Sensani, Gino Carlo
Marco Pistoia
Pittore, illustratore, scenografo teatrale e costumista teatrale e cinematografico, nato a San Casciano dei Bagni (Siena) il 26 novembre 1888 e morto a Roma il 14 dicembre [...] in L'orologio a cucù (1938), Don Pasquale (1940) e Fedora (1942); per Alessandro Blasetti seicenteschi in Un'avventura di SalvatorRosa (1939), medievali in La corona di ferro (1941), rinascimentali in La cena delle beffe (1942); per Ferdinando Maria ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] la sua concezione 'architettonica' della scenografia ebbe modo di risaltare pienamente: Condottieri (1937) di Luis Trenker, Un'avventura di SalvatorRosa (1939), La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), tutti di Blasetti. Di La corona ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] o riformarono in quel periodo erano per lo più incredibilmente capricciosi o stravaganti (attrassero perciò l’ironia di SalvatorRosa); l’irrilevanza nella vita pubblica quasi universale, e così pure la lontananza dalla vita reale della circostante ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] sul finire del Cinquecento il culto della spada è di rigore e sono 'spadisti' valenti artisti come Caravaggio, SalvatorRosa, Benvenuto Cellini. L'esercizio fisico non è solo inteso come addestramento alla combattività ma anche come 'arte' ovvero ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] in The Monthly Musical Record, LXXIX (1949), pp. 199-205; LXXX (1950), pp. 13-16, 32-36; U. Limentani, Poesie e lettere ined. di SalvatorRosa, Firenze 1550, pp. 7-18, 29 ss., 47-49, 52 s., 117 s., 121 s., 131, 133, 168 ss.; R. Giazotto, La musica a ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] via Marsicano, poi, istoriato a rilievo da Luigi Serafini, è inaccessibile a bambini, anziani, portatori di handicap. La stazione SalvatorRosa, invece, è assai più ambiziosa, con due uscite, a monte e a valle. Nella prima, una scatola marmorea cinta ...
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La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] Oliva ha scelto un folto gruppo di artisti e decoratori per aggiungere all’infrastruttura opere colorate. La fermata SalvatorRosa, progettata dall’Atelier Mendini (2001), riluce d’immagini e colori contrastanti: un obelisco blu in equilibrio su un ...
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PIRANESI, Giovanni Battista
Mario Bevilacqua
PIRANESI, Giovanni Battista (Giambattista). – Nacque il 4 ottobre 1720 a Venezia da Angelo e da Laura Lucchesi. Venne battezzato l’8 novembre nella parrocchia [...] più significativi, Horace Walpole gli dedicò un lungo paragrafo lodandone i «sogni sublimi», e comparandolo «al selvaggio SalvatorRosa, al fiero Michelangelo, all’esuberante Rubens» (Anecdotes of painting in England, IV, London 1771, Introduction, p ...
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MENZINI, Benedetto
Carlo Alberto Girotto
MENZINI, Benedetto. – Nacque a Firenze il 29 marzo 1646 da Domenico di Francesco e da Domenica di Giovan Battista Cresci, di condizioni assai modeste. Di un [...] (la IX), di Persio (la X). Si possono aggiungere anche episodiche occasioni di confronto con le Satire di SalvatorRosa, peraltro non molto apprezzate dal M., e con altre scritture cinque e seicentesche dello stesso genere. Tuttavia, un punto ...
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CINELLI CALVOLI, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Firenze, il 26 febbr. 1625, da Domenico di Giovanni - ed è ipotesi azzardabile che il nonno paterno sia quel Giovanni Cinelli "phisico fiorentino" autore, [...] pisano, nel quale la frequentazione dell'ospitale dimora del letterato Giovan Battista Ricciardi, ove conobbe, tra gli altri, SalvatorRosa, stimolò il, C. ad aprirsi anche ad altri interessi. Medico, per oltre un anno, a Fossombrone che abbandona ...
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striscia rosa
loc. s.le f. Striscia che delimita lo spazio di suolo pubblico, concesso per il parcheggio di autoveicoli privati, riservato a donne incinte o a giovani mamme. ◆ [tit.] Mamma incinta? Posto auto riservato / Proposta in Comune:...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...