LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] Christianorum 21, 1984, pp. 373-380; J.J. Emerick, Il Tempietto sul Clitunno a Pissignano: un oratorio cristiano a forma di sacello pagano, in I dipinti murali e l'edicola marmorea del Tempietto sul Clitunno, Restauri a Spoleto 3, 1985, pp. 15-22; M ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] del Medioevo, le tre strutture edilizie esistenti erano la basilica a tre navate, il battistero o mausoleo e il sacello. Con l'occupazione longobarda prima e carolingia poi non si ebbero significativi interventi nel campo edilizio. Quello che cambiò ...
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BOVIANUM VETUS (Pietrabbondante)
L. Rocchetti
Località abitata dai Sanniti Caraceni, il cui appellativo rimane ancora al monte denominato Caraceno, alle cui radici si estendeva l'antica città: il colle [...] normale. Cinque iscrizioni osche provenienti dal tempio lo rivelano di costruzione sannitica.
Addossato alle mura repubblicane si trova un sacello sotterraneo a forma di ferro di cavallo (ninfeo?), con sbocco di una sorgente con copertura a vòlta di ...
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PETELIA (Πετήλια, Petelia)
P. E. Arias
Città dell'Italia meridionale, non lontana dalla costa ionica, all'altezza presso a poco di Crotone. Apollodoro, secondo Strabone (vi, 254) nella sua opera sul [...] aveva innalzato una statua pedestre insieme con quelle forse della moglie, Lucilla Isaurica, e della madre Cedicia Iride; un sacello era stato dedicato a Giove Ottimo Massimo in età traianea. È ancora conservata una testa femminile, con acconciatura ...
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PARMA
G. Zanichelli
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, presso l'omonimo fiume, nell'Emilia occidentale.Sul luogo di un insediamento terramaricolo, continuato dagli Etruschi e dai Galli, [...] dal sec. XII al sec. XIV. La Certosa di San Martino de' Bocci, Aurea Parma 45, 1961, pp. 141-155; A. Ghidiglia Quintavalle, Il sacello di S. Paolo a Parma, Palladio, n.s., 13, 1963, pp. 27-29; A.M. Romanini, L'architettura gotica in Lombardia, 2 voll ...
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ACANTO
G. Matthiae
È una pianta con foglie dai margini largamente frastagliati e con nervature molto pronunciare di grande effetto decorativo, che trovò nell'architettura un vasto impiego, sia nel capitello [...] variamente connessi quelli della basilica severiana di Leptis Magna ed altri ora nelle Grotte vaticane, che furono riadoperati nel sacello di Giovanni VII. Ad andamento orizzontale sono invece i frammenti di architrave o di cornice ora nel chiostro ...
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Vedi NAXOS dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAXOS (v. vol. v, pp. 383-384)
P. Pelagatti
Fra il 1961 e il 1968 sono state intensificate, in modo particolare, le ricerche di carattere topografico suggerite [...] nell'area del santuario probabilmente dedicato ad Afrodite presso la foce del Santa Vénera. In essa sono stati individuati i resti di un sacello della fine del VII sec. a. C., le fondazioni di un tempio del V sec. a. C. e il muro di recinzione in ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mesoamerica
Mario Sartor
Claude-François Baudez
Caratteri generali
di Mario Sartor
Le espressioni architettoniche più antiche risalgono agli Olmechi (Periodo Preclassico) [...] di notevole complessità. Da essa non va disgiunto un secondo importante elemento strutturale: il tempio o il sacello. Il complesso piramide-tempio è apprezzabile a livello archeologico quasi esclusivamente in area Maya e Maya-tolteca. Le ...
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Vedi ORVIETO dell'anno: 1963 - 1996
ORVIETO (Urbs vetus; Οὐρβίβεντον)
M. Bizzarri
Città dell'Umbria in provincia di Terni; posta nella valle del fiume Paglia alla confluenza di questo con il Chiani, [...] , il primo dall'attuale piazza del Duomo, l'altro dall'area dell'attuale chiesa di S. Giovanni. Il ritrovamento infine del sacello di Cannicella ci autorizza all'ipotesi di un culto di Afrodite (se la statua non è piuttosto quella di una qualche ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] stagliano imponenti all'interno del recinto sacro. Recentemente J.W. Shaw ha individuato a Kommos, nel settore meridionale di Creta, un sacello costruito dai Fenici intorno al 925 a.C., che presenta al suo interno, per le fasi comprese fra l'800 e ...
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sacello
sacèllo s. m. [dal lat. sacellum, dim. di sacrum «recinto sacro» (neutro sostantivato dell’agg. sacer «sacro»)], letter. – 1. Nell’antica Roma, piccolo recinto rotondo o quadrangolare a cielo aperto, con un altare consacrato a una...
ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e...