Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] a proteggere dalle intemperie, a occultare l'individuo regale, la personalità sacra dalla vista dei profani. A volte il baldacchino assume un significato simbolico: rappresenta un tratto della vòlta solida celeste, sostenuta, secondo gli antichi, da ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] Qui al culto della dea e alla custodia del fuoco sacro attendevano le sue sacerdotesse, le vergini vestali, la cui 60 a. C. circa. Più frequente ricorre la figura della dea, rappresentata seduta in trono, su monete e su rilievi dell'età imperiale: il ...
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Adoperata per il passato nei più varî significati, la parola oggi designa abitualmente un breve componimento teatrale senza pretese artistiche e che esaurisce il suo compito nel provvedere al fondamentale [...] francesi nel celebrare la "festa dell'asino" su cui la Sacra famiglia fuggì in Egitto.
Circa il trapasso della parola dalla chiesa tanta parte delle farces francesi del tempo, alla rappresentazione dei costumi dei villani e contadini: salvo che ...
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MEYERBEER, Giacomo
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Berlino il 23 settembre 1791, e morto a Parigi il 2 maggio 1864. Il M. cambiò il suo nome di Jakob Liebmann Beer in quello di Giacomo Meyerbeer, col [...]
Dopo alcune composizioni scolastiche e varî tentativi di composizioni sacre e drammatiche, fece eseguire a Berlino (8 maggio 1811 libretto in 5 atti di E. Scribe e G. Delavigne, rappresentata all'Opéra di Parigi il 21 novembre 1831. Successo enorme, ...
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IMERA
Nicola Bonacasa
(XVIII, p. 879)
L'identificazione del sito archeologico di I., dovuta per primo a T. Fazello, fu sempre posta in relazione proprio con la collina − detta Piano di I. − che limita [...] ascrivere a successive fasi della decorazione del tempio. Nella zona nord dell'area sacra, a 22 m di distanza dai templi A e B, è stato scoperto documentario, come quelle con Scilla e con la rappresentazione di Dedalo e Icaro sulla groppa di un toro ...
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Nome, penetrato nel mondo greco-romano, di una divinità femminile fenicia, che è menzionata anche nell'Antico Testamento e che, in forma più o meno modificata, è attestata in tutto il mondo semitico come [...] Astarte spiega la larga parte che il suo culto dà alla prostituzione sacra, che ebbe sviluppo particolare in Siria (v. dea siria) e nel tempo e nello spazio. Molto diffusa è una rappresentazione di Astarte con grandi corna ricurve, sul tipo della ...
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Pittore. Nacque a Ferrara, secondo quanto si suppone, circa il 1460, morì a Mantova nel 1535. Fu educato da Cosmè Tura, come dimostra un S. Sebastiano dove è la scritta col suo nome, in ebraico, nella [...] Regno delle Muse, ora al Louvre, al quale fece seguito la rappresentazione del Dio Como, che era già stata ideata dal Mantegna. Nel 1508 ritraeva Isabella d'Este, per cui compiva anche una Sacra famiglia inviata alla corte francese nel 1510, e otto ...
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Pittore, incisore, disegnatore per xilografie, nato nel 1480 o poco prima, morto nel 1538 a Ratisbona fra il 12 febbraio e il 29 marzo, è probabilmente figlio del pittore Ulrich Altdorfer, che acquistò [...] : viaggio che fu causa di un radicale cambiamento del suo stile. La rappresentazione diventò più appassionata, la composizione più unita. A questo tempo rimontano anche la Sacra Famiglia alla fonte (1510) e la Natività di Gesù (1512), ambedue ora ...
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Divinità adorata dalle popolazioni preelleniche dell'Asia Minore, dalle quali la ricevettero i Greci. In Asia, e soprattutto in Frigia e in Lidia, questa dea impersonava il concetto d'una grande divinità [...] poco prima trasferito da Pessinunte a Pergamo la sacra pietra meteoritica riguardata come la più antica immagine il culto della Gran Madre Idea, da lui riguardata come la rappresentante della patria troiana della sua gente.
Il culto della dea C. ...
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Si designa con questo vocabolo il culto sia degli organi genitali, considerati come vere e proprie entità divine per sé stesse (p. es. il dio Φάλη e il dio Fascinus), sia di rappresentazioni di divinità [...] e con sacerdozî femminili che ricordano la prostituzione sacra dell'antichità. Riti di accoppiamento, reale o l'albero o toccano i re, e falliche sono forse anche le rappresentazioni di serpenti.
Il culto fallico in Grecia ebbe i suoi centri nei ...
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sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si sente radicalmente inferiore, subendone...
rappresentazione
rappreṡentazióne s. f. [dal lat. repraesentatio -onis, der. di repraesentare «rappresentare»]. – 1. L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi varî, anche non materiali,...