MORENA, Ottone
Lidia Capo
MORENA, Ottone. – Lodigiano, nacque verso il 1100. La sua famiglia, non identificabile prima, è nel secolo XII ai vertici della società cittadina, con giudici, consoli, podestà [...] , quello che pensa in merito a temi che considera essenziali, c’è una scuola tradizionale (grammatiche, Bibbia, Sallustio), forse ecclesiastica, forse già prima disponibile ai laici, ma certo seguita con una maggiore convinzione della sua utilità ...
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BETTONI, Nicolò
Francesco Barberi
Nato il 24 apr.1770 a Portogruaro (Venezia) da Giampietro e da Angela Zanon, figlia di Antonio, industriale e noto economista friulano, frequentò per un solo anno la [...] presente in cinque diverse collane, l'Orlando furioso e la Gerusalemme liberata in quattro; più volte furono pubblicati Cicerone, Sallustio, Virgilio. I tempi non erano ancora maturi per accogliere certe idee innovatrici del B. in campo editoriale e ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] con il riso ai mali comuni.
L'edizione del '27 comprese anche il Dialogo di un lettore di umanità e di Sallustio, escluso in quella napoletana del 1835. La seconda edizione fiorentina (1834) incluse due operette composte nel 1832 (Dialogo di un ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] Giovenale. Le fonti principali, a cui attinge il D., sono di sicuro Livio e Gellio, e in parte anche Sallustio e Svetonio. Il De muneribus è coevo al De magistratibus sacerdotibusque romanorum libellus, di identico argomento, di Andrea Fiocchi (noto ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] non pressato da preoccupazioni d'ortodossia cattolica. Le riflessioni, poi, suggeritegli dalla lettura del tacitiano Agricola e di Sallustio inducono al sospetto utilizzi - sul solco d'una collaudata e ormai secolare prassi - i due storici latini per ...
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COLLETTA, Pietro
Alfonso Scirocco
Nacque a Napoli il 23 genn. 1775 da Antonio, avvocato, e da Maria Saveria Gadaleta, terzo di sette figli. Di indole vivace e ribelle, fu poco seguito dai genitori. [...] (Monteleone), dell'Accadernia Ionia (Corfù), ma aveva studiato con passione i classici latini ed aveva tradotto pagine di Sallustio (parte del Bellum Iugurthinum), Seneca (libro IV del De beneficiis), Cicerone (l'orazione Pro Ligario) ed i primi ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] delle precedenti tragedie; di ritorno a Torino alla fine dell'anno tradusse gran parte della Guerra Catilinaria di Sallustio, il suo primo impegnativo lavoro di prosatore, in cui venne provando quelli che saranno i modi caratteristici sua ...
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BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] locorum", p. 187); per es. Vegezio non è considerato testo valido per la milizia repubblicana se non quando segue Sallustio (p. 128). Lo stesso si osserva nell'uso del Digesto, ampiamente confrontato con le autorità storiche e letterarie. Importanza ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] avrebbe devoluta la signoria alla Chiesa. Ma ancor più astuto Roberto Malatesta che, alleatosi col fratello (per parte di padre) Sallustio e la vedova del padre Isotta degli Atti, non mantiene la promessa. Energica la reazione del papa che - contando ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] politico-nazionali. Cominciano a fiorire i paragoni spropositati con gli storici antichi: per il Giordani, il C. è un "italiano Sallustio"; poi sarà la volta di Cesare (autore, per definizione, di "commentari"), di Tacito (il moralista), di Erodoto e ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....