LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] Christianorum 21, 1984, pp. 373-380; J.J. Emerick, Il Tempietto sul Clitunno a Pissignano: un oratorio cristiano a forma di sacello pagano, in I dipinti murali e l'edicola marmorea del Tempietto sul Clitunno, Restauri a Spoleto 3, 1985, pp. 15-22; M ...
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VICENZA
G. Lorenzoni
(lat. Vicetia)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata alla confluenza del fiume Retrone con il Bacchiglione.
Antica città romana, sede di municipium dal 49 a.C., V. a [...] del Medioevo, le tre strutture edilizie esistenti erano la basilica a tre navate, il battistero o mausoleo e il sacello. Con l'occupazione longobarda prima e carolingia poi non si ebbero significativi interventi nel campo edilizio. Quello che cambiò ...
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Vedi GABI dell'anno: 1960 - 1994
GABÎ (v. vol. III, p. 753 e S 1970, p. 339)
A. Bellini
I recenti studi hanno sottolineato come l'importanza e lo sviluppo di G. siano strettamente connessi (come per [...] edificio templare, è rintracciabile anche nelle fasi successive del santuario. L'analisi di una stipe votiva, rinvenuta presso il sacello dedicato alla Fortuna, suggerisce una datazione all'inizio del III sec. a.C. per la sistemazione della zona come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Formatosi nella bottega di Nicola Pisano, Arnolfo di Cambio ha un ruolo di assoluta [...] plastico e pittorico, all’interno del quale lo spettatore partecipa in prima persona all’azione scenica. Probabilmente entro lo stesso sacello, ma non sappiamo in che contesto, trovava posto anche il busto del pontefice in atto di benedire, che oggi ...
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BOVIANUM VETUS (Pietrabbondante)
L. Rocchetti
Località abitata dai Sanniti Caraceni, il cui appellativo rimane ancora al monte denominato Caraceno, alle cui radici si estendeva l'antica città: il colle [...] normale. Cinque iscrizioni osche provenienti dal tempio lo rivelano di costruzione sannitica.
Addossato alle mura repubblicane si trova un sacello sotterraneo a forma di ferro di cavallo (ninfeo?), con sbocco di una sorgente con copertura a vòlta di ...
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PETELIA (Πετήλια, Petelia)
P. E. Arias
Città dell'Italia meridionale, non lontana dalla costa ionica, all'altezza presso a poco di Crotone. Apollodoro, secondo Strabone (vi, 254) nella sua opera sul [...] aveva innalzato una statua pedestre insieme con quelle forse della moglie, Lucilla Isaurica, e della madre Cedicia Iride; un sacello era stato dedicato a Giove Ottimo Massimo in età traianea. È ancora conservata una testa femminile, con acconciatura ...
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LOMBARDA, ARCHITETTURA
Ferdinando Reggiori
. È chiamata lombarda l'architettuta romanica sorta e sviluppatasi (con unità di principî essenziali e di caratteri esteriori) nell'intera valle padana, dal [...] le travature di legname in vista, e termina con la propria abside semicircolare; e poiché si vuol creare un sacello o una cripta sotto il presbiterio, questo risulta notevolmente rialzato sul piano della chiesa. Bisogna poi immaginare davanti alla ...
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MINERVA (lat. Minerva)
Giulio GIANNELLI
Enrico PARIBENI
Antica divinità italica, nota soprattutto per il posto importante che tenne nella religione dei Romani, nella quale penetrò sia con gli attributi [...] più antico santuario in cui M. ebbe culto, in Roma, pare sia stato il cosiddetto Capitolium vetus, sul Quirinale, contenente un sacello per Giove, Giunone e Minerva. Più noto e sicuro è il suo culto nel tempio capitolino della triade, dedicato (come ...
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FOPPA, Vincenzo
Antonio Morassi
Pittore, nato a Brescia tra il 1427 e il 1430, morto ivi fra il 3 maggio 1515 e il 16 ottobre 1516. Numerosi documenti ricordano la sua attività. Nel 1456 firma la tavoletta [...] F: gli affreschi con le storie di San Pietro Martire nella cappella Portinari in Sant'Eustorgio in Milano. Il sacello, eretto da Pigello Portinari nel 1462 e finito nel 1468, certamente anche nella sua decorazione pittorica, costituisce il capolavoro ...
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Canea o La Canea (gr. Χανιά, plurale) è capoluogo del nomós (provincia) più occidentale, e la seconda città per popolazione (27 mila ab. nel 1928; 25 mila nel 1900) dell'isola di Creta. Sorge nel fondo [...] quelle gotiche di S. Francesco dei Minoriti e di S. Nicola dei Predicatori e, a giudicare dagli avanzi attuali, il sacello secentesco di S. Rocco, mostrano avere avuto qualche pregio d'arte. Ma palazzi e case di ogni epoca, agglomerati tuttora ...
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sacello
sacèllo s. m. [dal lat. sacellum, dim. di sacrum «recinto sacro» (neutro sostantivato dell’agg. sacer «sacro»)], letter. – 1. Nell’antica Roma, piccolo recinto rotondo o quadrangolare a cielo aperto, con un altare consacrato a una...
ziqqurat
〈∫ìḳḳurat〉 (meno com. zigguràt) s. f. o m. [dall’assiro ziqquratu da una radice zqr «eleare, innalzare»]. – Nome delle torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, formate da piani sovrapposti e decrescenti, varî di numero e...