Liquido giallo più o meno scuro, vischio;so e filante, secreto dal fegato, indispensabile per la digestione e l’assorbimento intestinale dei grassi e per l’eliminazione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina. [...] , capaci cioè di interagire con molecole polari, come l’acqua, e con molecole non polari, come i trigliceridi. I salibiliari si comportano quindi da potenti tensioattivi, in grado di scindere in unità molto piccole le grosse gocce lipidiche che ...
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In biochimica, ogni complesso macromolecolare costituito da quantità variabili di proteine e lipidi (lipidi neutri e fosfolipidi), solubili in soluzioni acquose. La solubilità in soluzioni acquose differenzia [...] HDL avviene, almeno in parte, nel fegato dove probabilmente il colesterolo associato alle HDL è utilizzato per la sintesi dei salibiliari.
Le IDL (intermediate density lipoproteins) sono l. a densità intermedia tra le VLDL e le LDL, costituite da ...
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In biochimica e in chimica fisica, aggregato in soluzione acquosa di molecole anfifiliche; le catene idrofobe idrocarburiche si trovano all’interno e i gruppi idrofili (polari o ionici) all’esterno in [...] Si possono così solubilizzare all’interno del nocciolo idrofobo sostanze altrimenti insolubili nell’acqua; per es. il colesterolo nei salibiliari. Tale proprietà è utilizzata nella detergenza, nella produzione di polimeri, in farmaceutica e cosmesi. ...
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Gruppo eterogeneo di sostanze riunite dalla caratteristica comune di essere insolubili in acqua e solubili nei solventi organici (cloroformio, benzolo, etere ecc.). A seconda della loro struttura vengono [...] bile e del succo pancreatico. La funzione della bile è quella di promuovere l’emulsione e la solubilizzazione dei l. mediante i salibiliari in essa contenuti. La digestione dei l., infatti, prevede l’azione di enzimi idrosolubili e poiché i l. sono ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] i clostridi lecitinasi-negativi. La quantità di grasso nella dieta determina anche la quantità di steroidi biliari (colesterolo e prodotti di degradazione dei salibiliari) che raggiungono il colon. A sua volta la flora intestinale è in grado di ...
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Vitamine
Paolo Cerletti
di Paolo Cerletti
Vitamine
sommario: 1. Introduzione. 2. Tiamina. 3. Riboflavina. 4. Piridossina. 5. Vitamina B12. 6. Acido folico. 7. Acido nicotinico. 8. Acido pantotenico. [...] 'acido scichimico (v. biosintesi).
Per l'assorbimento intestinale della vitamina E sono essenziali le micelle di lipidi e salibiliari, che non si formano ove vi sia deficienza di selenio. Le micelle trasportano la vitamina, assieme ad altri composti ...
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Lipidi
Anna Maria Paolucci
I lipidi (dal greco λίπος, "grasso") costituiscono un gruppo di nutrienti con struttura chimica e ruolo metabolico eterogenei, che hanno in comune la caratteristica di essere [...] all'esterno tramite la bile, dove viene secreto tal quale o dopo essere stato trasformato in acidi e poi in salibiliari. I trigliceridi vengono immagazzinati nel tessuto adiposo, dal quale gli acidi grassi possono essere mobilizzati, a opera di una ...
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colecistochinina
Octapeptide della famiglia dei neuropeptidi intestinali, prodotto principalmente dalla mucosa duodenale. A livello gastroenterico, stimola la contrazione della cistifellea favorendo [...] duodeno pervengono lipidi e amminoacidi dietari. La colecisti concentra la bile che le arriva assorbendo acqua e conservando salibiliari durante il digiuno per fornirli al primo pasto. A livello del sistema nervoso centrale, la colecistochinina è ...
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Composto eterociclico, di formula C4H5N, scoperto nel 1834 da F.F. Runge nel catrame di carbon fossile, riscontrato poi nell’olio di Dippel. È un liquido incolore, che imbrunisce all’aria, dall’odore non [...] che hanno interesse per le relazioni coi pigmenti biliari; le aldeidi pirroliche, che rappresentano importanti intermedi p. per scissione eterolitica del legame azoto-idrogeno; questi sali sono utilizzati per ottenere gli N-derivati del pirrolo. ...
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Acqua
Gianni Carchia
Guido Barone
Pietro Guerrieri
Valerio Leoni
Baldassare Messina
Tra i diversi costituenti chimici della materia vivente l'acqua è quello presente in maggiore quantità. Elemento [...] forma di urina, sudore, lacrime e secrezioni intestinali (in tal modo vengono eliminati con l'acqua anche sali minerali, urea e pigmenti biliari); soltanto attraverso i polmoni l'acqua lascia l'organismo allo stato di vapore, come si può facilmente ...
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biliare
agg. [der. di bile]. – Che si riferisce alla bile, prodotto dalla bile. Acidi b.: composti organici steroidi, prodotti finali del metabolismo del colesterolo; il principale è l’acido colico, secreto dal fegato sotto forma di composto...
palmitico
palmìtico agg. [der. di palmit(ina)]. – Acido p.: composto organico, acido alifatico insaturo a 16 atomi di carbonio (anche noto come acido esadecilico, esadecanoico, cetilico), contenuto in quasi tutti i grassi animali, allo stato...