BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] )
Oltre ad avere una funzione ornamentale, il b. veniva portato dagli uomini col valore di un distintivo onorifico; ed i Sabini, secondo quanto ci tramanda Tito Livio, solevano recarsi in battaglia con il braccio destro ornato di grosso e pesante ...
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stregoneria
Domenico Russo
L’irresistibile potere di essere immaginari
Nei tempi più antichi gli uomini hanno utilizzato la stregoneria per difendersi da tutto ciò che non capivano o che poteva rappresentare [...] sottomessi come pratiche di stregoneria. Non a caso infatti i Romani consideravano esperti di stregoneria gli Etruschi, i Marsi, i Sabini, i Peligni, cioè tutti i popoli che via via l’esercito di Roma sottometteva.
Il fenomeno della stregoneria si ...
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STREGHE E STREGONERIA
Stefano LA COLLA
Raffaele CORSO
. Carattere essenziale che, nell'opinione volgare di tutti i tempi, distingue la stregoneria o magia nera dalla magia bianca, è lo scopo a cui [...] la religione del nemico o dello straniero: i Romani consideravano esperti in stregoneria gli Etruschi, i Marsi, i Sabini, i Peligni.
L'atteggiamento del potere pubblico verso la stregoneria continua per un lunghissimo tempo a essere quello stesso ...
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SENTINO (Sentinum)
Giuseppe LUGLI
Gaetano DE SANCTIS
Antica città dell'Umbria, sita a breve distanza da Sassoferrato presso il fiumicello di egual nome, è nota soprattutto per la battaglia del 295 a. [...] , p. 292 seg.; Philipp, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., Suppl. II, col. 1508 segg.; J. Beloch, La conquista romana della regione sabina, in Riv. stor. ant., IX (1904), p. 269 segg.; id., I duci dei Sanniti nelle guerre contro Roma, in Studi storici ...
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Bracciale ordinariamente d'argento, di rado d'osso, costituente una delle decorazioni (praemia, dona militaria) in uso nell'esercito romano per atti di valore e meriti di guerra, delle quali, secondo riferisce [...] che i Romani le abbiano adottate in seguito a vittorie sui Galli; secondo altri invece l'uso ne sarebbe venuto dai Sabini. (Per l'armilla come ornamento, v. braccialetto).
Bibl.: P. Steiner, Die dona militaria, in Bonner Jahrb., 114-115 (1906), p. 1 ...
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PICENUM
L Bacchielli
G. Paci
Antico nome della regione dell'Italia centrale delimitata dall'Appennino, dall'Adriatico, dalla foce dell'Esino (antico Aesis) e da quella del Salino. Nella divisione augustea [...] a ponticello sulla carena - che, assieme alla tecnica della decorazione excisa, rinvia a prototipi falisco-capenati, mediati attraverso la Sabina.
Nell'arco del V sec. a.C. debbono infine essere inquadrate due piccole teste virili barbate in pasta ...
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CASTIGLIONI, Guarniero (Guarnerio)
Franca Petrucci
Nato alla fine del XIV secolo nella potente famiglia dei Castiglioni, da Guido e da Antonia Bossi, era studente a Parma nell'anno 1415, quando per ordine [...] all'ottobre un'altra ambasceria milanese, composta da Corrado Del Carretto, dal C. e, in seguito, da Lodovico Sabini, operò presso Sigismondo. Mentre l'insistenza del duca perché Sigismondo gli concedesse aiuti contro Venezia ed esercitasse pressioni ...
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ANGELO Sabino (Angelus de Curibus Sabinis; Angelus Sabinus de Curibus; Angelus Cneus [Quirinus] Sabinus; le forme appellative Angelus Viterbiensis e Angelo Sani sembrano assai dubbie)
Guido Canali
Nacque [...] a Corese, nella Sabina, e visse, e probabilmente morì, a Roma dopo il 1474. Fu pubblico maestro (insegnò per qualche tempo e B. Golsch, 1474 (9agosto); e forse le Auli Sabini epistolae tres, con le Heroidum epistolae,nell'edizione veneziana di Ovidio ...
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Cavalieri, Lina (propr. Natalina)
Simonetta Paoluzzi
Cantante lirica e attrice, nata a Roma il 25 dicembre 1875 e morta nei pressi di Firenze il 7 febbraio 1944 durante un bombardamento aereo. Donna [...] degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana, 22° vol., Roma 1979, pp. 676-78, ad vocem; V. Martinelli, L'avventura cinematografica di Lina Cavalieri, in "Il territorio. Rivista quadrimestrale di cultura e studi sabini", 1986, 3, pp. 285-99. ...
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Pianta dal cui frutto (uva) si trae il vino. Per v. s’intende normalmente la v. europea o v. nostrana (Vitis vinifera; v. fig.), unica specie del genere che vive spontanea in Europa e in tutto il bacino [...] uve da vino, altri uve da mensa (➔ uva).
Coltura della vite
La viticoltura, nota a Etruschi, Euganei, Latini e Sabini, raggiunse grande perfezione tecnica durante l’epoca romana; ripresa alla fine del Medioevo, con la scoperta dell’America si ...
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sabin
〈sèibin〉 s. ingl. [dal nome del fisico statunitense W. C. Sabine (1868-1919)] (pl. sabins 〈sèibin∫〉), usato in ital. al masch. – In acustica architettonica, unità di misura (oggi raram. utilizzata) dell’assorbimento sonoro di un ambiente.
sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto...