TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] collettivo e familiare. Tali concetti si complicano progressivamente, specie in età storiche, con componenti di natura anche soggettiva ad martyres porta all'infittimento delle deposizioni nelle aree sacre e ad escludere sia il monumento che la t. ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] I signori locali fondarono un gran numero di conventi, specie di Osservanti francescani, molti dei quali si sono passato irlandese, in particolare dei manoscritti e delle reliquie sacre. In questo periodo vennero restaurati reliquiari come quello del ...
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ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente [...] i nomi esclusivamente su iscrizioni funerarie o sacre, simili alle moltissime altre lasciate da v. architectus; L. Friedländer, Darstellungen aus der Sittengeschichte Roms, III, spec. p. 167 s., Lipsia 1910; G. Cultrera, in Enciclopedia Italiana, ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Arte norico-pannonica
Lothar Eckhart
Ortolf Harl
Arte norico-pannonica
di Lothar Eckhart
L’arte del Noricum romano sembra essere [...] risale al I sec. a.C. In questo secondo gruppo di costruzioni sacre l’uso di pietra e calce è romano, così come romana è – vengono imitati semplici utensili di bronzo e determinate specie di fibule; a Lauriacum esiste nell’epoca tardoantica una ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Sud-Est asiatico
Fiorella Rispoli
Nicoletta Celli
Dalle prime comunità stanziali alle soglie dell'urbanizzazione
di Fiorella Rispoli
La transizione da mobili [...] mammiferi, uccelli, pesci) e, soprattutto, di specie vegetali la cui raccolta selettiva potrebbe averne anche favorito determinata dai dettami rituali in base ai quali essa, centro sacro del cosmo ordinato, è pianificata e disegnata: un vero e ...
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Vedi PALMIRA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALMIRA (Παλμύρα, Palmyra)
K. Michalowski
Oasi con città nel deserto siro-arabico, circa a metà strada fra il mare e l'Eufrate. P. è il nome della città e dell'oasi [...] ricostruita, e sotto il dominio degli imperatori bizantini, specie sotto Arcadio (400 d.C. circa), riconquistò all'arco trionfale, a S, vi sono le rovine di una costruzione sacra, circondata da muro. In mezzo al cortile, circondato da un peristilio ...
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LEGNO (ξύλον, lignum - prodotto naturale, cioè la parte legnosa della pianta; ὕλη, materies - il l. considerato in rapporto al suo impiego: industriale, domestico, artistico)
G. Bermond Montanari
L. [...] completo in Blùmner); essi si servirono in un primo tempo delle specie indigene, poi, con l'evolversi della civiltà, le zone più adottati nelle costruzioni in legno. In tutte le architetture sacre, nei templi, nei porticati, nei recinti, gli ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] quadrata (garbhagṛha o "dimora dell'embrione") che custodisce l'immagine sacra il cuore pulsante, l'unico elemento davvero essenziale del tempio, in 'acqua dell'immortalità, ricavata probabilmente da specie vegetali diverse, che veniva versata sul ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] in un animale che costituiva perciò l'immagine vivente del dio. Ogni divinità prediligeva una o due specie animali, che di conseguenza erano sacre a quel dio e tabu alimentare nella città luogo di culto principale. L'animale, come la statua ...
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GIOCATTOLO
J. Dörig
Gli antichi promuovevano con molta serietà i giochi dei fanciulli. Platone (Leggi, i, 643; vii, 794) e Aristotele (Polit., vii, 15) assegnavano loro una grande importanza educatrice [...] possedessimo questo gran numero di figurazioni di trastulli infantili, specie del tardo periodo arcaico e dell'età classica, ben di bambole-balocchi, destinate alla tomba, caratterizzandole come sacre spose e dee, divino prototipo di ogni fanciulla ...
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speco
spèco s. m. [dal lat. specus -us] (pl. -chi). – 1. letter. Antro, spelonca: Là dove ascosa in un selvaggio speco Non lungi avea la solitaria cella (Ariosto); non le tinte glebe, Non gli ululati spechi Turbò nostra sciagura (Leopardi);...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...