FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] 'aprile (A. Virgili, Francesco Berni, Firenze 1881, p. 156, ma vedi contro questa opinione C. Dionisotti, Machiavellerie, p. 336).
Il Sallustio, a parte una riedizione (dicembre 1528) dell'Ovidio del 1519, è l'ultimo libro curato dal F. per i Giunti ...
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Storico romano (n. 118 a. C. circa - m. Creta 67 a. C.). Nel 78 fu praetor urbanus, poi propretore in Sicilia; prese parte alla guerra contro i pirati come legato di Pompeo, ma cadde malato e morì a Creta. [...] opera (Historiae), che in 23 libri narrava la guerra sociale e la guerra civile di Silla, abbiamo molti ma brevi frammenti. Sallustio, lodando l'arte di S., ne biasimava la parzialità, ciò che sembra confermato da Cicerone, che pur considerava S. un ...
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FLORO, Lucio Anneo (Lucius Annaeus Florus)
Marco Galdi
Epitomatore latino, nato in Africa; svolse la sua attività lontano dalla patria. Pare che abbia passato la giovinezza in Roma sotto Domiziano, essendo [...] : così per l'episodio della conquista di Capsa a opera di Mario, ha avuto presente Sallustio. Bene spesso, però, avvenimenti e particolari storici che in Sallustio sono ampiamente svolti, in F. si riducono a una fuggevole notazione. Anche Cesare fu ...
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TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] alla poesia tragica rappresentata da Virgilio (70-19 a.C.), al quale venne associato a partire dal sec. 4° insieme ai prosatori Sallustio (ca. 86-35 a.C.) e Cicerone (106-43 a.C.) nell'immagine della 'quadriga' letteraria coniata da Arusiano Messio ...
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Cronista sassone (n. 925 circa), dal 940 al monastero di Corvey. Il suo nome è legato ai Rerum gestarum Saxonicarum libri tres (957-958), in cui sono narrate le vicende dell'età di Enrico I e di Ottone [...] V. rielaborò la sua opera, portandola fino al 973, anno della morte di Ottone. L'opera, scritta in un latino che riprende talora espressioni di Sallustio e di Livio, è fonte storica notevole, anche se limitatamente all'ambiente sassone. ...
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VADIAN (Joachim de Watt)
Gaston Castella
Umanista di San Gallo (Svizzera; 1484-1551), di famiglia probabilmente oriunda della Turgovia, borghese di S. Gallo dal sec. XIV. Dopo aver compiuto gli studî [...] di quell'università nel 1516-1517. Uomo di notevole dottrina, diresse pubblicazioni filologiche e scientifiche: edizioni di Sallustio, di Ovidio, di Plinio il Vecchio e di Pomponio Mela.
Dall'imperatore Massimiliano fu creato poeta-laureato nel ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] nella giustizia, che detengono collettivamente il potere e dispongono di eguali diritti. Questo ideale repubblicano, di cui fanno prova Sallustio, Livio e Tacito, fu il punto di riferimento per la nascita del r. moderno nell’Italia dell’Umanesimo ...
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Principe di Numidia (160 circa - 104 a. C.), figlio di Mastanabale; dallo zio Micipsa (rimasto dopo la morte dei fratelli unico re) ebbe parte del regno insieme con i figli di lui, Iempsale e Aderbale [...] Aderbale, il quale si recò a Roma per chiedere aiuto. Il senato, per motivi di opportunità politica (Sallustio lo taccia addirittura di corruzione), decise un intervento moderato, inviando una commissione senatoria presieduta da Lucio Opimio, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] di Poggio Bracciolini, in Fubini 2003a, p. 179).
Oggetto delle Historiae, al dire dell’autore, è, sul modello di Sallustio, il ciclo di guerre che oppose Firenze alla Signoria viscontea di Milano da metà Trecento fino alla pacificazione recente della ...
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NOCK, Arthur Darby
Raffaele Pettazzoni
Filologo classico, nato a Porstmouth il 21 febbraio 1902, studiò a Cambridge, ove insegnò dal 1923. È professore di storia delle religioni nella Harvard University [...] , in relazione anche con le origini cristiane. Ha pubblicato l'edizione critica, con traduzione, del De diis et mundo di Sallustio neoplatonico, traduzioni di testi magici (con H.I. Bell e H. Thompson) e dell'Ermete Trismegisto (con A.J. Festugière ...
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sallustiano
agg. [dal lat. Sallustianus]. – Di Sallustio, storico romano del I sec. a. C., o che è proprio, tipico del suo metodo, del suo stile: le opere s.; la prosa s.; la concisione sallustiana. In partic., orti s., grandiosa villa dell’antica...
punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo occidentale a partire dal VI sec. a. C....