MERCUROGRAFIA
Luigi Pampaloni
. Procedimento di stampa ai sali di mercurio, basato sulla proprietà del mercurio di formare coi metalli (esclusi il ferro e il platino) e con le leghe, delle amalgame, [...] e sulla proprietà di queste ultime di rifiutare l'inchiostro grasso da stampa. Così, se sopra una lastra di zinco o di rame, impressionata con uno dei soliti sistemi ai colloidi bicromatati usati in fotoincisione, ...
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MARCIANO imperatore d'Oriente
Angelo Pernice
Senatore, salì al trono nel 450, all'età di circa 60 anni, per essere stato scelto a sposo da S. Pulcheria, reggente dell'impero, dopo la morte di suo fratello [...] Teodosio II. Il suo nome, come sovrano, è legato principalmente al concilio di Calcedonia (v.] da lui convocato d'accordo con Leone Magno per dirimere la questione del monofisismo (v.).
L'impero al tempo ...
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colalemia
Intossicazione endogena prodotta dalla ritenzione dei sali biliari nel sangue: essa è presente nell’ittero meccanico (ittero generato da un ostacolo, calcolo o tumore, posto al deflusso biliare [...] dal fegato al duodeno) e dà sintomi caratteristici: bradicardia, prurito, ecc ...
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. Nobile famiglia francese. Salì in fama nel sec. XIII con Guido, connestabile di Champagne, che sposò Matilde di Borbone. Mentre il primogenito Archembaud ereditava il titolo e i dominî materni, il secondogenito [...] Guglielmo continuava la famiglia D., e sposava nel 1233 Margherita, figlia del defunto imperatore di Costantinopoli, Baldovino, ed erede, nel 1244, per parte della sorella, delle contee di Fiandra e di ...
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SANCIO I re di Navarra
Nino CORTESE
Salì sul trono di Navarra nel 905, succedendo a Fortún Garcés, che alcuni considerano come suo fratello e altri, con maggiore verosimiglianza, come appartenente a [...] una diversa dinastia: per questi ultimi egli sarebbe stato figlio di Garci Jiménez, forse proveniente da Sobrarbe e dalla tradizione presentato come liberatore di Ainsa assediata dai Mori, e in tal caso ...
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Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale [...] che si rivelò pernicioso.
Vita e attività
Nel 1827 divenne capitano generale dell'esercito e l'8 nov. 1830 salì al trono. In un primo periodo, alcuni mutamenti di ministri, riforme amministrative, atti di clemenza, richiamo di ufficiali murattiani, ...
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Nipote (Gedda 1816 - Cairo 1854) di Mohammed ῾Ali, salì al potere nel 1848. Di tendenze reazionarie, si mostrò fedele vassallo della Porta. ...
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Imperatore del Giappone (489-506), venticinquesimo della serie; salì al trono nel 499. Di lui le storie narrano solo atti di crudeltà. Fu ucciso in una rivolta popolare. ...
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Figlio (n. 1031 - m. 1061) di Bretislao I, salì al trono alla morte del padre (1055). Riuscì a mantenere una posizione di indipendenza rispetto all'Impero e buoni rapporti con il Papato. ...
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Re messicano (m. 1418 circa), sovrano dei Chichimecas, salì al trono (1406 o 1409) e combatté contro Tezozómoc, re dei Tapanecas. Sconfitto e ucciso, gli successe il figlio Netzahualcóyotl. ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale...