TRACIA, Arte
A. Fol
K. Dimitrov
La fascia orientale della penisola balcanica, nei millenni VII-IV a.C., costituisce una delle regioni più evolute nell'ambito della civiltà neolitico- eneolitica dell'Europa; [...] cosicché diviene espressione del legame stabilito, attraverso le nozze sacre, tra la Grande Dea Madre e suo figlio. la sottomissione di molti dei re traci; ma con alcuni, specie nell'area nord-orientale, Filippo II instaura rapporti di alleanza ...
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pietà e crudeltà
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Il binomio mette a confronto nozioni che hanno storie diversissime. La pietas era – accanto alla fides e alla virtus – uno dei pilastri nel [...] , riguardo all’articolazione della virtù e della violenza, specie grazie all’esempio del crudele Rimirro da Orco, pacificatore it. Torino 1989); H. Fugier, Recherches sur l’expression du sacré dans la langue latine, Paris 1963; H. Wagenvoort, Pietas. ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] quadrata (garbhagṛha o "dimora dell'embrione") che custodisce l'immagine sacra il cuore pulsante, l'unico elemento davvero essenziale del tempio, in 'acqua dell'immortalità, ricavata probabilmente da specie vegetali diverse, che veniva versata sul ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] non prive di incisività e di precisione specie quando il commentatore cerca di inquadrare il pontifici, II, Roma 1784, p. 58; A. Mariotti, De' perugini auditori della Sacra Rota romana, Perugia 1787, pp. XVI-XVII; F.A. Vitale, Storia diplom. de ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] in un animale che costituiva perciò l'immagine vivente del dio. Ogni divinità prediligeva una o due specie animali, che di conseguenza erano sacre a quel dio e tabu alimentare nella città luogo di culto principale. L'animale, come la statua ...
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GIOCATTOLO
J. Dörig
Gli antichi promuovevano con molta serietà i giochi dei fanciulli. Platone (Leggi, i, 643; vii, 794) e Aristotele (Polit., vii, 15) assegnavano loro una grande importanza educatrice [...] possedessimo questo gran numero di figurazioni di trastulli infantili, specie del tardo periodo arcaico e dell'età classica, ben di bambole-balocchi, destinate alla tomba, caratterizzandole come sacre spose e dee, divino prototipo di ogni fanciulla ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. America Meridionale - Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Marco Curatola Petrocchi
Al momento della Conquista nelle Ande Centrali ogni ayllu (gruppo di [...] cime di alte montagne considerate potenti huaca e quindi particolarmente sacre, come l'Ausangate nella regione del Cuzco, i monti , dal Golfo di Guayaquil in su. Ne esistono due specie: lo Spondylus calcifer, che è di maggiori dimensioni e si ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] mirante al "sodo intelligibile",lettura apprezzata, specie per le Massime eterne, di s. Alfonso per le prov. delle Marche, IV(1899), pp. 85-86; M. Fioroni, Un oratore sacro del Seicento..., Tivoli 1914 (rec. in Il Marzocco, XIX[1914], 19, p. 6; e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’etnologia e l’antropologia culturale nascono nel corso dell’Ottocento come saperi riconoscibili [...] in quanto fortemente riguardosa nei confronti delle Sacre Scritture.
L’evoluzionismo
Nel continente, ma ma per la luce che gettano sull’evoluzione intellettuale della nostra specie. In questo lavoro di raccolta e di comparazione molto resta da ...
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RORE, Cipriano
Jessie Ann Owens
de. – Nato nel 1515 o 1516 a Ronse, nelle Fiandre, 40 km a sud di Gent (Gand), figlio di Celestinus de Rore (che risulta defunto nel 1564) e di Barbara van Coppenolle.
Il [...] cardinale tridentino in pectore nel 1542; del madrigale Sfrondate, o sacre dive (1544), probabilmente rivolto a un nobile della famiglia primus quinque vocum, Venezia, Gardano, 1544). Questa specie di collettanea, promossa a spese dell’editore, ...
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speco
spèco s. m. [dal lat. specus -us] (pl. -chi). – 1. letter. Antro, spelonca: Là dove ascosa in un selvaggio speco Non lungi avea la solitaria cella (Ariosto); non le tinte glebe, Non gli ululati spechi Turbò nostra sciagura (Leopardi);...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...