SESSA, Melchiorre
Franco Pignatti
SESSA, Melchiorre (Marchionne, Marchiò). – Nacque da Giovanni Battista, probabilmente a Venezia, dopo che il padre si era stabilito nella città per esercitare l’arte [...] per la prima volta nel Lascaris del 1521, nell’Erasmo del 1522 e in due opere complete del 1525: il Dictionarium Graecum e il Salterio. Il formato prevalente è l’agile ottavo, ma è presente anche l’in quarto, gli in folio sono otto. Le edizioni sono ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] di Anversa. Questi avviò la sua considerevole attività editoriale finanziando la prima opera a stampa del frate, una traduzione latina del Salterio che vide la luce il 5 sett. 1515 a Venezia per i tipi di Peter Lichtenstein. Il testo, dedicato a ...
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MARIANI, Giovanni Lorenzo
Maurizio Tarrini
– Nacque a Lucca nel 1722, dove fu battezzato il 17 ottobre, da Giovanni Domenico e da Anna Maria Pacini.
Il suo apprendistato musicale si svolse presso il [...] sua opera, nonostante ne avesse manifestato l’intenzione fin dal 1763, e neppure la collaborazione a una progettata Continuazione del Salterio marcelliano (in due tomi di tre salmi ciascuno), promossa da G. Sacchi, la cui uscita era prevista per il ...
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ROMANI, Niccolò (Niccolò da Osimo). – Nacque a Osimo (Ancona)
Francesco Pirani
all’inizio del XIV secolo. Nelle fonti è denominato Nicolaus de Auximo; le rarissime attestazioni che aggiungono la dizione [...] i testi di s. Girolamo, con l’indice da lui composto, accordati alla chiesa di S. Maria Maggiore di Roma; un salterio e le lettere paoline glossate, destinate alla chiesa di Treviso; il volume con le opere di s. Bernardo, destinato alla chiesa di ...
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BROCCHI, Giovanni Battista (Battista da Imola)
Enrico Cerulli
Di ragguardevole famiglia imolese (suo padre, Stefano, nel 1475 era capitano del castello di Tossignano), il B. entrò nel 1477 al servizio [...] del 10 nov. 1487, quando rilasciò ricevuta per un manoscritto etiopico avuto in prestito dalla Biblioteca Vaticana: si trattava del Salterio (ora segnato Vat. Et. 20), che egli restituì il 20genn. 1493. Rientrato in Italia il B., dopo un lungo ...
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ARCIMBOLDI, Giovanni Angelo
Giuseppe Alberigo
Nato a Milano il 27 sett. 1485 da Luigi, giurista, e da Beatrice Federici Todeschini, fu l'ultimo dei quattro Arcimboldi che ressero l'archidiocesi di Milano [...] del Duomo la frequente partecipazione personale dell'arcivescovo alle sedute della Fabbrica stessa. Nel 1555 fu pubblicato un salterio riformato, la cui iniziativa è stata attribuita allo stesso Arcimboldi (cfr. E. Cattaneo, L'arcivescovo G. A. A ...
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SEGNERI, Paolo
Marco Leone
– Primogenito di diciotto figli, nacque a Nettuno (Roma) il 21 marzo 1624, da Francesco, discendente da una famiglia aristocratica di Firenze, e da Vittoria Bianchi, originaria [...] Segneri si dedicò nello scorcio finale della sua vita: l’Esposizione del Miserere (Firenze 1692), che focalizza sul Salterio lo stesso modello interpretativo dei testi sacri proposto nel Quaresimale; la Dichiarazione del Pater Noster in cinquantasei ...
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EMILIANI (Miani), Pietro
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1362 da Giovanni Miani, del ramo di S. Cassiano, e da Fiordelise Barbarigo.
Pur nell'assenza di notizie certe sulla prima parte della sua vita, [...] salmi penitenziali, ricordata da F. Sansovino, sembrano oggi perdute le tracce; comunque della sua biblioteca faceva parte urlo splendido salterio greco.
Fonti e Bibl.: Il testamento dell'E., conservato in più copie all'Arch. di Stato di Venezia, è ...
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DI POGGIO (Poggi, de Podio), Federico Vincenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Lucca il 28 ott. 1715 da Bartolomeo Federigo, patrizio lucchese, e da Maria Margherita Diodati.
I Di Poggio, ghibellini [...] anche una considerevole preparazione biblica e filologica, trattando dei problemi connessi all'individuazione di un famoso codice del Salterio dato a tradurre da Leone X a Sante Pagnini, traduzione che egli sostiene essere stata interrotta per la ...
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FURLANETTO, Bonaventura, detto Musin
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 27 maggio 1738 da famiglia di umili condizioni. Trascorse la sua adolescenza nell'oratorio della parrocchia di S. Nicolò dei [...] corno e le percussioni quali timpani, tamburi, campane, sonagli e sistri, nonché per particolari effetti la chitarra, il salterio e la tiorba. Apprezzato didatta, fu autore di solfeggi per voci di soprano (oggi perduti) molto apprezzati dai maestri ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe del velo e rispettivam. dell’omaso e...