PAVESI, Giulio
Michele Cassese
– Nacque nel 1510 a Quinzano (Brescia), da genitori bergamaschi di cui non è noto il nome.
Entrò fra i domenicani nel convento di S. Clemente a Brescia e divenne magister di [...] a favore della concezione sacrificale, ma non della definizione del valore ed essenza del sacrificio; sostenne l’istituzione del sacerdozio nell’ultima cena. Nei dibattiti sull’ordine si schierò a favore dello ius divinum di residenza e giurisdizione ...
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NICOLA DA BARI
EEdoardo D'Angelo
Il nome di N., quale scrittore d'età sveva, ci è noto da un testo contenuto nel manoscritto 642 della Biblioteca Universitaria di Erlangen (sec. XV, cc. 233-236): si [...] di un regno di pace e di giustizia. L'idea alla base è quella che cerca di unire il regno e il sacerdozio nella stessa persona. La ricomposizione di autorità spirituale e potere politico conduce a postulare una sorta di teocrazia regia; da ciò deriva ...
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GORLA, Carlo
Fausto Ruggeri
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Babila, il 14 giugno 1862, da Francesco, cuoco, e Antonietta Barzaghi.
Dopo aver frequentato il ginnasio nell'istituto dei figli di [...] Biblioteca del Capitolo metropolitano.
Il 28 febbr. 1935 il G. festeggiò nel duomo di Milano il suo cinquantesimo di sacerdozio, alla presenza del cardinale I. Schuster, che lo aveva scelto come confessore, e di padre Gemelli che tenne per ...
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scisma
Raffaele Savigni
Separarsi da una Chiesa per costituirne un’altra
Nella storia del cristianesimo e di altre religioni si sono spesso verificati contrasti che hanno portato un gruppo a staccarsi [...] mondo protestante scismi sono stati provocati recentemente da chi non ha condiviso la decisione di ammettere al sacerdozio le donne. Oggi però le principali Chiese preferiscono considerare gli esponenti delle altre comunità come ‘fratelli separati ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] c. vero era quello spoglio di aggiunte e cavilli teologici, mentre la religione positiva, con dogmi, riti, precetti e sacerdozio organizzato era soprattutto valida per tenere a freno i bassi istinti del popolo ignorante e incapace di assurgere a più ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] dei principi e con ciò ha dato una potente spinta alla formazione dello Stato moderno; che la dottrina del sacerdozio universale dei fedeli, riconoscendo un carattere religioso a tutte le ‘professioni’, le sottraeva alla tutela della gerarchia ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] di s. Paolo, spiegherebbe i richiami, nella lettera stessa, di frasi e concetti paolini, specie per quanto riguarda il sacerdozio di tutti i battezzati nel secondo capitolo (per questi richiami è da molti respinta l'autenticità di questa prima ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] da seguire la vita degli apostoli. Proclamando l'uguaglianza di tutti i fedeli nell'ambito della Chiesa e il sacerdozio universale fondato unicamente sul merito individuale, retaggio di tutti - uomini e donne - e non sopra una consacrazione esteriore ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] una figura storica fondativa in quanto figura esemplare del sovrano cristiano nella diade originaria di potere regno-sacerdozio: ciò che lo rende speculum del principe controriformista, buono per le esigenze dell’apologetica, della controversistica ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] il Calenzio ritenne "opera del tutto giovanile", e da aggiunte introdottevi.
Per due volte aveva chiesto dispensa dall'età per il sacerdozio; poi voleva rinunciare; s. Filippo gl'impose di farsì ordinare, il che avvenne il 27 maggio 1564; celebrò la ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...