Scultore (Londra 1737 - ivi 1823), figlio del pittore fiammingo Joseph François (1702-1748). Trasferitosi a Londra, studiò con P. Scheemakers; fu successivamente a Roma (1760-70). È noto soprattutto per [...] . Townley, 1802, Londra, British Museum) in cui si fondono istanze classiche e spunti barocchi. Tra le sue opere più originali sono i monumenti ai Tre capitani nell'abbazia di Westminster e a Sir Thomas e Lady Salisbury (1777, Offley, Hertfordshire). ...
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SIFERWAS, John
A. Lawrence
(o Sifrewas, Syfrwas, Sifirwas)
Miniatore inglese attivo nel primo quarto del sec. 15°, S. fu tra i primi a introdurre il Gotico internazionale in Inghilterra.Originario di [...] Lezionario Lovell (Londra, BL, Harley 7026, c. 4v), il suo più antico manoscritto superstite, commissionato per la cattedrale di Salisbury da lord John Lovell (m. nel 1408): una miniatura di presentazione mostra S. mentre consegna il libro completo a ...
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Architetto inglese (Londra 1576 - ivi 1652). Primo rappresentante in Inghilterra di un'architettura in stile classico, ispirata a modelli italiani, particolarmente a Palladio e a Scamozzi, la sua opera [...] nel 1615 fu nominato soprintendente generale alle fabbriche reali. Già nel 1609-11 era attivo come architetto (palazzo di lord Salisbury a Londra, casa del conte di Hatfield) e nel gennaio 1611 fu nominato architetto del principe Enrico. Nel 1613-14 ...
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BECKET, Tommaso, Santo
U. Nilgen
Arcivescovo di Canterbury nato il 21 dicembre 1118 o 1120 a Londra da famiglia borghese normanna. Compiuti gli studi a Parigi, Tommaso B., dopo aver prestato servizio [...] -Colombe a Sens. Tuttavia anche dall'esilio, insieme ai chierici del suo ristretto entourage (fra cui Giovanni di Salisbury) fuggiti con lui dall'Inghilterra, continuò a difendere i diritti della Chiesa inglese. Gli sforzi per una riconciliazione ...
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Anglonormanna, Arte. Architettura
R.D.H. Gem
ARCHITETTURA
La definizione a. si applica all'architettura inglese sviluppatasi sotto i re della dinastia normanna - Guglielmo I (1066-1087), Guglielmo [...] , London 1965.
R.A. Stalley, A 12th-century Patron of Architecture: A Study of the Buildings erected by Roger Bishop of Salisbury, JBAA, s. III, 34, 1971, pp. 62-83.
M.F. Hearn, The rectangular ambulatory in English medieval architecture, JSAH 30 ...
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STALLI DEL CORO
C. Tracy
Ampie strutture lignee con funzione di sedile, peculiari della tradizione occidentale (nelle regioni mediterranee realizzate anche in pietra), poste ai lati del presbiterio [...] del tipo di chiesa. Spesso ciò era dovuto alla munificenza dei sovrani, come è già stato detto per la cattedrale di Salisbury, ma si potevano anche avere donazioni dall'aristocrazia e dalla piccola nobiltà, come pure da borghesi e da mercanti. Sugli ...
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Anglonormanna, Arte. Tessuti
V. Glenn
TESSUTI
I tessuti a. sono conservati in misura leggermente maggiore di quelli anglosassoni; esiste poi la grande testimonianza del ricamo di Bayeux (Bayeux, Tapisserie [...] e l'Apocalisse, mentre Evesham ne possedeva una serie con la Vita di s. Egwin. Intorno al 1214, Sarum (od. Salisbury) custodiva panni che rappresentavano Giobbe, Abramo e l'Arca di Noè.
Il tipo di ricamo inglese, che in quei secoli avrebbe ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] cattedrale perché strutturalmente incompatibile con il sistema di contraffortatura della stessa. Più tardi, nel complesso anglo-normanno di Salisbury (1263-1284) e quindi nella cattedrale di Lincoln (1290 ca.), si ovviò al problema creando uno spazio ...
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Pittore (East Bergholt, Suffolk, 1776 - Londra 1837). Fu, con W. Turner, il maggior paesista inglese. L'amore per la natura e per il paesaggio fu per lui, figlio di un mugnaio e cresciuto nel Suffolk, [...] (1810), La baia di Weymouth (1816 c.), La brughiera di Hampstead (1823), Il campo di grano (1826), La cattedrale di Salisbury e la casa dell'arcidiacono Fisher dal fiume; e, alla Tate Gallery: Il mulino di Flatford (1817), Il mulino di Dedham ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] M.T. d'Alverny, Paris 1965; Guglielmo Durando, Rationale divinorum officiorum, Venezia 1519; Sicardo, Opera, in PL, CCXIII; Giovanni di Salisbury, Opera, ivi, CXC; id., Policraticus, a cura di C.J. Webb, Oxford 1906; id., Metalogicon, a cura di C.J ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
honni soit qui mal y pense
〈onì su̯à ki mal i pãs〉 (fr. ant. «sia svergognato colui che pensa male»). – Motto dell’ordine inglese della Giarrettiera, istituito, secondo una tradizione leggendaria, dal re d’Inghilterra Edoardo III in onore...