SILVESTRO da Siena
Elisabetta Canobbio
SILVESTRO da Siena. – Originario di Radicondoli (secondo la testimonianza quattrocentesca di Giacomo Oddi di Perugia), verosimilmente Silvestro vestì l’abito dei [...] giustizia, e da tre adiminicula introduttivi - che in realtà occupano buona parte dell’opera - dedicati rispettivamente al timore di Dio e al sacramentodellapenitenza, alla tensione verso il bene suscitata dalla grazia e alla contrapposizione tra ...
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MONALDO da Capodistria
Paolo Evangelisti
MONALDO da Capodistria (Monadus Iustinopolitanus). – Nacque a Capodistria o, secondo alcuni, a Pirano (Sbaraglia), nel secondo decennio del XIII secolo.
La data [...] decodificare e poi correggere, offrendo ai confessori uno strumento essenziale per l’esercizio e la pratica del sacramentodellapenitenza.
L’opera di M., innovativa nell’impostazione, potenziò l’efficacia e la praticità di questo strumento pastorale ...
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MORGANTI, Pasquale
Marcello Malpensa
MORGANTI, Pasquale. – Nacque a Lesmo, archidiocesi di Milano, il 3 dicembre 1852 da Giovanni Battista e da Carola Beretta; la famiglia, di origini modeste, era numerosa [...] ringraziamento alla S. Messa e alla S. Comunione per i fedeli in unione a Maria Ss.ma, ibid. 1944; Amministrazione del sacramentodellapenitenza, Torino 1944; La beneficenza. Dio e l’uomo, a cura di E. Brianza, Catania 1954; Il mese di maggio per i ...
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CAMPIONI, Francesco Maria
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Nato a Genova il 17 ott; 1651, fece i primi studi nella città natale. Non ancora ventenne volle dedicarsi alla vita religiosa e nel 1671 vestì l'abito della Congregazione [...] rigoristi.
Essa si inseriva nella polemica tra i fautori della necessità dell'amore perfetto verso Dio per riconquistare la grazia nel sacramentodellapenitenza (contrizionisti) e i sostenitori della tesi che a ciò fosse sufficiente l'amore servile ...
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ZOBBIO, Tommaso
Vincenzo Lavenia
ZOBBIO (Zobbia), Tommaso. – Nacque negli anni Trenta del Cinquecento a Brescia o nel Bresciano (la Val Gobbia?), ma non si conoscono i nomi dei genitori.
Entrò nel chiostro [...] riguardante l’ipotesi di concedere agli imputati in carcere di essere ascoltati da un confessore per ricevere il sacramentodellapenitenza anche se non avessero ammesso le loro colpe nel foro esterno (Zobbio si era pronunciato favorevolmente, p. 46 ...
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BECCADELLI DI BOLOGNA, Girolamo
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia palermitana di origine bolognese, il B. nacque verso la fine del sec. XV da Fabio e da Laura Bologni. Abbracciò la [...] le diverse posizioni ed esigenze.
Nella seconda sessione del 1551-52 il B. partecipò alla discussione sul sacramentodellapenitenza e sugli articoli relativi alla messa, ma i suoi interventi non ebbero particolare rilievo.
Notevole importanza ha ...
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ERRICO, Gaetano
Fiamma Satta
Nacque a Secondigliano, un sobborgo di Napoli, il 19 ott. 1791, da Pasquale, un piccolo fabbricante di maccheroni, e da Maria Marseglia. Secondogenito di nove figli, sin [...] si era diffuso nel Regno di Napoli. Così, al rigorismo giansenista che nel sacramentodellapenitenza negava ogni valore all'attrizione e limitava l'uso dell'eucarestia l'E. opponeva una predicazione atta ad introdurre una pratica frequente ed ...
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GENTILINI, Giovanni Battista
Claudio Canonici
Nacque a Vesio di Tremosine, nel Bresciano, il 26 nov. 1745 da Antonio. Fu mandato a Venezia e studiò presso i gesuiti. Il 12 ott. 1765 entrò nella Compagnia [...] sono le posizioni assunte dal G. su alcune questioni di teologia morale relative al sacramentodellapenitenza (Sopra il dolore di attrizione e sopra la virtù della carità. Dissertazioni due, Brescia 1802), che lo videro schierato sul versante di un ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] (II, pp. 152 s.), ma poi inclina ad accettare la dottrina che il solo atto di attrizione sia sufficiente, nel sacramentodellapenitenza, ad ottenere la remissione dei peccati (IV, pp. 200-203). Nel terzo volume (De Christi Ecelesia et de Romano ...
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confessione
Gilles Gerardo Meersseman
. Il sostantivo, a differenza del verbo ‛ confessare ' (v.), non ha mai nell'uso dantesco lo stesso senso penitenziale di " manifestazione e accusa " dei propri [...] l'atto del ministro che ascolta quest'accusa, e in genere tutto il complesso del sacramentodellapenitenza. D. descrive minutamente questo sacramento (Pg IX 70-147), seguendo qualche Ordo reconciliationis poenitentium o Ordo ad dandam poenitentiam ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...