio del XIV secolo), ma si è potuto ricostruire, nelle linee principali, il [...] dogio et signiore a vita". Il conservatore del Buono Stato e il podestà, nonché le milizie a in Pisa, nel 1355, alla fine della prevalenza bergolina, così questa a cedere al Visconti le fortezze conquistate, salvo Piombino, l'Elba ed il Giglio che ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] Così la provvidenza di Dio mi salvò dal grave dolore di trovarmi nella dal pontefice alla fine del 1854 durò praticamente fino al 1858. Verso la fine del 1860, caratteri di verità che col solo naturale buon senso si ravvisano nella religione cattolica. ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] volumi, già stampati, vennero sequestrati, salvo quelli che il G. aveva fatto con le sue Riflessioni sopra il buon gusto, a rappresentare in questa fase Torrini, La discussione sullo statuto della scienza tra la fine del '600 e l'inizio del '700, ...
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FREGOSO, Paolo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1430 da Battista, reputato uomo d'arme, fratello del doge Tommaso, che Battista scalzò per poche ore nel 1437, e da Ilaria Guinigi di Paolo [...] popolare al tentativo di "buon governo" del F. che con due navi cariche dei loro averi, fatti salvi tutti i benefici in città.
Salpato per Roma re, almeno nominalmente, anche Genova, il F., tra fine 1495 e inizio 1496, tentò per l'ultima volta ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] .
La gestione dell'appalto era un buon trampolino anche per l'espansione delle attività il B. come scrittore, verso la fine della vita, e che P. Custodi consolidò dichiarato un interesse del 3 0 4 %, salvo nel caso di due banchieri di primo piano ...
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ERMENGARDA, regina di Provenza
François Bougard
Nacque intorno alla metà del sec. IX dall'imperatore Ludovico II e da Engelberga.
E. fu la terza donna della dinastia carolingia a portare tale nome, [...] più o meno di buon grado da Carlo il Calvo e preludio delle soluzioni che prevalsero alla fine del secolo. Il più alte ("ad maiores excelsioresque gradus modis omnibus salvo nostro honore promovere nichilominus desideramus": Iohannis papae registrum, ...
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VITTORIO AMEDEO III di Savoia
Paola Bianchi
VITTORIO AMEDEO III di Savoia. – Nacque a Palazzo Reale, a Torino, il 26 giugno 1726, dalle nozze del futuro re Carlo Emanuele III di Savoia con la seconda [...] che fu bruscamente ridotto a vita privata, salvo essere poi recuperato, nel 1777, come dello Stato durante l’occupazione francese di fine secolo.
A metà maggio la corte, di condurre operazioni offensive con un buon parco d’artiglieria mobile e ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] giocherà un gran ruolo nella vita del D., salvo qualche isolato e scialbo episodio.
Da quando a il Ragionamento sulla volgar poesia dalla fine del passato secolo ai nostri Venerdì santo (1793) "da buon suddito e buon cattolico". Nel 1793 pubblicò sul ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] B. appare, senza dubbio, buon conoscitore delle vicende monetarie del suo contenute in una moneta - non dovesse, salvo che in pochissimi casi, essere alterato. argenti forastieri" (p. 379). E proprio al fine di produrre più "roba", onde avere più "ori ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...