Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] esigente dall’uomo amore e venerazione. D’altra parte, fino a quando la non perfetta coincidenza degli «interessi del sacerdozio con quelli della società e dell’impero» non sarà stata raggiunta, risulterà «pericoloso» mettere il clero a parte «della ...
Leggi Tutto
Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] attività; 4) l'esistenza di un codice deontologico stabilito dai membri dell'ordine professionale stesso.
L'analogia fra il sacerdozio e l'esercizio di una professione liberale regge per quanto riguarda i primi tre aspetti. Infatti il clero cattolico ...
Leggi Tutto
EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] che sostenevano che la deposizione e la scomunica avevano privato questo del potere di ordinare l'autore ribatte che il sacerdozio è "ab accepto inseparabile sicut baptisinum.". Come si è battezzati una volta per sempre così si è sacerdoti una volta ...
Leggi Tutto
ASTORINI, Elia
Mario Rosa
Nacque il 3 genn. 1651; è incerto se a Cirò, feudo degli Spinelli principi di Tarsia che lo protessero nelle ultime fortunose vicende della sua vita (Zavarroni), o ad Umbriatico [...] tardi dichiararsi nipote (cfr. Giornale de, Letterati del 1692..., p. 119).
La crisi non gli impedì tuttavia di raggiungere il sacerdozio nel 1675 e di divenire, nel 1680, reggente degli studi e lettore di filosofia e teologia nel convento dei suo ...
Leggi Tutto
FLORIMONTE, Galeazzo
Franco Pignatti
Nacque a Sessa Aurunca (nell'odierna provincia di Caserta) il 27 apr. 1484, figlio naturale del notaio Marco Ferramonte e di Antonina Castello (o Zitello).
Col cognome [...] si trovava allora in un coenobio Ferrariensi ed intorno a questa data va collocata la crisi morale e l'adesione al sacerdozio che rappresenta la svolta decisiva nella vita del Florimonte.
Di ritorno dalla Francia, nel 1527-28 fu precettore in casa ...
Leggi Tutto
RANZANO, Pietro
Bruno Figliuolo
RANZANO, Pietro. – Nacque a Palermo, nel quartiere degli Amalfitani, non lontano dalla chiesa dell’Ordine domenicano, dedicata a S. Andrea, tra l’aprile del 1426 e quello [...] ’epoca solo ventidue anni invece dei ventiquattro richiesti dalla normativa canonica, grazie a una dispensa papale poté ascendere al sacerdozio ed entrare nell’Ordine domenicano. L’anno successivo fu prima a Roma e poi a Napoli, dove conobbe Giuseppe ...
Leggi Tutto
Nacque ad Affori (Milano) il 21 settembre 1914 da Luigi e da Giuseppina Anelli.
La famiglia si trasferì presto a Milano, dove Villa frequentò le scuole elementari di via Felice Casati. Il padre, muratore [...] del Pontificio Istituto biblico di Roma, dove fu ammesso come laico ed esterno, avendo abbandonato la prospettiva del sacerdozio. Nello stesso anno diede alle stampe la sua raccolta poetica d’esordio Adolescenza (Bologna).
Senza abbandonare l ...
Leggi Tutto
VINCENZO PALLOTTI, santo
Carlotta Benedetti
VINCENZO PALLOTTI, santo. – Nacque a Roma il 21 aprile 1795 da Pietro Paolo Pallotti, originario di San Giorgio di Cascia (Perugia) e gestore di una pizzicheria [...] presso la basilica di S. Giovanni in Laterano e il 15 luglio conseguì la laurea. Alla vigilia del sacerdozio aveva voluto ascriversi anche come terziario domenicano (4 febbraio 1818), minimo (12 febbraio) e francescano (25 febbraio). Avrebbe ...
Leggi Tutto
MORIGIA, Paolo
Isabella Gagliardi
MORIGIA (Morigi, Moriggi), Paolo. – Nacque a Milano il 1° gennaio 1525 da Damiano e da Angela Migliavacca.
La famiglia era proprietaria di un’antica casa torre menzionata [...] al 1425). Cercò in ogni modo di rinsaldare nei confratelli la volontà di continuare a rifiutare l’accesso al sacerdozio e di farlo in nome della coerenza con l’eredità spirituale dei fondatori dell’istituto gesuato (Giovanni Colombini e Francesco ...
Leggi Tutto
I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] da Cristo: il battesimo e l’eucaristia (che si preferisce chiamare santa cena o simili); e il sacerdozio universale dei credenti, che impedisce la formazione di uno speciale ordine sacerdotale.
Un altro principio fondamentale della Riforma ...
Leggi Tutto
sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...