COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] (Monteleone), dell'Accadernia Ionia (Corfù), ma aveva studiato con passione i classici latini ed aveva tradotto pagine di Sallustio (parte del Bellum Iugurthinum), Seneca (libro IV del De beneficiis), Cicerone (l'orazione Pro Ligario) ed i primi ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] Forse questo è spiegabile con la situazione politica, dal momento che il dominio ariano dei Visigoti poneva maggiori problemi. A Sallustio di Siviglia O. conferisce - forse nell'aprile 521 - (ep. 142, in Epistolae Romanorum Pontificum, pp. 979-81) il ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] locorum", p. 187); per es. Vegezio non è considerato testo valido per la milizia repubblicana se non quando segue Sallustio (p. 128). Lo stesso si osserva nell'uso del Digesto, ampiamente confrontato con le autorità storiche e letterarie. Importanza ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] avrebbe devoluta la signoria alla Chiesa. Ma ancor più astuto Roberto Malatesta che, alleatosi col fratello (per parte di padre) Sallustio e la vedova del padre Isotta degli Atti, non mantiene la promessa. Energica la reazione del papa che - contando ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] politico-nazionali. Cominciano a fiorire i paragoni spropositati con gli storici antichi: per il Giordani, il C. è un "italiano Sallustio"; poi sarà la volta di Cesare (autore, per definizione, di "commentari"), di Tacito (il moralista), di Erodoto e ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] Carneade, scettiche nei confronti dell’esistenza della giustizia tra gli uomini, perseguita soltanto contro il proprio interesse, quindi a prezzo della follia. Sallustio è citato in I 21,41; II 12,12; VI 18,26.
69 Cfr. Lact., inst. VI 8,6-12.
70 Cfr ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....