CAMPANUS (Campānus)
L. Guerrini
Incisore di gemme, probabilmente dell sec. a. C., noto da un ‛iscrizione graffita sul muro di un sacello pubblico (luogo di culto per i penati?) nella via dell'Abbondanza, [...] a Pompei. L'iscrizione così composta: Priscus Caelator Campano Gemmario fel(iciter), testimonia le affinità realmente esistenti, in ambiente romano, tra toreuti e gemmarî.
Bibl.: M. Della Corte, in Not. ...
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Vedi CIVIDALE dell'anno: 1959 - 1973
CIVIDALE (v. vol. ii, p. 700; vol. vii, s. v. Stucco, 5, pp. 527-529)
Hj. Torp
H. P. L'Orange
Il "Tempietto Longobardo". - Architettura. L'edificio sorge sulla sponda [...] solo che il cancello appartiene al primo periodo del Tempietto, ma che esso fu previsto fin dall'inizio della costruzione del sacello.
Le tre vòlte del presbiterio sono di mattoni e pietre squadrate di calcare. Verso l'aula le vòlte si presentano a ...
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ALBIUS EROS, Lucius
Red.
Liberto, scultore in marmo e bronzista, come egli stesso si definisce (scalptor, v. vol. vii, pag. 86; statuarius v. vol. vii, pag. 484) nella dedica incisa sul pilastrino di [...] base di una statuetta di Ercole Cubans, trovata entro il sacello del santuario di Ercole Curino a Sulmona (v. vol. vii, pag. 555). È probabile che la piccola scultura sia opera sua; lo stile sembra indicare il II sec. d. C., datazione non ...
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CREUSA (Κρέουσα, Κρέοισα, Creūsa)
B. Conticello
1°. - Figlia di Eretteo, re di Atene, e di Prassitea; madre di Ion, che generò - in seguito a violenza subita per parte di Apollo - in una grotta delle [...] pendici N dell'Acropoli, dove poi sorse un sacello ad Apollo.
Il fanciullo da C. abbandonato, fu salvato da Hermes, inviato da Apollo, e condotto a Delfi presso la Pizia che lo allevò nel santuario. Il mito fu scelto da Euripide, a soggetto di una ...
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THYMILOS (Θύμιλος)
P. Moreno
Scultore greco, attivo ad Atene forse nel IV sec. a. C.
È ricordato da Pausania per aver eseguito un Eros ed un Dioniso in un edificio sacro sulla Via dei Tripodi (Paus., [...] , e dopo il racconto del celebre aneddoto della scelta del capolavoro dello scultore da parte di Frine, suona come segue: "nel vicino sacello dedicato a Dioniso c'è un satiro fanciullo che porge una coppa: l'Eros e il Dioniso che stanno insieme li ha ...
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TRIESTE
S. Tavano
(lat. Tergeste; Tergestum nei docc. medievali)
Città del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo della regione e sede vescovile, distesa a S-O dei colli di San Giusto e di San Vito.
Storia [...] Torcello.La figura di Cristo che calpesta l'aspide e il basilisco, fra i ss. Giusto e Servolo, campeggia nel sacello di S. Giusto: l'eleganza rigida e le proporzioni spinte potrebbero anticipare soluzioni gotiche, ma è più ragionevole vedervi ancora ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] in Prato. Del 9° sec. M. conserva un capolavoro assoluto, l’altare d’oro di S. Ambrogio dovuto al maestro Vuolvinio. Il sacello di S. Satiro (9° sec.), le chiese di S. Eustorgio, S. Babila, S. Celso introducono all’età romanica. Dell’età ottoniana ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] vedi sopra) e in un riquadro (è incerto se di periodo più antico) del pavimento dell'oecus della Casa Omerica o del Sacello Iliaco. Nel periodo del Terzo Stile il disegno compare in un centro a tappeto (con ornati policromi al centro di ogni quadrato ...
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ETRUSCILLA (Herennia Cupressenia Etruscilla)
M. Floriani Squarciapino
Moglie di Decio, madre di Erennio Etrusco. Il ritratto che di lei appare nelle monete, isolato o in gruppi familiari, rivela, pur [...] , che hanno consentito l'identificazione quasi sicura di alcuni ritratti marmorei, tra cui notevole quello rinvenuto in un sacello presso la Villa dei Quintili (Museo Naz. Romano), dall'espressione orgogliosa e sprezzante che si riscontra anche in ...
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TALOS (Τάλως o Κάλως)
P. Moreno
1°. - Mitico artefice, nipote di Dedalo (v.), ucciso da questi per gelosia di mestiere: T. avrebbe infatti inventato la sega, il compasso e la ruota da vasaio (Apollod., [...] tomba si indicava ancora in età storica sulle pendici meridionali dell'Acropoli (Paus., i, 21, 4) non senza confusione con un sacello dedicato alla madre Perdix (Suda, Photios, s. v. Πέρδικος ἱερόν). I due monumenti erano forse attigui ed il nome di ...
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sacello
sacèllo s. m. [dal lat. sacellum, dim. di sacrum «recinto sacro» (neutro sostantivato dell’agg. sacer «sacro»)], letter. – 1. Nell’antica Roma, piccolo recinto rotondo o quadrangolare a cielo aperto, con un altare consacrato a una...
ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e...