Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica dell'espressione, per l'altezza del tono, più affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre ...
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MONTALE, Eugenio
Alessandra Briganti
(App. I, p. 873; IV, II, p. 504
Poeta, critico e giornalista, morto a Milano il 12 settembre 1981. Nell'ultima raccolta poetica (Altri versi, 1980) M. ha proseguito [...] , sono invece raccolti in Sulla prosa (1982).
L'epistolario di M. è stato in parte pubblicato nei volumi Lettere a SalvatoreQuasimodo (1981) e Lettere a Pugliatti (1986); le Lettere a Nino Frank sono state divulgate in Almanacco dello Specchio, 12 ...
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NOBEL
. I Premî Nobel (XXIV, p. 867; App. I, p. 899; App- II, 11, p. 409). - Nel 1949 il premio per la fisica fu attribuito a Hideki Yukawa (Giappone); quello per la chimica a William Francis Giauque [...] la medicina e fisiologia a Severo Ochoa (S. U. A.) e a Arthur Kornberg (S. U. A.); per la letteratura all'italiano SalvatoreQuasimodo; per la pace a Philip John Noel-Baker (Gran Bretagna).
Per il 1960 i premî sono stati assegnati: per la fisica a ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] 1940) fu il primo e il più importante grecista accademico a recensire, senza pregiudizi, la traduzione dei Lirici greci di SalvatoreQuasimodo, e in cui – tra il luglio del 1940 e il maggio del 1941 – uscirono due suoi mordaci articoli antifrancesi e ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] presto / tutta la luce vana fu bevuta», “Memoria d’Ofelia d’Alba”, in Sentimento del tempo, vv. 1-2) sia SalvatoreQuasimodo («all’urlo nero / della madre che andava incontro al figlio»: “Alle fronde dei salici”, in Con il piede straniero sopra il ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] un "giornale parlato" diffuso nelle strade di Torino. Tra l'estate e l'autunno ha una breve storia d'amore con SalvatoreQuasimodo, incontrato in Polonia al Congresso mondiale degli intellettuali per la pace. Nel 1949 a Venezia, a un convegno del Pen ...
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PEREGALLI, Alessandro
Claudio Risé
PEREGALLI, Alessandro. – Secondogenito di Guido, industriale, e Maria Del Conte, nacque a Milano il 2 aprile 1923.
Il nonno, di cui portava il nome, era stato direttore [...] . Nel periodo bancario presero forma le sue amicizie con Solmi, Eugenio Montale, Marco Forti, Giuseppe Pontiggia, SalvatoreQuasimodo, Vittorio Sereni, Alberto Vigevani: personalità della cultura italiana e milanese vicine anche a Mattioli, che ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] il teorico, G. Contini il critico migliore, S. Quasimodo il poeta più rappresentativo, corrisponde nelle sue generalità a e 9° sec. sono gli affreschi di Castelseprio, di S. Salvatore a Brescia, di Cividale (di datazione discussa), di Malles in Val ...
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COFFA (Coffa Caruso), Mariannina
Rosa Maria Monastra
Nacque a Noto (Siracusa) il 30 sett. 1841, dall'avvocato Salvatore e da Celestina Caruso.
Dopo una sommaria, rudimentale scolarizzazione nella natia [...] 1959; G. Raya, M. C., in Capuana e D'Annunzio, Catania 1910, pp. 5-116 (e cfr. P. M. Sipala, Da Carducci a Quasimodo, Padova 1970, pp. 143-46); T. Carpinteri, Un ritratto giovanile poco noto di M. C.: il "ritrattodella fata", in Netum, I (1976), 2 ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] religioso di un Pavese al travaglio storico di un Quasimodo. Per non dire dei torrenti di sensibilità religiosa che cui la Chiesa partecipa nella vocazione al sacerdozio del poeta («salvatore / di ore perdute»90), anche quando gli fa sperimentare l ...
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