LAOGRAFIA (gr. λαογραϕία "censimento", da λαός "popolo, e γράϕω "scrivo")
Angelo Segrè
Nel libro dei Maccabei e nei testi dell'età tolemaica, laografia vuol dire censimento; nell'età romana, invece, [...] capitazione, cioè di tutti gli abitanti dell'Egitto che non appartengono alle classi privilegiate. Sono esclusi dalla laografia i sacerdoti delle classi più elevate, i κάτοικι che possono anche essere egizî, i cittadini delle città greche, non però ...
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Parola latina d'incerta etimologia, che indica il luogo di deposito di oggetti votivi in prossimità di un santuario. Nell'antichità infatti v'era l'uso di deporre nell'interno dei santuarî oggetti votivi [...] piombo, stagno, e specialmente terracotta. Quando la quantità di questi oggetti era divenuta eccessiva e ingombrante, i sacerdoti e custodi del santuario avevano cura di raccoglierli insieme, intenzionalmente spezzando quelli ancora in buono stato, e ...
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HEPHAISTION (῾Ηϕαιτίων)
M. B. Marzani
2°. - Scultore ateniese, figlio di Mirone.
Attivo a Delo alla fine del sec. II, inizi del sec. I a. C. Era il padre di uno scultore di nome Eutychides (v.). Si conoscono [...] portavano statue ritratto dedicatorie di uomini e di donne, alcune delle quali sono sicuramente databili in base ai magistrati o ai sacerdoti che vi sono nominati. Così sono stati fissati i limiti estremi dell'attività di H. all'incirca tra il 123 e ...
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In origine (4° sec.), il superiore di un monastero della Chiesa d’Oriente; dal 5° sec., ma soprattutto dal 6°, il superiore di una federazione di monasteri. Modernamente si distingue l’a. effettivo, capo [...] , che è anche esarca con territorio proprio, pari a un abate territoriale), e l’a. titolare, dignità onorifica concessa a monaci e anche a sacerdoti secolari. Il superiore generale dei basiliani di San Giosafat ha il titolo di protoarchimandrita. ...
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Colui che nel Medioevo era consacrato a Dio fin dall’infanzia, per offerta dei genitori a un monastero o a un convento. Erano detti oblati (o commissi, conversi, renduti) anche quei liberi che, spinti [...] chiese, assoggettandovisi con riti che richiamavano quelli della dedizione in servitù. Oggi hanno il nome di o. regolari quei sacerdoti o laici che, pur senza pronunciare voti, entrano a far parte di una comunità monastica, promettendo di seguirne la ...
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Collegio sacerdotale (quindecemviri sacris faciundis) nell’antica Roma, cui erano attribuite la custodia e interpretazione dei libri sibillini e la competenza sui culti stranieri; per importanza veniva [...] Prisco e composto dapprima di due membri, ne contò poi 10 (5 patrizi, 5 plebei), con una lex Licinia del 367 a.C., e 15 con Silla. I q. erano anche sacerdoti del culto di Apollo, di Cerere e della Gran Madre e avevano la cura dei ludi saeculares. ...
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Nello stretto senso canonico della parola, è il luogo dove abitano i religiosi o le religiose di voti solenni. Si dice anche "monastero" o "cenobio". Il convento è casa formata (domus formata), a norma [...] licenza della S. Sede. Sono eccettuati i cardinali, i governanti civili con le rispettive mogli e con il seguito, il sacerdote per amministrare i sacramenti alle inferme e assistere le moribonde, l'ordinario del luogo e il superiore o i loro delegati ...
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TEOSSENIE (Θεοξένια)
Giulio GIANNELLI
Nome dato, nella Grecia antica, ad una categoria di offerte cultuali; le quali, come dice la parola stessa, s'intendevano date agli dei, convitati a banchetto ospitale: [...] di offerte di questa specie anche per Eracle, per Dioniso e per Demetra. Le carni offerte venivano poi consumate dai sacerdoti e anche da ospiti da essi invitati. Speciali teossenie si festeggiavano a Pellene, in Acaia, in onore di Apollo, che ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] l'Ordine degli Ospedalieri di S. Giovanni di Dio. Nel 1575 Gregorio XIII riconobbe col nome di oratorio il gruppo di sacerdoti che si erano riuniti a Roma intorno a s. Filippo Neri in una vita comune senza voti. Nel 1588 s. Francesco Caracciolo ...
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DE MARINI (Marini), Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1583 da Pietro Francesco di Goffredo e venne ascritto alla nobiltà l'8 dic. 1608. Ebbe un solo fratello, Marco Antonio, che [...] Giorgio, era ambasciatore a Madrid) i quattro cugini Paolo Maria, Goffredo, Francesco e Alessandro, gli ultimi due poi sacerdoti. Dagli alberi genealogici della nobiltà non risulta invece alcuno stretto legame di parentela con Claudio De Marini (dato ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; i s. egiziani, assiri (cioè dell’antica...
missione2
missióne2 s. f. [dal lat. missio -onis, der. di mittĕre «mandare», part. pass. missus]. – 1. a. Il mandare o l’essere mandato a esercitare un ufficio, a compiere un incarico particolare, per lo più di una certa importanza: andare...