Grammatico latino (4º sec. d. C.), autore di un trattatello retorico (Exempla elocutionum), elenco alfabetico di voci che ammettono varie strutture sintattiche con esempî trattati da Virgilio, Sallustio, [...] Terenzio e Cicerone, ma, pare, attraverso collezioni anteriori ...
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Filologo italiano (Pomarance 1878 - Firenze 1958); prof. (dal 1918) nelle univ. di Messina, Palermo, Milano, Bologna, Roma. Socio nazionale dei Lincei (1947). Si occupò in particolare di Sallustio, di [...] Virgilio (L'oltretomba nell'Eneide, 1924; Esegesi virgiliana antica, 1930), e degli antichi grammatici di cui curò una edizione (Grammaticae romanae fragmenta, 1907). Numerosi saggi generali e ricerche ...
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Filologa italiana (Pavia 1894 - ivi 1990); prof. univ. dal 1940, ha insegnato letteratura greca, poi letteratura latina all'università di Pavia. Socio nazionale dei Lincei (1977). Oltre a varî studî specialmente [...] su Sallustio, Cicerone, Cornelio, Lucano, Floro (di cui ha dato nel 1938 l'edizione critica), ha curato l'edizione critica dei frammenti di Augusto (1928), degli oratori romani (1930) e del Brutus di Cicerone (2a ed. 1965). ...
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Letterato e notaio (Vicenza 1297 circa - ivi 1337). Insieme ad A. Mussato è un insigne rappresentante del primo umanesimo veneto. Compose una Historia, nella quale, abbandonando gli schemi cronachistici [...] medievali e modellando lo stile su Sallustio e Livio, tratta degli avvenimenti d'Italia dal 1250 al 1318. Scrisse anche un poema De Scaligerorum origine in 4 libri (1328-1329; un 5º è di dubbia attribuzione), dedicato a Cangrande, e altre poesie ...
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Console romano nel 22 a. C. Nella battaglia di Azio aveva comandato l'ala sinistra della flotta di Ottaviano. Fu autore di una storia sulla guerra punica, in cui si sa che usava voci e locuzioni rare di [...] Sallustio. ...
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Filologo (Amburgo 1611 - Leida 1671), dal 1634 ad Amsterdam, dal 1637 all'Aia e dal 1641 prof. di eloquenza a Deventer, poi (dal 1658) di lingua greca a Leida. Curò ottime edizioni di Tito Livio, Seneca, [...] Stazio e Sallustio. Si occupò anche di numismatica, ed ebbe una polemica con Salmasio. ...
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Umanista (Ferrara o Cremona 1430 - ivi 1485), scolaro di Teodoro Gaza, prof. dal 1456 nello studio di Ferrara, fu a Bologna nel 1465-66. Scrisse in latino versi d'amore, orazioni, sette dialoghi. In volgare [...] lasciò una traduzione di Sallustio e una raccolta di Facezie (tra il 1466 e il 1471). Gli scritti del C., di scarso valore letterario, furono lodati dai contemporanei ma pressoché dimenticati dai posteri; restarono in grandissima parte inediti. ...
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Scrittore e magistrato (Digione 1709 - Parigi 1777), presidente del Parlamento di Borgogna, noto quindi come "Président de Brosses". Si dilettò di studî storici (Histoire de la République romaine dans [...] le cours du VIIe siècle, 1777, ricostruzione delle Historiae di Sallustio), antiquarî (Lettres sur l'état actuel de la ville souterraine d'Herculée, 1750) e di filosofia del linguaggio (Traité de la formation méchanique des langues, 1765). Ma più ...
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Catilina, Lucio Sergio
Roberto Nicosia
Un patrizio di Roma contro il Senato
"Nato da nobile stirpe, fu di grande forza d'animo e di corpo, ma l'ingegno suo era malvagio e vizioso": con queste parole [...] lo storico romano Sallustio ci presenta in breve la complessità del personaggio. Lucio Sergio Catilina, uomo politico romano, è noto soprattutto per la congiura che, nel 63 a.C., lo vide sfidare in armi il Senato e lo Stato
Le prime esperienze
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Letterato (si chiamò da sé philologus), nato ad Atene ma vissuto dall'86 al 29 a. C. a Roma (dove era stato portato come prigioniero di guerra di Marco Ateio e poi manomesso), come maestro di retorica [...] a molti giovani nobili e amico di Sallustio e di Asinio Pollione, che si valsero molto del suo aiuto nella composizione delle loro opere storiche. Si occupò anche di pinacografia e la sua opera di glossematore fu molto nota e sfruttata. La sua opera ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....