Vedi SEZZE dell'anno: 1966 - 1997
SEZZE (Setia)
G. Carettoni
L'abitato moderno sorge sul luogo dell'antica Setia, colonia latina dedotta dai Romani nel 382 a. C. (Vell. Paterc., i, 14) nel territorio [...] lato nord-occidentale della città. Dalle epigrafi rinvenute nel territorio è nota l'esistenza di un tempio di Apollo e di un sacello d'Augusto, d'una basilica e di un luogo per spettacoli; ma di tali monumenti è ignota anche l'ubicazione. Una villa ...
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GIOIOSA IONICA
P. E. Arias
Località della costa ionica calabrese, fra Locri e Caulonia, che conserva alcuni monumenti romani di un certo interesse, non ancora studiati ed identificati con un centro [...] tarda; nelle contrade Romanò e Naniglio esistono ruderi che appartengono ad una cisterna a pilastri e forse ad un sacello.
Fra gli oggetti rinvenuti, una testa femminile di età giulio-claudia ed una statua femminile panneggiata acefala, che sembra ...
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FRIULI-VENEZIA GIULIA
G. Valenzano
Regione orientale dell'Italia settentrionale, nata dopo la seconda guerra mondiale dall'unione della prov. di Udine, fino ad allora inclusa nel Veneto, e della parte [...] in der gotischen Wandmalerei Sloweniens, ivi, pp. 265-272; P. L. Zovatto, Cultura figurativa bizantina negli affreschi del sacello altomedievale di Summaga, Memorie storiche forogiuliesi 46, 1965, pp. 155-163; H. Buchwald, Eleventh Century Corinthian ...
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FEZZAN, Culture del
G. Caputo
Il F., la regione che si stende a mezzogiorno della Tripolitania e, per gli antichi, della Piccola Sirte, confina a N con la Hammada el-Homra ed il Gebel es-Soda (cioè [...] C. Le offerte di vasi sono di diverse epoche, dal I d. C. all'inizio del IV. Lo schema planimetrico del sacello funerario può spiegarsi con il rito delle incubazioni presso le tombe degli avi, supponendo che i Garamanti abbiano avuto la stessa usanza ...
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BOZZINI, Paolo
Ferdinando Arisi
Figlio di un rigattiere, nacque a Piacenza il 25 genn. 1815. Dal 1829 al 1833, e forse anche negli anni successivi, fu allievo dell'Istituto d'arte F. Gazzola di Piacenza, [...] vario genere (il primo a noi noto, un Naufragio, è un ex-voto commissionatogli nel 1835 dal conte F. Marazzani per il sacello della Beata Vergine di Guastafredda); ma ora escono dal suo studio dipinti di notevole impegno: un S. Ludovico (1842; ora in ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] stesso Bonifacio si era fatto costruire negli stessi anni in San Pietro una tomba che aveva le dimensioni di un vero sacello in forma di baldacchino con cupola ottagonale (dedicato a Bonifacio IV papa e confessore, le cui reliquie, come nel 1123 in ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] sovrapponeva le specializzazioni.
La mano del giovane F., aiuto di un maestro milanese, è stata riconosciuta nel cosiddetto sacello della Vergine di Varallo Sesia, parte dell'originario complesso che diventerà il Sacro Monte.
Qui le due coppie di ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del culto di queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] possono essere chiusi totalmente o parzialmente da una parete. Talora l'edicola è in una stanza che diviene essa stessa un sacello o è arcondata da un basso muretto che recinge un'area sacra. La decorazione è generalmente affidata alla pittura e allo ...
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NETTUNO (Neptunus, etr. Nethuns)
L. Vlad Borrelli
Antica divinità italica di cui è difficile determinare gli attributi originarî anche per l'incertezza dell'etimologia connessa sia con nebula, nubes, [...] versioni del Posidone greco e derivano da prototipi ellenici ed ellenistici. A N. erano dedicati in Roma più santuarî. Ricorderemo un sacello e un'ara nel Circo Flaminio, ara che trasudò nel 206 a. C.; l'aedes costruita da C. Domizio Enobarbo presso ...
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Vedi ERCOLANO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ERCOLANO (v. vol. iii, p. 395)
A. de Franciscis
Uno dei punti più oscuri, e nello stesso tempo di maggiore interesse, nella topografia della città è l'ubicazione [...] due edifici. Quello ad E del cardo III è a pianta quadrangolare, con tetto aperto, tipo atrio tetrastilo, sul fondo è un sacello ornato di marmi e di dipinti parietali con due quadri che si riferiscono ad Ercole ed al suo mito. Da un'iscrizione ivi ...
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sacello
sacèllo s. m. [dal lat. sacellum, dim. di sacrum «recinto sacro» (neutro sostantivato dell’agg. sacer «sacro»)], letter. – 1. Nell’antica Roma, piccolo recinto rotondo o quadrangolare a cielo aperto, con un altare consacrato a una...
ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e...