ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] letterati che ci lasciarono in verso e in prosa il quadro dell'umanesimo romano tra gli inizi del pontificato di Leone X e il SaccodiRoma, l'Arsilli nel De poetis urbanis e il Giovio negli Elogia e nei dialoghi. Questi menziona l'opuscolo satirico ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] sparsi numerosi interventi e studi, in particolare dedicati alla Roma cinque-seicentesca, che gli valsero il curioso epiteto di "umanista romano morto ai giorni del SaccodiRoma, rivissuto per misteriosa metempsicosi" (Venturi, p. 64).
Pur se ...
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Francesco Guicciardini nacque a Firenze, il 6 marzo 1483, da importante famiglia fiorentina. Dottore in legge nel 1505, nel 1511 fu ambasciatore in Spagna. Tornato a Firenze all’inizio del 1514, nel 1516 [...] 22 maggio 1526); Guicciardini fu allora nominato luogotenente dell’esercito papale. In seguito alla spedizione in Italia di Carlo V, conclusasi col SaccodiRoma (6 maggio 1527), Firenze si ribellò ai Medici. Guicciardini vi ritornò ma venne accusato ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] (Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio ecc.), con nuove angolazioni è stata approfondita la diffusione in Italia, dopo il saccodiRoma, di quest’arte che si sviluppa nel corso del 16° sec. e nell’ambiente colto e raffinato delle corti (a Parma ...
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Letterato (Ferrara 1504 - ivi 1573). Dapprima professò medicina e filosofia; poi lettere a Ferrara, Mondovì, Torino e Pavia. Fu uno dei maggiori assertori dell'aristotelismo letterario: propugnò un teatro [...] dell'esordio e 3 incidentali) raccontate da una brigata mentre fugge sopra una nave dal saccodiRoma: due di esse offrirono a Shakespeare le trame dell'Otello e di Misura per misura. Scrisse anche un poema in ottave, Ercole, e una favola pastorale ...
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Umanista (Bologna 1476 - Roma 1527). Insegnò (1505-1511) retorica e greco nello Studio della sua città, dove ebbe ospite Erasmo (1506), che aiutò ad approfondire la conoscenza del greco. Segretario (dal [...] da Leone X e Clemente VII, che lo nominò segretario apostolico (1524). Perì durante il saccodiRoma e i suoi pochi scritti andarono quasi tutti dispersi; restano però, in parte inedite e in parte sparse negli epistolari dei suoi corrispondenti ...
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Raccolta (1565) di cento novelle (113 con le 10 dell'esordio e 3 incidentali) del letterato G. Giraldi (1504-1573). Narrate da una brigata di uomini e donne, durante la fuga dal saccodiRoma del 1527 [...] su una nave diretta a Marsiglia, sono divise in dieci decadi, corrispondenti alle giornate.
Da due di esse W. Shakespeare derivò le trame dell'Otello e di Measure for measure. ...
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Scrittore e uomo politico (Cosenza 1490 circa - Napoli 1548), fratello di Coriolano. Partecipò al saccodiRoma al seguito degli imperiali; poi segretario generale del Regno di Napoli. Celebre la sua villa [...] presso Portici (Leucopetra), ove ospitò principi (tra cui Carlo V) e letterati. Lasciò alcuni poemetti (Aretusa, sulla spedizione di Tunisi di Carlo V; Polifemo) e un romanzo, Ismene, perduto. ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] Lo scrittore con le sue lettere potè passare come un giudice esperto della politica, a cominciare dalla sua predizione del saccodiRoma e dalla sua valutazione dei rapporti tra Francia e Spagna (e Impero) e dalla sua assoluta, anche se ben calcolata ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] dei due è senz'altro il meno noto, al termine della sua piccola silloge di novelle (appena sei in tutto), mentre lamenta il danno infertogli dal saccodiRoma (gliene sarebbero state sottratte ben ventisette in quel luttuoso frangente), aggiunge, a ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...