Liquido giallo più o meno scuro, vischio;so e filante, secreto dal fegato, indispensabile per la digestione e l’assorbimento intestinale dei grassi e per l’eliminazione dei prodotti di degradazione dell’emoglobina. [...] , capaci cioè di interagire con molecole polari, come l’acqua, e con molecole non polari, come i trigliceridi. I salibiliari si comportano quindi da potenti tensioattivi, in grado di scindere in unità molto piccole le grosse gocce lipidiche che ...
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urina In fisiologia, il prodotto finale dell’escrezione renale, espressione dell’intervento attivo del rene nel mantenimento dell’equilibrio idrominerale e acido-base, che rappresenta inoltre il principale [...] generalmente indice di sofferenza delle cellule epatiche, mentre la presenza di salibiliari e dei prodotti di ossidazione della bilirubina diretta (pigmenti biliari) caratterizza gli itteri epatocellulari e occlusivi. L’eliminazione della creatina è ...
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Sterolo presente solo negli organismi eucariotici, in cui si trova allo stato libero o combinato con acidi grassi sotto forma di estere. La sua molecola è costituita da 4 anelli condensati indicati con [...] e il C-6 del c. Viene così prodotto acido colico che, attraverso una reazione di coniugazione, dà origine ai salibiliari.
Dal c., mediante modificazioni ancora non ben note della catena laterale isottilica e la scissione di questa in corrispondenza ...
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In biochimica, ogni complesso macromolecolare costituito da quantità variabili di proteine e lipidi (lipidi neutri e fosfolipidi), solubili in soluzioni acquose. La solubilità in soluzioni acquose differenzia [...] HDL avviene, almeno in parte, nel fegato dove probabilmente il colesterolo associato alle HDL è utilizzato per la sintesi dei salibiliari.
Le IDL (intermediate density lipoproteins) sono l. a densità intermedia tra le VLDL e le LDL, costituite da ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] fibre sia in parte dipendente da una modificazione della flora batterica indotta dalle fibre, che trasformerebbe i salibiliari primari in secondari non più riassorbibili. Un altro probabile meccanismo potrebbe consistere in un legame diretto fra ...
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SALMONELLA
Mirella Fantasia
(v. salmonelle e salmonellosi, App. III, II, p. 651)
I microrganismi appartenenti al genere Salmonella sono ubiquitari (anche se nelle diverse aree geografiche esistono notevoli [...] , verde brillante, verde malachite, sono molto utilizzati per l'isolamento della maggior parte dei sierotipi; anche i salibiliari sono di uso comune nella preparazione di terreni selettivi solidi.
Suscettibilità agli agenti antimicrobici. - Fino al ...
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In biochimica e in chimica fisica, aggregato in soluzione acquosa di molecole anfifiliche; le catene idrofobe idrocarburiche si trovano all’interno e i gruppi idrofili (polari o ionici) all’esterno in [...] Si possono così solubilizzare all’interno del nocciolo idrofobo sostanze altrimenti insolubili nell’acqua; per es. il colesterolo nei salibiliari. Tale proprietà è utilizzata nella detergenza, nella produzione di polimeri, in farmaceutica e cosmesi. ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] i clostridi lecitinasi-negativi. La quantità di grasso nella dieta determina anche la quantità di steroidi biliari (colesterolo e prodotti di degradazione dei salibiliari) che raggiungono il colon. A sua volta la flora intestinale è in grado di ...
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Vitamine
Paolo Cerletti
di Paolo Cerletti
Vitamine
sommario: 1. Introduzione. 2. Tiamina. 3. Riboflavina. 4. Piridossina. 5. Vitamina B12. 6. Acido folico. 7. Acido nicotinico. 8. Acido pantotenico. [...] 'acido scichimico (v. biosintesi).
Per l'assorbimento intestinale della vitamina E sono essenziali le micelle di lipidi e salibiliari, che non si formano ove vi sia deficienza di selenio. Le micelle trasportano la vitamina, assieme ad altri composti ...
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Ittero
Livio Capocaccia
Per ittero (dal greco ἴκτερος, "ittero", nome di un uccello la cui vista si diceva guarisse l'itterizia) s'intende la colorazione giallastra della cute, delle sclere e delle [...] della bilirubina con l'acido uridindifosfoglicuronico. Gli itteri familiari a prevalente bilirubina coniugata (e senza interessamento dei salibiliari) sono la sindrome di Dubin-Johnson e la sindrome di Rotor; essi sono dovuti all'incapacità dell ...
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biliare
agg. [der. di bile]. – Che si riferisce alla bile, prodotto dalla bile. Acidi b.: composti organici steroidi, prodotti finali del metabolismo del colesterolo; il principale è l’acido colico, secreto dal fegato sotto forma di composto...
palmitico
palmìtico agg. [der. di palmit(ina)]. – Acido p.: composto organico, acido alifatico insaturo a 16 atomi di carbonio (anche noto come acido esadecilico, esadecanoico, cetilico), contenuto in quasi tutti i grassi animali, allo stato...