Nome di varî re di Cirene: 1. B. I, il cui nome era Aristotele, cittadino dell'isola di Tera che, espulso dalla patria, fondò (640-630 a. C.) la città di Cirene di cui fu re di tipo patriarcale e assoluto [...] C. Sotto di lui l'antica monarchia patriarcale perse, per opera del riformatore Demonatte di Mantinea, molta della sua autorità, conservando solo il sacerdozio e i dominî privati. 4. B. IV, il Bello (ὁ Καλός). Regnò fra il 515 e il 465 a. C. e fu la ...
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Figlia di Aleo, re di Tegea, e di Neera. Il padre, per timore che si avverasse un oracolo, secondo il quale i suoi figli maschi sarebbero periti per opera di un figlio di A., la costrinse a diventare sacerdotessa [...] di carattere lunare, come sembra dimostrare il nome (Αὔγη "la splendente", Τήλεϑος "il lungi lucente"). La leggenda del suo sacerdozio di Atena nacque perché nel tempio di questa dea a Tegea si trovava una statua di Auge.
Auge fu trattata dai poeti ...
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RANALLI, Ferdinando
Mauro Moretti
Nacque a Nereto, nel Teramano, il 2 febbraio 1813 da Bernardo e Isabella Ranalli, per il cui matrimonio fra consanguinei in terzo grado fu necessaria la licenza vescovile.
La [...] gli studi, Ranalli non prese la via di Napoli, ma quella delle Marche pontificie, data anche un’iniziale inclinazione al sacerdozio, e si diresse verso Ascoli e Fermo, dove frequentò probabilmente il seminario.
A quegli anni risale un quaderno, da ...
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FUSCHINI, Giuseppe
Claudio Novelli
Nacque a Ravenna, il 24 sett. 1883, da Luigi e da Assunta Amadori. Compì i primi studi - compagno di banco di Giovanni Minzoni - nel locale seminario, dove ebbe come [...] nel momento in cui decise di lasciare il seminario e di non proseguire "per l'ardua via del sacerdozio" (Bedeschi, 1967, p. 289). Giovane universitario a Bologna, il F. aderì al movimento democratico cristiano, divenendone propagandista entusiasta ...
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DOMENICO Loricato, santo
Luca Bellingeri
Nulla sappiamo circa le sue origini e la sua nascita, ma si può ritenere con una certa sicurezza che D. sia nato nell'ultimo decennio del sec. X, in una località [...] vale a spiegare come mai la vicenda storica di D. ci sia conosciuta solo nelle sue linee generali.Destinato al sacerdozio, D. abbracciò per tempo la vita ecclesiastica e percorse i gradi della sacra gerarchia dal chiericato sino al presbiterato, che ...
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Abramo
A. Simon
Il più antico patriarca del Vecchio Testamento (Gn. 11, 26-25, 11), figura comune agli Ebrei, agli Arabi e ai Cristiani. Questa circostanza spiega l'abbondanza delle sue rappresentazioni, [...] ed è da lui benedetto, oltre all'interpretazione paolina (Eb. 7, 1-28), secondo cui è espressione della superiorità del sacerdozio di Cristo su quello dell'antica legge (Melchisedec è infatti re e sacerdote come Cristo e di lui non viene data alcuna ...
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Giacomo (Capocci?) da Viterbo
Filippo Cancelli
Teologo, monaco dell'ordine agostiniano, nacque a Viterbo circa il 1255; studiò nella città natale, quindi a Parigi, dove nel 1293 successe nell'insegnamento [...] regio, com'è vero che il giudicare è compito proprio del re. I fedeli stessi quando offrono a Dio sono sacerdoti: del sacerdozio regio il capo è il vescovo di Roma, il successore di Pietro e vicario di Cristo. Bisogna stabilire i rapporti tra le due ...
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ERCOLANI, Antonio
Raffaella Cascioli
Nacque a Forlì verso la fine del sec. XV da Burghina Bezzi e da Ludovico che, sotto il dominio dei Riario, aveva strenuamente difeso la fortezza di Imola e nel 1500 [...] vedova, affidò le proprietà di famiglia al maggiore dei suoi figli, Pietro, avviando poi l'E. e Filippo al sacerdozio e Cesare alla milizia. Certamente l'E. dovette ricevere un'ottima educazione, se Marchesi Buonaccorsi lo ricordò nelle Vitae "dotto ...
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UMILE da Bisignano, santo
Dario Busolini
UMILE da Bisignano (Luca Antonio Pirozzo), santo. – Nacque a Bisignano il 26 agosto 1582 da Giovanni Pirozzo e da Ginevra Giardino, piccoli proprietari terrieri [...] in quello di Mesoraca, vicino Crotone, assunse il nome di frate Umile e non proseguì gli studi per il sacerdozio perché era così poco alfabetizzato da riuscire con difficoltà a memorizzare la regola, dedicandosi per questo motivo sempre a compiti ...
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Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri.
Con riferimento a una comune filiazione divina, già nell’antichità si designarono come f. gli appartenenti [...] vita consacrata e ai loro membri che, pur emettendo i tre voti religiosi di povertà, castità e obbedienza, non accedono al sacerdozio.
F. della vita comune Comunità di sacerdoti e laici, sorta nel 1381 a Deventer (Olanda) sotto l’ispirazione di Geert ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...