BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] e in particolar modo a quelli rabbinici, sotto la guida di Giuda Iona da Safed, professore di ebraico nell'Archiginnasio romano. Nel 1651 fu nominato lettore di lingua ebraica e rabbinica nel Collegio dei neofiti a Roma e contemporaneamente "scriptor ...
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Orientalista cisterciense (Celleno, Viterbo, 1613 - Roma 1687), "scriptor hebraicus" presso la Biblioteca Vaticana (dal 1651). Pubblicò la Bibliotheca magna rabbinica (4 voll., di cui uno postumo, 1675-83, 1693), nella quale dà notizia di tutti gli autori e scritti rabbinici. ...
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Dotto orientalista dell'ordine cisterciense, nato in Celleno (Viterbo) il 1 aprile 1613. Fu professore di ebraico al collegio dei Neofiti in Roma, e scrittore della medesima lingua nella biblioteca vaticana. Morì in Roma il 19 ottobre 1687. Di lui ci restano i quattro volumi dell'opera monumentale Bibliotheca ... ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] due volte: la prima nel 1521; vi si trasferì poi con la famiglia in vecchiaia, fissando la residenza a Safed, centro di studi rabbinici e cabalistici. A Safed morì nel 1560.
Del viaggio in Palestina del 1521 è giunto il diario diviso in tre parti. La ...
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