Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] si fece sempre più viva la tendenza a considerare la religione come un fatto personale anziché sociale e ad abolire il sacerdote come intermediario fra l’uomo e dio.
La lingua dell’antico E. copre con le sue forme un periodo straordinariamente vasto ...
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tetragramma Nome dato da Filone di Alessandria alle quattro lettere che compongono la forma scritta del termine ebraico usato per indicare il Dio d’Israele: YHWH; mancando le vocali, la pronuncia esatta [...] rispetto e attenzioni particolari: è proibito cancellarlo, e già in epoca veterotestamentaria era proibito pronunciarlo: solo i sacerdoti potevano farlo in determinate occasioni rituali; ciò sia per l’eccezionale sacralità attribuita al nome di Dio ...
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Nome con cui sono comunemente indicati gli appartenenti all’Ordine ospedaliero di s. Giovanni di Dio, fondato come congregazione di laici da s. Giovanni di Dio (1537) per dare un aiuto nell’assistenza [...] con la regola di s. Agostino nel 1571, dopo la morte del fondatore, ebbe costituzioni proprie e la facoltà di avere membri sacerdoti; oltre ai tre voti comuni, i suoi membri si impegnavano, con un quarto voto, all’ospitalità. L’ordine si diffuse ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] , dopo la strage della sua famiglia in Israele, alla dinastia usurpatrice di Iehu; ma, dopo pochi anni, una congiura ordita dal gran sacerdote la tolse di mezzo e mise sul trono un nipote di Atalia, il bambino Gioas. Questi nel suo lungo regno rimase ...
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TEATINI
Luigi Giambene
. Ordine di chierici regolari, fondato da S. Gaetano Thiene e da Giampietro Caraffa (poi Paolo IV) vescovo di Chieti e Brindisi. Quando il titolo di chierici regolari fu assunto [...] di quest'ordine fu assai rapida in Italia, perché lo zelo spiegato dai religiosi aveva attirato fra loro molti sacerdoti e anche vescovi, distinti per santità, dottrina e nobiltà. Quando Giampietro Caraffa divenne papa (1555) affidò ai teatini il ...
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POROLISSO (Porolissum)
Pietro Romanelli
Città della Dacia, sorta da un castello del limes nord-occidentale della provincia. Il castello, presidiato da truppe ausiliarie, vide sorgere vicino a sé un centro [...] imperiale vi faceva già costruire un anfiteatro. La civitas divenne presto municipium (le iscrizioni ricordano i decurioni e varî sacerdoti), e tale rimase fino alla caduta della Dacia nelle mani dei barbari. Dopo la divisione della provincia in tre ...
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GÉZA principe dei Magiari
Giulio de Miskolczy
Figlio e successore del principe Taksony, fu l'iniziatore della monarchia cristiana nell'Ungheria. Non appena al potere (972) mise fine alle scorrerie secolari [...] tedeschi, annunziando l'intenzione di convertirsi al cristianesimo e chiedendo che inviassero missionarî. Poco dopo apparvero nell'Ungheria i sacerdoti di Piligrim, vescovo di Passau. Uno di questi battezzò il principe G. e suo figlio, Vaik, col nome ...
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Era il dio della tribù degli Assiri (i quali portavano, come spesso avviene nell'Oriente semitico, il nome dei loro dio nazionale) e, quando dalla tribù si sviluppò la potente nazione assira che seppe [...] conquistarsi un vasto impero, il dio dell'impero assiro. Nelle iscrizioni più antiche il suo nome suona anche Ašir. I sacerdoti gli diedero talora, per rendergli onore ed esaltarlo, il nome del dio sumero An-šar. L'origine del nome non è nota: forse ...
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(gr. Συρία ϑεά; lat. Dea Syria) Nome dato dai Greci e dai Romani ad Atargatis, la grande divinità femminile semitica originaria della Siria, il cui centro principale di venerazione era Bambice (Ierapoli). [...] orgiastico e fragoroso, con pratiche di autolesione fino all’autoevirazione, esaltazioni visionarie e profetiche da parte dei sacerdoti e vistose manifestazioni penitenziali.
Diffusasi con il suo culto in Grecia a partire dall’età ellenistica, a ...
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È colui che presso i Romani aveva in custodia il tempio (aedes) o qualunque altro edificio di carattere sacro. Abitava presso il monumento affidato alle sue cure e, oltre alle normali funzioni di custodia, [...] l'integrità dei testamenti e delle somme che i privati affidavano per sicurezza alla santità del sacrario, e assisteva i sacerdoti nei sacrifici. In Roma gli editui dipendevano dagli edili, e la loro condizione civile variava a seconda della maggiore ...
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sacerdote
sacerdòte s. m. (f. sacerdotessa, v.) [dal lat. sacerdos -otis, comp. di sacer «sacro» e della radice *dhe- di facĕre «fare»]. – 1. a. Il ministro del culto, nelle varie religioni: i s. pagani; i s. egiziani, assiri (cioè dell’antica...
missione2
missióne2 s. f. [dal lat. missio -onis, der. di mittĕre «mandare», part. pass. missus]. – 1. a. Il mandare o l’essere mandato a esercitare un ufficio, a compiere un incarico particolare, per lo più di una certa importanza: andare...