Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] esigente dall’uomo amore e venerazione. D’altra parte, fino a quando la non perfetta coincidenza degli «interessi del sacerdozio con quelli della società e dell’impero» non sarà stata raggiunta, risulterà «pericoloso» mettere il clero a parte «della ...
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ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] tardi dichiararsi nipote (cfr. Giornale de, Letterati del 1692..., p. 119).
La crisi non gli impedì tuttavia di raggiungere il sacerdozio nel 1675 e di divenire, nel 1680, reggente degli studi e lettore di filosofia e teologia nel convento dei suo ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] . Nello scritto An den christlichen Adel deutscher Nation (Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca) Martin Lutero difese il sacerdozio universale in base al dettato della Bibbia che riconosceva a tutti i credenti la capacità esegetica:
poiché tutti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] , mentre i sostenitori delle dottrine teocratiche erano soliti richiamarsi all’Antico Testamento, ricco di esempi sul legame fra sacerdozio e regalità.
L’elevato e rarefatto tono spirituale di questo primo paragrafo si dissolve però ben presto e muta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] del «gesuitismo», che è l’ostacolo più radicato. Dunque «la riforma ortodossa del cattolicismo consiste nel migliorare il pensiero del sacerdozio», il quale a sua volta si riduce a due capi essenziali: far sì che, come alle origini, la fede sia ...
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taoismo
Indirizzo filosofico e religione soteriologica della Cina; il dao («via, retto cammino»), concetto centrale di tutto il pensiero cinese, è però articolato dai cinesi in dao jia e dao jiao. Il [...] essere accolto come espressione che sottolinea il fatto di avere gli aspetti di alcune religioni: costituzione in chiesa, un sacerdozio gerarchico, un calendario religioso ecc. Per lungo tempo però, e la cosa si può constatare ancora oggi in manuali ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] transustanziazione e della messa come sacrificio; in particolare l’abolizione dell’ordine sacro confermava la dottrina del sacerdozio universale e abbatteva le pretese teocratiche della Chiesa. Erasmo da Rotterdam, che aveva fino allora guardato a ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] ne sono soggetti secondari in quanto destinatari della evangelizzazione. Sotto il profilo dell’istituzione divina e della partecipazione al sacerdozio del Cristo i battezzati si distinguono in chierici e laici (can. 207, par. 1), mentre dagli uni e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] consolidato di superiorità etica: «la professione religiosa non rende migliori gli uomini, come non li rende il diaconato, il sacerdozio, l’episcopato, il papato» (p. 424). Così anche in questo opuscolo si afferma l’esigenza di un cristianesimo tutto ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] di riforme esposto nei Discorsi universali del governo ecclesiastico, intesi a rinnovare le strutture della Chiesa e del sacerdozio per adeguarle ai grandi compiti politici e sociali loro assegnati dalla Monarchia, e forse sin d'allora delinea ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...