GIACCHI, Michele
Mario Di Napoli
Figlio primogenito di Biagio Maria e Maria Cristina Tiberio, nacque a Sepino, in Molise, il 10 apr. 1805 in una famiglia di proprietari e liberi professionisti che era [...] Castello 1900, passim; G.B. Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, II, Napoli 1915, pp. 368 s.; A. Saladino, Il tramonto di una capitale. Napoli e la Campania nella crisi finale della monarchia borbonica, Napoli 1961, p. 61; N. Ruotolo ...
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DETESALVE (Detesalvi, de Detesalve), Enrico (Anrico, Unrico)
Laura Balletto
Compare per la prima volta, in funzione di testimonio insieme con il fratello Rubaldo, nell'atto notarile del 27 genn. 1180, [...] oltremontani per incitarli a prendere la croce in soccorso della Terrasanta: in seguito alla sconfitta inflitta dal Saladino agli eserciti degli Stati crociati nella battaglia di Hattin del luglio 1187erano nuovamente cadute in mano agl'infedeli ...
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È il nome antico di un piccolo e povero villaggio situato sui fianchi orientali del monte degli Olivi sulla strada che conduce da Gerusalemme a Gerico (Marco, XI,1-2), e preCisamente a 15 stadî dalla santa [...] le pareti e la vòlta originale della tomba di Lazzaro che era stata adibita a cripta della chiesa. Con l'avvento di Saladino (1187) i santuarî di Betania caddero nell'abbandono. Nel sec. XVI la chiesa di S. Lazzaro fu trasformata in moschea di cui ...
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LIDDA (A. T., 88-89; ar. Ludd)
Donato Baldi
Città della Palestina situata a 50 m. s. m. in un folto bosco di ulivl'fichi e sicomori, a 18 km. SE. di Giaffa; conta circa 11.500 ab.; è stazione delle linee [...] i Saraceni incendiarono la chiesa di S. Giorgio che risorse nuovamente in stile romanico un po' al nord della prima. Saladino nel 1191 durante le lotte che ebbe a sostenere contro Riccardo Cuor di Leone, fece abbattere questa nuova chiesa. La città ...
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ṢAIDĀ (A. T. 88-89)
Virginia Vacca
Ā Città della Repubblica Libanese, a 60 m. s. m., a SO. di Beirut, sul pendio NO. di un piccolo promontorio, a eguale distanza (45 km.) da Beirut e da Ṣūr (Tiro), sul [...] crociati (che la chiamavano Sagitta, sagète, Sayette), divenne un feudo alle dirette dipendenze del regno di Gerusalemme. Occupata da Saladino nel 1187, ripresa dai crociati nel 1228, fortificata da S. Luigi nel 1253, devastata dai Mongoli, passò nel ...
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Storiografo, morto verso il 1212 a Lubecca. Crebbe sotto la guida di Enrico, futuro vescovo di quella città e già maestro in Hildesheim e in Brunswick, visse la maggior parte della sua vita a Lubecca, [...] , contenuta nel rapporto della missione del vicedominus strasburghese Burcardo (non Gerardo, come scrive A.), mandato da Federico I al Saladino nel 1175 (VII, 8). Per invito di Guglielmo, fratello dell'imperatore Ottone IV, A. tradusse anche in versi ...
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VACCAI, Nicola
Jeremy Commons
VACCAI (Vaccaj), Nicola. – Nacque a Tolentino il 15 marzo 1790 e fu battezzato l’indomani, secondogenito di Giuseppe Maria Vaccaj e di Colomba Longhi.
Crebbe a Pesaro, [...] , Anna Corradini (in arte Adele o Adelaide Cesári, la prima interprete di Zadig, di Romeo e di Ruggiero in Saladino e Clotilde), capacitatosi infine della di lei indifferenza, nel 1827 si fidanzò con Giulia Puppati (1805-1889), figlia del sindaco ...
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LENTINI, Giovanni da
Salvatore Fodale
Non è nota la data della sua nascita, da collocare verosimilmente a Lentini, nel Siracusano, all'inizio del secondo quarto del XIII secolo; non conosciamo i nomi [...] trovare, uno di Palermo e l'altro di Messina - e due esperti "ad cognoscendam monetam et argentum", il palermitano Filippo Saladino e il magister Farachio. Essi tornarono in Sicilia dopo più di tre mesi, dopo avere arruolato altri venti uomini, a ...
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Vedi APOXYOMENOS dell'anno: 1958 - 1994
APOXYOMENOS (v. vol. I, p. 497)
P. Moreno
Nella stesura della voce precedente si è incorsi in un'inesattezza, con l'affermazione che l'A. sia «la più famosa e [...] mestiere in questa città", in Paragone, 428, 1985, pp. 21-42, fig. 33; l'identificazione è di V. Saladino (comunicazione verbale). Vienna, Kunsthistorisches Museum, statua di Α., da Efeso: K. Gschwantler, in Funde aus Ephesos und Samothrake, Vienna ...
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Intolleranza/tolleranza
Franco Cardini
Quella che noi definiamo correntemente «tolleranza» si riferisce, com’è noto, a parametri molto precisi e a modelli concettuali fortemente ancorati ad alcuni testi [...] -occidentali ch’erano riassunti nella «cortesia». Ma ancor più importante è che lo stesso Illuminismo scegliesse a sua volta il Saladino quale eroe della tolleranza nel dramma di G.E. Lessing Nathan der Weise, scritto nel 1779, in cui si riprende ...
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booty s. m. inv. Nel linguaggio della moda e dello spettacolo, fondoschiena, sedere femminile dalle forme piene, abbondanti. | Tipo di ballo che prevede frequenti movimenti del fondoschiena. ◆ Sembrerà l'ennesima esagerazione, eppure – è la...
laccio
làccio s. m. [lat. *laqueus, lat. volg. laceus; nel sign. 1 b, adattam. dello spagn. lazo che ha lo stesso etimo]. – 1. a. Funicella con cappio a nodo scorsoio per catturare uccelli o selvaggina, e in genere ogni fune a nodo scorsoio...