FERRINI (Ferrino), Bartolomeo
Valeria De Matteis
Nacque a Ferrara da povera famiglia nel 1508 (come si ricava dall'età raggiunta nell'anno di morte). Terminati gli studi di grammatica, dedicò quattro [...] da una più fitta corrispondenza, e sei lettere inviate da B. Ricci, alcune delle quali disquisiscono su luoghi di Cicerone, Sallustio e Catullo, più una settima, datata 1539, che è il trattatello De Consilio principis. Non si può trascurare che parte ...
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Classicista italiano (Bisaccia 1925 - Firenze 2024); prof. univ. dal 1956 al 2000, docente di letteratura latina nelle univ. di Firenze e Pisa, ha insegnato anche alla Scuola Normale di Pisa (1964-93). [...] le opere: Properzio (1951); Scholia in P. Ovidii Nasonis Ibin (1959); Orazio e l'ideologia del principato (1963); Sallustio e la rivoluzione romana (2a ed. 1969); L'integrazione difficile: un profilo di Properzio (1977); Aspetti del pensiero storico ...
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POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] II, Roma 2003, pp. 1-12; S. Magister, Pomponio Leto collezionista di antichità: addenda, ibid., pp. 51-124; P.J. Osmond, In the Margins of Sallust. Part III, Pomponio Leto’s notes on ars historica, ibid., pp. 35-49; R.W. Ulery jr, In the Margins of ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] . 220 ss.; A. De Rubertis, Fra, B. da S. Concordio..., in Memorie Domenicane, LXIV (1947), pp. 158-69. Sul volgarizzamento di Sallustio: E. G. Parodi, in St. di filol. romanza, IV (1889), p. 298 n. 1; F. Maggini, I Primi volgarizzamenti dai classici ...
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Scrittore latino (n. 1º sec. a. C. - m. 1º sec. d. C.); protetto da Sesto Pompeo (console nel 14 d. C.), lo seguì nel proconsolato d'Asia (27 d. C. circa); la sua opera, dedicata a Tiberio, fu pubblicata [...] quelle di Pomponio Rufo, Igino, forse Cornelio Nepote), ma usò anche direttamente autori latini come Cicerone, Varrone, Tito Livio, Sallustio, Pompeo Trogo, e greci come Senofonte, Teopompo, Diodoro Siculo. Lo stile di V. M. è scolastico: la maniera ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] purismo letterario, era stata promossa dal marchese B. Puoti: insieme con questo curò la pubblicazione delle opere di Sallustio, con il marchese di Montrone diede alle stampe un Poema della Passione,allora attribuito al Boccaccio. Non limitando il ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] le vite romane P. attinge quasi sempre direttamente agli storici o comunque a fonti di prima mano (Dionisio di Alicarnasso, Sallustio, Livio, Polibio, ecc.); le fonti delle vite greche sono in generale ancora biografie, anche se per lo più incerte ...
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VETTORI, Pietro (Pier)
Giulio Reichenbach
Letterato, nato il 3 luglio 1499, da nobile e antica famiglia, a Firenze, dove mori il 19 dicembre 1585. Partecipò in gioventù alle vicende politiche della sua [...] della cultura umanistica latina nell'ellenismo. A lui erudito si debbono edizioni e commenti di Cicerone, di Terenzio, di Sallustio, di Aristotele, di Platone, di Eschilo, di Euripide, di Senofonte, di numerosissimi altri greci e latini; mentre ira ...
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CASTELLANI, Vincenzo
Marco Palma
Nacque nel 1528 a Reforzate, non lontano da Fossombrone, ma gli piacque definirsi sempre fossombronese. In questa città, la cui storia fu a lungo oggetto dei suoi studi, [...] una vasta cultura classica e di una particolare sensibilità al problemi storici. A questi interessi puòricondursi l'edizione commentata di Sallustio pubblicata nel 1554 a Bologna con dedica al card. Giulio della Rovere.
L'esempio più chiaro dei gusti ...
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Retore (n. Cirta, Numidia, inizio sec. 2º d. C. - m. 170 circa). È il più notevole rappresentante della cultura pagana del suo secolo; la sua attività è volta pressoché esclusivamente ad esaltare i valori [...] scritti minori. Il culto esclusivo della parola antica (ricercata soprattutto negli esempî di Plauto, Ennio, Catone, Lucrezio, Sallustio; da questo punto di vista gli scritti di F. risultano preziosi per i grammatici posteriori), la ricerca affettata ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....