Chimico italiano (Calvello 1850 - Napoli 1893). Allievo di S. Cannizzaro, assistente all'Università di Roma (1876), ordinario di Chimica docimastica presso la Scuola di Applicazione per gl'Ingegneri di [...] a quel momento poco studiato dalla comunità scientifica, il molibdeno: segnatamente, ha studiato la reattività chimica di sali inorganici e sintetizzato nuovi composti del molibdeno, quali i fluorurati. La sua promettente attività di ricerca si è ...
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WOLLASTON, William Hyde
Giorgio Diaz de Santillana
Chimico, fisico e fisiologo inglese, nato a East Dereham, Norfolk, il 6 aprile 1766, morto a Londra il 22 dicembre 1828. Figlio di un ecclesiastico, [...] 1804 il rodio. Fu tra i primi ad adottare la teoria atomica di Dalton, e l'applicò in uno studio fondamentale sui sali neutri e acidi (1808). Riuscì assai infelice il suo tentativo di sostituire il nome di "equivalente" a quello di "peso atomico", e ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'alchimia nel Medioevo latino e greco
Robert Halleux
L'alchimia nel Medioevo latino e greco
L'alchimia consisteva in un insieme di [...] : i Libri de septuaginta di Ǧābir ibn Ḥayyān (IX sec.), il De aluminibus et salibus, minuziosa classificazione degli allumi e dei sali eseguita nello spirito di al-Rāzī (X sec.), e il Lumen luminum attribuito ad al-Rāzī o ad Aristotele; probabilmente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica nel Settecento: laboratori, strumenti e sperimentazione
Raffaella Seligardi
La chimica nel Settecento
Il quadro teorico generale della chimica del Settecento era quello dei fluidi imponderabili. [...] già nel 1794 (Articolo di lettera del sig. G. Carradori al sig. Brugnatelli sull’elettricità animale e sopra alcuni nuovi sali metallici, «Annali di chimica», 1794, 5, pp. 27-29).
Conclusioni
L’Italia del Settecento non era certo il centro delle ...
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Elemento chimico di numero atomico 15, peso atomico 30,98, di cui sono noti un isotopo stabile (di massa atomica 31) e 6 radioattivi, dei quali il più importante è quello di massa atomica 32, con vita [...] ), bassa solubilità. Il f. bianco è la varietà più reattiva, si combina con quasi tutti gli elementi, separa molti metalli dai loro sali, si accende all’aria già a circa 40 °C bruciando con intenso sviluppo di luce e di calore e formando l’anidride ...
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Composto eterociclico, di formula C4H5N, scoperto nel 1834 da F.F. Runge nel catrame di carbon fossile, riscontrato poi nell’olio di Dippel. È un liquido incolore, che imbrunisce all’aria, dall’odore non [...] detti talvolta pirrolati) in cui l’anione deriva dal p. per scissione eterolitica del legame azoto-idrogeno; questi sali sono utilizzati per ottenere gli N-derivati del pirrolo. Molti derivati, abbondanti in natura, hanno interesse biologico; infatti ...
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(o azoderivati) Composti chimici aventi formula generale R−N=N−R′, dove R e R′ sono radicali idrocarburici; a seconda della natura di R e R′, è possibile distinguere gli a. in aromatici, alifatici e alifatico-aromatici. [...] , quali l’azobenzene e i suoi ammino-, ossi- e nitroderivati. Gli a. aromatici si preparano di solito per reazione dei sali di diazonio con un derivato aromatico e per ossidazione degli idrazocomposti. Sono sostanze per lo più colorate e che, per ...
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Elemento chimico, simbolo Ge, numero atomico 32, peso atomico 72,60, di cui sono noti cinque isotopi stabili: 7032Ge, 7232Ge, 7332Ge, 7432Ge, 7632Ge; previsto prima da J.A.R. Newlands nel 1864 e poi nel [...] o cloridrico, reagisce invece con acido nitrico o solforico concentrati; è ossidato dagli ipocloriti in soluzione alcalina; i sali alcalini fusi lo disciolgono rapidamente. Nei suoi composti il g. si comporta da bi- e da tetravalente dando ...
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(fosfatidilcoline) Denominazione di un gruppo di fosfolipidi, costituiti da glicerolo, acido fosforico, colina e da due residui di acido grasso; in natura si riscontrano solo le α-l., di formula generale
dove [...] o alcoliche di basi o idrolizzate a caldo in soluzioni di acidi forti (nel primo caso si producono saponi, sali degli acidi organofosforici, composti amminici, carboidrati, nel secondo acidi grassi). L’idrolisi delle l. può anche essere realizzata ...
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Elemento chimico, simbolo Pr, numero atomico 59 e peso atomico 140,91, di cui non si conoscono isotopi stabili. Appartiene al gruppo delle terre rare; fu identificato nel 1885 da K. Auer von Welsbach, [...] gruppo delle terre rare per cristallizzazione frazionata, o tramite scambio ionico. Mentre il p. metallico non ha rilevanti applicazioni, alcuni sali vengono utilizzati nell’industria vetraria e, come anticoagulanti e antiemetici, in farmacologia. ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale...