SCOTTI (Scotto), Gottardo
Edoardo Villata
SCOTTI (Scotto), Gottardo. – Nacque verosimilmente a Piacenza o a Milano intorno al 1430, da Balzarino «de Placentia» (pittore, attivo per il duomo di Milano [...] 1456-57, per piccoli lavori (salvo diversa indicazione, ci si riferisce sempre opera oggi a Milano, il fatto che buona parte (secondo Villata, 2004 e 2009 (1493-94) valgono come datazione verso la fine degli anni Novanta. La presenza e l’attività ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] 335 e Saggi e ricordi, p. 223). Ma, salvo queste e poche altre eccezioni, il corpo docente della facoltà il F., se aveva il buon senso di accogliere quanto la scuola , Luigi Vigliani, Mario Fusi). Verso la fine del 1943 riuscì a riparare con la moglie ...
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FRANCESCO I d'Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque il 6 sett. 1610 da Alfonso III d'Este, futuro duca di Modena e Reggio, e da Isabella, figlia del duca Carlo Emanuele I di Savoia.
Alfonso, [...] suo ambasciatore, salvo mantenerlo lì - , di cui egli è considerato a buon diritto il fondatore, assunse respiro internazionale. ital. del Mazarino, Bologna 1922; F. Manzotti, La fine del principato di Correggio nelle relaz. italo-imperiali del ...
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EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] direttamente dal trono; e, per mettere fine alle pretese avanzate dall'E. sulla Sicilia dell'E., riusci a mettersi in salvo. Il Gages che era uscito in debitore imponeva grande circospezione.
In realtà i buoni rapporti fra il Tanucci e l'E ...
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CONTI (de' Conti, de Comitibus, Comes, Comitius), Sigismondo
Roberto Ricciardi
Nacque a Foligno nel 1432 da Astorello, della nobile famiglia dei Conti (della madre si ignora il nome e l'origine).
Nessun [...] dei parenti sposò poco dopo (alla fine del 1472) Allegrezza (o Letizia) , decorosa, oratoria (Racioppi, p. XXVII). Da buon amico del Bembo, il C. si preoccupa di dare e delle cose; mentre il Gregorovius, salvo a valersene in molti punti della sua ...
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CELESIA, Pietro Paolo
Salvatore Rotta
Nacque a Genova il 1° ott. 1732 da Giovanni Battista e da Geronima Gnecco. Il padre, mercante di buona voce, era stato uno dei trentasei eletti, il 15 dic. 1746, [...] erigga di pianta sopra larghissima base da Franklin e compagni verso la fine del 18ºsecolo parmi che prometta molto". Salvo poi a ricordare al Mazzei, sei anni dopo, che un buon governo dipende, più che dalla forma della costituzione, dal carattere e ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] esterni", al punto che il C., alla fine del 1652, potrà dire con orgoglio d 1650, Varsavia, qui si trattiene - salvo rapidi spostamenti a Lublino, Krzemieniec (Kremenec) ché - per quanto la corte abbondi di buoni propositi e vi si ventili "trattato di ...
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CODAGNELLO, Giovanni
Girolamo Arnaldi
Un notaio piacentino di questo cognome, talvolta latinizzato in "Caputagni", e di questo nome compare come rogatario o come teste in un manipolo di documenti conservati [...] la pena di ripercorrere i documenti piacentini fra la fine del sec. XII e le prime decadi del manoscritto, si accompagnano ai Gesta, salvo, beninteso, la cronaca iniziale, patina di sconcertante uniformità: da buon notaio, abituato a procedere nel ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] al C. è stata genericamente attribuita buona parte delle scene di battaglie dipinte ritorno del C. a Roma nel 1651 sinché, verso la fine del 1654, la Vaiani morì.
A Roma si vociferò ; sono tutte di Guillaume, salvo la Vittoria di Narsete su Totila ...
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CAPPELLO, Vettore
Laura Giannasi
Figlio di Giorgio di Giovanni di Marino Dielai e di Coronea Lando di Vitale, nacque probabilmente nel 1400, poiché nel novembre 1420, quando fu presentato agli Avogadori [...] compito del C. affrontarli perché già alla fine di novembre, secondo gli ordini del Senato, eventi e solo con l'intento di salvare il salvabile, non dimostrò più sufficiente ben difesa e munita. Con questo buon auspicio, continuò la campagna e all' ...
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salvo
agg. [lat. salvus, della stessa radice di salus «salute»]. – 1. a. Che ha superato un pericolo, anche grave, senza subire alcun danno; incolume, illeso, intatto: è difficile uscire salvi da imprese di quel tipo; l’aereo è stato costretto...
fine2
fine2 s. m. e f. [lat. fīnis «limite, cessazione»; nel lat. mediev. « somma convenuta da pagare»]. – 1. s. f. (raro o ant. come s. m.) a. L’ultima parte, l’ultimo tempo di una cosa, il punto o il momento in cui questa cessa: il principio...