CITTADINI, Pier Francesco, detto il Milanese o il Franceschino
Giovanna Grandi
Nacque nell'anno 1616 (secondo lo Zani nel 1613) a Milano, donde l'appellativo che gli venne nei suoi successivi soggiorni [...] anni, e ancora dopo il 1650 era attivo a opere di soggetto sacro a fresco e ad olio, molte delle quali in seguito disperse. Intorno con l'intervento dei figli e nipoti, una specie di artigianato familiare) costituisce motivo dominante il continuo ...
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CASSANA, Giovanni Francesco
Marco Chiarini
Pittore, nato a Cassana presso Bonassola, sulla riviera orientale di Genova, probabilmente nel primo decennio del Seicento. Le poche notizie biografiche che [...] piuttosto, sembra essersi svolta prevalentemente in provincia, specie a Mirandola, dove il C. era stato invitato Parma 1819, p. 52) registrava come perdute sue opere di soggetto sacro, mentre A. Ghidiglia Quintavalle (P. Balestra e G. Cassana..., in ...
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ANSELMI, Michelangelo
Armando O. Quintavalle
Nacque nel 1491 o '92 a Lucca, ove suo padre Antonio, per sfuggire alla giustizia, si era trasferito da Parma. Inviato ancora fanciullo a Siena, ebbe vasta [...] , ed è l'A. che subisce l'influenza del Mazzola, specie nelle ricercate eleganze e nei ritmi compositivi. La sua amicizia con di una sala nel Palazzo Lalatta a Parma con 4 figurazioni sacre e i Dodici Apostoli nonché l'Incoronata,l'Adorazione dei Magi ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] lasciarono certo su di lui durature impressioni, specie in ragione della saldezza plastica e quasi minerale profonda amicizia sono da collegare celebri disegni d’omaggio di soggetto sacro: quelli donati a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, che l ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] base di ogni religione. Non esiste alcuna religione in cui tutto sia considerato p. o tutto sia considerato sacro, benché, specie nelle religioni di tipo arcaico, ogni attività p. possa o debba soggiacere a cautele sacrali. Ma come la celebrazione ...
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Chimica
Gomma naturale di varia natura (gommalacca; l. del Giappone; l. rossa ecc.), che ha la proprietà di indurire all’aria dando superfici lisce, brillanti, trasparenti o colorate. L. del Giappone Latice [...] di Canton, prodotte fin dal 14° sec., si sono diffuse in Europa specie nel 18° e 19° secolo. Sono notevoli le l. moderne di Fuchow templi e consistono soprattutto in reliquiari e custodie di scritti sacri. Nella seconda metà del 15° sec., con Kōami, ...
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Rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più [...] Magi.
Origini ed evoluzione
Il presepe ha origine dalle sacre rappresentazioni che si tenevano nelle chiese in occasione del gusto realistico, raggiungendo nel sec. 18° il massimo sviluppo specie in alcuni centri, come Napoli o Genova. All'episodio ...
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Recipiente fisso o mobile, contenente acqua per lavarsi le mani e piccolo acquaio nelle sacrestie, dove i sacerdoti si lavano le mani prima di vestirsi delle vesti liturgiche per la messa.
Un precedente [...] in apposito recinto. Il l. ebbe forma di acquaio, con serbatoio d’acqua, usato per le abluzioni sacre nelle sagrestie (in forma di piccola vasca, specie dal Rinascimento, fu spesso riccamente decorato di marmi, sculture, maioliche ecc.).
Il l. di uso ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] limitata considerazione in quanto la realizzazione di m. viene considerata una specie di arte minore, dall'altra i m. che reclamizzano prodotti delle pitture popolari, dei freschi delle edicole sacre oppure degli stendardi, assai diffusi ancora fra ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] nembo di luce, o anche rappresentato da semplici simboli. Tali vette, sacre al culto di Zeus, furono l'Olimpo, il Pelio e l' ogni canto, e nelle invocazioni dei tragici, dai quali (e specie da Eschilo) egli fu sempre proclamato il più potente, il più ...
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speco
spèco s. m. [dal lat. specus -us] (pl. -chi). – 1. letter. Antro, spelonca: Là dove ascosa in un selvaggio speco Non lungi avea la solitaria cella (Ariosto); non le tinte glebe, Non gli ululati spechi Turbò nostra sciagura (Leopardi);...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...