BONA DEA
D. Faccenna
Sotto questo appellativo di significato generale si venerava un'antica divinità indigena laziale, di cui era vietato pronunziare il vero nome, Fenteia o Fentia, di origine comune [...] , tav. 51, 1) e di Villa Albani (Greifenhagen, fig. 7). Non si ha menzione di nessuna grande e famosa statua della dea.
Bibl.: E. Saglio, in Dict. Antiq., I, s. v.; Roscher, I, s. v.; D. Vaglieri, in E. De Ruggiero, Diz., s. v.; G. Wissowa, in Pauly ...
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GIORDANI, Pietro
Andrea Zannini
Secondo dei nove figli di Giovanni di Pietro e di Maria di Pietro Ferro Isman, nacque nella frazione Ressiga di Alagna Valsesia, nel Vercellese (non a Gressoney, come [...] LXXIII (1954), 7-8, pp. 225-227; L. Pomini, I botanici ed i naturalistidella Valsesia, Vercelli 1959, pp. 17-23, 59 s.; S. Saglio - E. Boffa, Monte Rosa, Milano 1960, pp. 210, 223 s.; C.-E. Engel, Storia dell'alpinismo, Torino 1965, p. 69; E. Ragozza ...
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GIOVE (Diovis, Jovis, Jūpitēr [Diēspiter])
M. Napoli
Il culto di G. risale a quel sostrato indo-europeo al quale risalgono anche tutti i culti similari del mondo ellenico ed italico (v. zeus). Ciò al [...] E. Aust, in Roscher, II, Lipsia 1890-97, col. 618 ss.; per la tipologia nell'arte col. 754 ss.; P. Perdrizet, in Daremberg-Saglio, Dict. Ant., III, Parigi 1899, pp. 691 ss.; per la divinità nel mondo etrusco: p. 708, nel mondo italico: pp. 708 ss.; C ...
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EDICOLA (aedicula)
G. Bendinelli
Escludendo dalla parola il valore etimologico del diminutivo di aedes (tempio), nel qual caso a ogni piccola e minuscola figura di tempio spetterebbe la denominazione [...] , p. 251 ss. E. della necropoli dell'Isola Sacra: G. Calza, La necropoli del porto di Roma, Roma 1940, fig. 30.
Bibl.: E. Saglio, in Dict. Ant., s. v.; Habel, in Pauly-Wissowa I, 1894, c. 445 ss., s. v. Aedicula; E. De Ruggiero, Diz. Epigr., s ...
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Comprendono tutte le preparazioni adoperate per curare il corpo (viso, mani, capelli, unghie), per mantenerne e metterne in rilievo la bellezza, ovvero per procurare a chi fa uso di essi una bellezza artificiale.
Oriente. [...] segg.; Stampini, Ovidio maestro e poeta di abbigliamento muliebre, Torino 1914, p. 30 segg.; v. anche Daremberg e Saglio, Dictionn. d. antiq., s. v. Lomentum, pila, psilothrum, pyxis, sapo, seplasiarius, unguentum; e Paoli, Lar familiaris, Firenze ...
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Mineralogia. - L'alabastro calcareo od orientale è una varietà translucida di calcare con struttura fibrosa, fibroso-raggiata o zonato-concentrica (alabastro onice). Si rinviene nel Bergamasco, in provincia [...] rappresentazione di animali, giacché la sua varia colorazione serviva a imitare la pelle maculata.
Bibl.: E. Guillaume, in Daremberg e Saglio, Dict. d. antiq. I, p. 175 seg.; H. Blümner, Technik u. Terminologie d. Gewerbe u. Künste, Lipsia 1884, III ...
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Il corno degli animali domestici (per la sua struttura, v. corna), buoi, tori, capre, ecc., fu assai presto usato, sia intero sia ridotto in pezzi, per farne oggetti diversi. La sua forma ricurva e l'essere [...] è ben certo; essi vi erano di solito riuniti in collegio (cfr. Corp. Inscr. Lat., VIII, 2557).
Bibl.: E. Portier, in Daremberg e Saglio, Dict., I, ii, p. 1512 segg., s. v. Cornu; R. Cagnat-V. Chapot, Man. d'arch. rom., Parigi 1920, II, p. 351 segg ...
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MANCIPIUM
Giuseppe GROSSO
Emilio ALBERTARIO
. Mancipium (o mancupium) fu la più antica designazione della mancipatio, cioè del modo formale di alienazione proprio delle res mancipi: la parola ricorre [...] p. 17 segg.; S. Schlossmann, In iure cessio und mancipatio, Kiel 1904, p. 52, n. 2; Humbert-Lécrivain, in Daremberg e Saglio, Dict. des Antiq., III (Parigi 1904), p. 1565, s. v. Mancipium; M. Pampaloni, Persone in causa mancipii nel dir. giustinianeo ...
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Dal punto di vista sociologico, il nome di classe serve in generale a indicare un gruppo d'individui la cui unità non è data (o non è necessario sia data) da ragioni di stirpe, di sede o di religione, [...] (vers. francese, in Manuel des antiquités romaines, VI, i, Parigi 1889, n. 271); G. Humbert, in Daremberg e Saglio, Dict. des antiquités gr. et rom., I, p. 1224; A. Rosenberg, Untersuchungen zur römischen Zenturienverfassung, Berlino 1911; W. Soltau ...
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MANUMISSIONE
Emilio Albertario
. È la liberazione dalla schiavitù: così chiamata dai Romani in quanto nasce da una rinuncia del dominus alla potestà che ha sullo schiavo (manus). Lo schiavo manomesso [...] o fosse caduto in mani di ebreo.
Bibl.: Oltre la voce manumissio, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., e in Daremberg e Saglio, Dict. d. antiq. gr. et rom., per il diritto babilonese v. Schorr, Altbabylonische Rechtsurkunden, in Sitzusb. d. Wien. Akad ...
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saglia
sàglia s. f. [variante settentr., per ipercorrezione, di saia]. – Tessuto di lana con diritto e rovescio, ad effetto diagonale, fabbricato con armatura di saia e usato principalmente per abiti maschili. Per estens., tessuto di seta...