. Con questo nome (Campania nei documenti latini) s'indicava in passato la valle del Sacco, fino al confine col reame di Napoli. Il nome rappresenta un'estensione della Campania dell'età classica, verso [...] ., limitato a O. dal Mar Tirreno, a N. dai Colli Sabatini, che circondano il Lago di Bracciano, a E. dai Monti Sabini e Prenestini, a S. dai Colli Albani. Ricoperta in buona parte da materiali eruttati dai vulcani Albani e Sabatini - lunghe colate di ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] del culto di questa triade è romana, o forse, come pensa la Banti, italica (ed eventualmente sabina, essendo il Quirinale abitato secondo la tradizione dai Sabini) spetta tuttavia ai re etruschi di Roma avere stabilito il tipo del tempio a tre celle ...
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. Uno dei sette colli di Roma, suddiviso in due sommità, rappresentate oggi dalla chiesa dell'Aracoeli e dal Museo Mussolini. Sulla prima fu stabilita l'acropoli della città, detta arx Capitolina, sull'altra [...] il tempio di Giove iniziato dai Tarquinî e decorato con sculture di terracotta eseguite a Veio; nel 460 fu occupato dal sabino Erdonio con un esercito di 400 uomini, e quindi ripreso a viva forza dai Romani guidati dal console Valerio Poblicola; nel ...
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MOORE, Willard Charles
Gianni Celestini
Architetto statunitense, nato a Benton Harbor (Michigan) il 31 ottobre 1925. Ha studiato all'università del Michigan, dove si è laureato nel 1947. Ha insegnato [...] and exclusive, in Immagini del post-moderno: il dibattito sulla società post-industriale e l'architettura, a cura di C. Aldegheri, M. Sabini, Venezia 1983; Charles Moore, Buildings and projects 1949-1986, a cura di E. J. Johnson, New York 1986. ...
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Livio, Tito
Antonio Martina
La città di Verona, per due volte soggiorno di D., rappresenta un anello fondamentale per la trasmissione di L.: nel periodo di transizione dall'età carolingia al risveglio [...] e alla fede del più grande storico di Roma.
Infine in Mn II IX 16 D. si appella all'autorità di L. parlando dei Sabini e dei Sanniti (segue Phars. II 135-138). Qui si tratta del duello combattutto non da pochi uomini, ma da popoli interi (cfr. Mn ...
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ROMA
Pietro ROMANELLI
Gustavo GIOVANNONI
Lanfranco MAROI
Virgilio TESTA
Fortunate PINTOR
(XXIX, p. 589).
Roma antica (p. 593).
Commercio e vie di comunicazione nella roma antica.
La posizione di [...] e fluviali. Infine da oriente ivi pure scendevano e si affacciavano alla costa più vicina per loro le popolazioni della Sabina.
Nella giusta valutazione di questi dati di carattere topografico sta il fondamento di quello che noi possiamo pensare del ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] C’è da presumere anzi, stando a una variante del latino, il falisco parlato nella zona transtiberina di fronte alla Sabina, che in età preistorica i Latini occupassero un territorio assai più ampio, poi ridotto dalla migrazione di altri gruppi etnici ...
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Vedi APPENNINICA, Civilta dell'anno: 1958 - 1994
APPENNINICA, Civiltà
S. M. Puglisi
La civiltà a. prende nome dalla sua area di diffusione lungo la catena appenninica, dal Bolognese fino all'estrema [...] come fondamento culturale dei gruppi etnici italici, dall'Umbria al Mezzogiorno, ricordati dagli storici antichi (Umbri, Sabini, Aborigeni, Siculi, Enotri, Itali, Morgeti).
Gli Appenninici, fedeli al rito funebre della inumazione, lasciarono sui due ...
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PLEBE
Plinio Fraccaro
. Il popolo romano, quando compare alla luce della storia, risulta di due classi di cittadini, i patrizî e i plebei. Erano patrizî i cittadini ingenui che appartenevano a un certo [...] misero in luce anche per l'Italia centrale i diversi strati della popolazione. Volta a volta si dissero sabini, etruschi, umbrosabelli, terramaricoli i patrizî; latini, liguri, volsci, neolitici conquistati dai patrizi, i plebei; alla diversa origine ...
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MASSIMIANO (M. Aurelius Valerius Maximianus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano, Cesare dal 285 al 286 d. C., Augusto dal 286 al 305 e, successivamente, dal 307 al 310. Come tutti i principali imperatori [...] , M. vi partecipò con accanimento (come dimostrano per l'Africa gli scritti di S. Agostino e per Roma la Passio Sancti Sabini). Nel 303 M. si incontrò con Diocleziano il quale decise di abdicare e persuase in tal senso anche M. Perciò nel 305 ...
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sabin
〈sèibin〉 s. ingl. [dal nome del fisico statunitense W. C. Sabine (1868-1919)] (pl. sabins 〈sèibin∫〉), usato in ital. al masch. – In acustica architettonica, unità di misura (oggi raram. utilizzata) dell’assorbimento sonoro di un ambiente.
sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto...