Scrittrice irlandese (Dublino 1776 - Londra 1859). I suoi romanzi più popolari sono ambientati in Irlanda: The wild Irish girl (1806), d'ispirazione nazionalistica, O'Donnel (1814), di contenuto sociale, [...] the O'Flaherties (1827). Scrisse anche libri di viaggio sulla Francia (1818) e sull'Italia (1821). Una sua lirica, Kate Kearney, è ancora cantata in Irlanda. Altre sue opere: Life of SalvatorRosa (1823); Dramat ic scenes (1833); The princess (1835). ...
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Pittore e incisore (Varsavia 1777 - Pietroburgo 1832). Dipinse scene militari e di genere, ispirandosi alla maniera di SalvatorRosa e dei maestri olandesi del sec. 17º, e rendendosi piacevole per il suo [...] spirito d'osservazione spesso umoristico e caricaturale. Riprodusse in litografia i suoi disegni, introducendo per primo tale tecnica in Russia. Sue opere sono conservate nel Museo Nazionale di Varsavia, ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] principe e delle lettere e altre prose dell'Alfieri, le Poesie di Lorenzo de' Medici, le Satire odi e lettere di SalvatorRosa, cui negli anni successivi si sarebbero aggiunti quelli delle Rime di Messer Cino da Pistoia e d'altri del secolo XIV (1862 ...
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Alessandro VII
Mario Rosa
Tomaso Montanari
Fabio Chigi nacque a Siena il 13 febbraio 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore [...] l'accoglimento delle taglienti provocazioni di SalvatorRosa, o l'accostamento alla multiforme de manuscrits, Città del Vaticano 1973, pp. 139-42 (con bibl.); M. Rosa, I depositi del sapere: biblioteche, accademie, archivi, in La memoria del sapere, ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] bamboccianti ai cultori del genere storico, da SalvatorRosa a Francesco Martinetti, da Gaspard Dughet 90 (non si tratta del C., come asserito alla n. 3, ma di suo padre); S. Rosa, Poesie elett..., a cura di G. A. Cesareo, II, Napoli 1892, p. 127; Id ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] in casa Valletta dal paesista francese ClaudeJoseph Vernet, in visita a Napolì verso il 1742-43, a rivendicare contro SalvatorRosa il merito di Bernardo Cavallino (III, pp. 714 s.); il qual merito, secondo il D., era consistito principalmente nel ...
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AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] i vedutisti del Settecento e gli impressionisti e macchiaioli del secondo Ottocento. Salutato al suo apparire come un novello SalvatorRosa, non mancarono all'A. pittore critici che gli negarono slancio e spontaneità nella creazione e gli imputarono ...
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BROFFERIO, Angelo (Michelangelo)
Enzo Bottasso
Nacque il 6 dic. 1802 a Castelnuovo Calcea (Asti). Il padre, Giuseppe, proveniva come la madre, Margherita Pavia, da una famiglia di medici e ricoprì a [...] Mio cugino, semplice intrigo di "qui-pro-quo", Il vampiro, da un racconto di J. W. Polidori, La saviezza umana e SalvatorRosa.
Dopo aver visto Il Corsaro messo in scena a Verona, il B. provava così la soddisfazione di venire applaudito a Genova, a ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] nobiliss., XV (1976), pp. 165, 168; E. Brunetti, Scritti d'arte…, Urbino 1976, p. 53; M. Mahoney, The drawings of SalvatorRosa, New York-London 1977, pp. 42-47; A. Pérez Sánchez, I grandi disegni italiani nelle collezioni di Madrid, Milano 1977, p ...
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DELLA BELLA, Stefano
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, scultore, scolaro del Giambologna, nacque a Firenze nel 1610: fu incisore e disegnatore, e si dedicò solo saltuariamente alla pittura. [...] rimpiangere di non poter vivere a Roma, dove fra l'altro passavano disegnatori-incisori che avevano continuato a dipingere, come SalvatorRosa o come il Grechetto, e dove la pittura aveva il suo trionfo. Pare infatti che il D. rimpiangesse anche di ...
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striscia rosa
loc. s.le f. Striscia che delimita lo spazio di suolo pubblico, concesso per il parcheggio di autoveicoli privati, riservato a donne incinte o a giovani mamme. ◆ [tit.] Mamma incinta? Posto auto riservato / Proposta in Comune:...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...