Vergine romana (sec. 4º-5º) della famiglia degli Anici; in seguito al saccodiRoma (410), con la madre Giuliana e la nonna, si rifugiò in Africa e si stabilì a Cartagine, dove abbracciò la vita monastica. [...] (Ad Demetriadem); una lettera a D. intorno all'umiltà, conservata in alcuni codici sotto il nome di Ambrogio, fu accolta dal Quesnel tra le opere di Leone Magno. Tornata a Roma sotto papa Leone Magno (440-61), fece edificare a sue spese la basilica ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (n. nel regno di León 1482 circa - m. Veroli 1540); figlio del conte de Luna, fu dapprima al seguito del card. F. Ximenes; entrato (1498) nell'ordine dei minori, ne fu eletto ministro generale [...] e inviò missionarî nel Messico. Dopo il saccodiRoma (1527) fu intermediario, per la riconciliazione, tra Carlo V e Clemente VII; in compenso fu (1528) creato cardinale; fu ambasciatore (1536) di Paolo III presso Ferdinando I d'Austria. Propose ...
Leggi Tutto
Figlia (Roma 1473 - ivi 1533) del patrizio Stefano e di Lucrezia Tebaldi. Rimasta vedova (1506) si prodigò nell'assistenza dei poveri, in particolare durante il saccodiRoma (1527); il suo sepolcro, nella [...] chiesa di S. Francesco a Ripa, in Roma, è opera di G. L. Bernini. Il culto fu ratificato da Clemente X nel 1671. ...
Leggi Tutto
WOLSEY (o, com'egli firmò, Wulcy), Thomas
Alberto Pincherle
Cardinale e politico inglese, nato a Ipswich tra il 1471 e il 1475, più probabilmente nel 1472-73; morto nell'abbazia di Leicester il 29 novembre [...] del divorzio del suo re - il tentativo da lui fatto per ottenere, durante la prigionia di Clemente VII dopo il saccodiRoma (1527), la qualità di vicario generale del pontefice, o altra simíle. Si temette, e certi suoi atteggiamenti giustificarono ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] da tradizioni locali e non esercitabili in aree geografiche diverse. La crisi vissuta dopo il SaccodiRoma del 1527 sollecitò i pontefici ad ampliare le forme di prelievo. Paolo III istituì il sussidio triennale e lo impose alle comunità sia ...
Leggi Tutto
La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] la fortuna, là era la Provvidenza a governare le cose umane. E se per Guicciardini le guerre d’Italia e il saccodiRoma erano la prova dell’incostanza e dell’infelicità del corso storico, per Alberti l’orizzonte municipale delle cento città e delle ...
Leggi Tutto
SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] la statuaria antica sulla piazza del Campidoglio da Sisto IV a Leone X, in Roma, centro ideale della cultura dell'Antico nei secoli XV e XVI. Da Martino V al SaccodiRoma, a cura di S. Danesi Squarzina, ivi 1989, pp. 237-41.Su S. Maria del Popolo: E ...
Leggi Tutto
Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] paura per il pericolo incombente da non riuscire ad agire? Nelle Retractationes Agostino racconta che proprio di fronte allo sfacelo del saccodiRoma trovò l’ispirazione per il De civitate Dei: sarebbe stata l’opera della sublimazione cristiana dell ...
Leggi Tutto
Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] . Mancinelli et al., Milano 1993, pp. 167-201; A. Chastel, Il saccodiRoma 1527, Torino 1983, pp. 43 segg., che rinvia l’originaria scelta del soggetto da parte di Leone X alla volontà di ribattere alle edizioni valliane del 1506 e 1517; M. Firpo, F ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] Celio e la riconsiderazione del "tempio degli idoli" nella Romadi Niccolò V, in Roma, centro ideale della cultura dell'Antico nei secoli XV e XVI. Da Martino V al SaccodiRoma. 1417-1527, a cura di S. Danesi Squarzina, Milano 1989, pp. 269-79; Ch ...
Leggi Tutto
sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...