Protettore delle arti (n. forse Lussemburgo metà sec. 15º - m. forse Verona 1527), venne a Roma sotto il pontificato di Alessandro VI ed ebbe l'ufficio di ricevitore delle suppliche e protonotaro apostolico. [...] Raffaello dipinse per lui in S. Agostino il profeta Isaia (1512). Nella sua villa posta tra il Foro Traiano e il Campidoglio raccolse artisti e poeti e costituì un museo d'arte antica, distrutto durante il sacco di Roma (1527). ...
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Raccolta (1565) di cento novelle (113 con le 10 dell'esordio e 3 incidentali) del letterato G. Giraldi (1504-1573). Narrate da una brigata di uomini e donne, durante la fuga dal sacco di Roma del 1527 [...] su una nave diretta a Marsiglia, sono divise in dieci decadi, corrispondenti alle giornate.
Da due di esse W. Shakespeare derivò le trame dell'Otello e di Measure for measure ...
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Giureconsulto (m. Vercelli 1544). Consigliere di Carlo V, re di Spagna, di Francesco II Sforza, di Carlo II duca di Savoia. Durante il sacco di Roma, trattò con Clemente VII per la resa di castel S. Angelo. [...] Nel 1530 fu nominato consigliere di Francesco II Sforza, e l'anno dopo di Carlo III duca di Savoia ...
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GIOVIO, Paolo
Fausto Nicolini
Storico, nato a Como il 19 aprile 1483, morto a Firenze il 10 dicembre 1552. Fratello minore di Benedetto (storiografo di Como). Studiò a Pavia e poi a Padova col Pomponazzi. [...] al 1547, dei quali libri, peraltro, i primi dieci non furono mai scritti (che i primi sei andassero perduti nel sacco di Roma sembra una storiella messa in giro dal G. medesimo, desideroso che l'opera sua, per la quale compilò egli stesso periochae ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] .
Invasioni dei Teutoni. - La fine dell'occupazione romana della Britannia è considerata di solito contemporanea del sacco di Roma (410): dopo quel tempo, la popolazione romano-britannica fu lasciata priva di un presidio militare permanente, preda ...
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SINDACALISMO
Rodolfo MONDOLFO
L'espressione è connessa col termine "sindacato" usato nel senso specifico di organizzazione di lavoratori per la difesa dei loro interessi di gruppo e di classe (leghe [...] un trionfo della ragione realizzata dalla storia" (Confess., Roma 1910). Ma non si vegga qui espressa una concezione Mellor, The Meaning of industrial Freedom, ivi 1918; I. M. Sacco, I tre sindacalismi, Vicenza 1919 (con varia bibl.); U. Ricci ...
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RAIMONDI, Marcantonio
Alfredo Petrucci
Incisore, nato circa il 1480 a Bologna, dove, secondo un passo della Cortigiana dell'Aretino, nel 1534 doveva già essere morto. È il più celebre e operoso incisore [...] gli Arrampicatori (Bartsch, 487 e 488), incisi poi nel 1510 a Roma. Qui conosce Raffaello, di cui incide subito, per saggio, la Lucrezia , malconcio e privato di tutto il suo durante il sacco di Roma, l'incisore si sia ritirato a Bologna, ivi morendo ...
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GIRALDI, Giglio Gregorio (Lilius Gregorius Gyraldus)
Nicola Turchi
Umanista, nato a Ferrara il 14 giugno 1479, morto a Roma nel 1552. Venne a Roma nel 1514 e fu protonotario apostolico sotto Leone X [...] e Clemente VII; scrisse in latino di questioni letterarie e di erudizione antiquaria e mitologica. Dopo il sacco di Roma del 1527 si ritirò presso Pico della Mirandola, morto il quale passò gli ultimi anni nella miseria.
Scrisse: De musis (1512); ...
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MARONE, Andrea
Giuseppe Pavanello
Nacque a Pordenone (Friuli) circa il 1474 da Pietro M. di Brescia e da Cecilia Tiepolo; fu per qualche tempo, quale maestro di scuola, a Venzone, quindi alla corte [...] di Borgo (1526) appiccatovi dai Colonnesi, poi nel sacco del 1827. Mentre si disponeva a ritirarsi nel beneficio che si ammalò e finì miseramente la vita in una povera osteria di Roma (1527).
Bibl.: Liruti, Notizie storiche dei letterati del Friuli, ...
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MILANESI, Carlo
Guido Mazzoni
Erudito, nato a Siena il 13 luglio 1816, morto ivi il 10 agosto 1867. In Firenze, fu impiegato nella Soprintendenza generale degli archivî toscani, e quindi insegnante [...] , se non con severo metodo filologico, con accuratezza e cognizione della lingua antica (l'antica versione di Boezio, il Sacco di Roma, ecc.).
Bibl.: M. Tabarrini, Vita e ricordi d'Italiani, ecc., Firenze 1884, p. 107 segg.; G. Guasti, Opere, Prato ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...