L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La vita cenobitica nelle regioni occidentali: L'abbazia
Laura Saladino
L’abbazia
Con il termine “abbazia” si indica una fondazione monastica (benedettina, [...] che ne condizionarono l’orientamento: tale spazio aveva una definita connotazione funeraria. Del famoso cenobio farfense, in Sabina, le fonti riferiscono della rifondazione alla fine del VII secolo di Tommaso di Maurienne (Chronicon Farfense, ed ...
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Vedi ELEUSI dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
ELEUSI (v. vol. iii, p. 301)
L. Beschi
Scavi recenti si sono limitati a chiarire il carattere e la storia dell'area ad O dei Grandi Propilei.
Essa è interessata [...] Telestèrion, l'area a gradoni e tribuna a S, nonché i due templi F ed L forse dedicati alle dive Sabina e Faustina. Il primo di questi recava nel frontone una decorazione scultorea, copia parziale dei gruppi del frontone occidentale partenonico in ...
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MAGGI, Giovanni
Laura Di Calisto
Nato intorno al 1566, probabilmente a Roma, è ricordato da Giovanni Baglione (1642, pp. 393 s.) come "dipintore, et intagliatore all'acqua forte", "virtuoso in diverse [...] e Carlo Maderno si ritrova anche nella seconda versione, un'agile raccolta di illustrazioni accompagnate da breve commento.
All'incisione Sabina (1617) dedicata al cardinale Benedetto Giustiniani fanno seguito nel 1618 La pigna di S. Pietro e le due ...
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GINNASI, Caterina
Olga Melasecchi
Nacque a Roma nel 1590 da Dionisio, avvocato di casa Colonna, e da Faustina Gottardi.
Discendente da un'illustre famiglia romagnola, abitò nel palazzo Ginnasi in via [...] 'inventario post mortem del 7 dic. 1660 sono ricordati, di mano dell'artista, un Angelo Custode non finito e, nel viridario di S. Sabina, una Madonna con s. Teresa (Trinchieri Camiz, p. 282).
In un elenco del 1661 all'Accademia di S. Luca, la G. è ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] . d. C., iscr. fun., G. I. L., vi, 9203; cfr. anche C. I. L., vi, 3950).
D. Segulius Alexsa (lib., fine Repubblica, Forum Novum nella Sabina, C. I. L., ix, 4797).
Sellia Epyre (auri vestrix, Roma, 11-111 sec. d. C., iscr. fun., C. I. L., vi, 9214).
L ...
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NICCHIA (ζωϑήκη: Supp. Epigr., 2, 847; zotheca: Dessau, Inscr. Latinae Sel., 5449; aedicula: statuam aedicula includere)
M. Wegner
Con la designazione di n. si intende un incavo più o meno profondo praticato [...] , Säulensarkophage, in Röm. Mitt., XXXVIII-XXXIX, 1923-24, p. i ss.; C. R. Morey, The Sarcophagus of Claudia Antonia Sabina, in Sardis, V, i, passim, spec. 90 ss.; W. Altmann, Die römischen Grabaltäre der Kaiserzeit, Berlino 1905, passim, spec ...
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GATTI, Saturnino
Roberto Cannatà
Figlio di Giovanni, nacque a San Vittorino (L'Aquila) con ogni probabilità nel 1463, poiché nel censimento aquilano del 1508 risulta avere quarantacinque anni (Chini, [...] Una proposta per il recupero e la conservazione, in Storia dell'arte, 1981, n. 41, pp. 59-71; Id., Esordio giovanile in Sabina di Cola dell'Amatrice, in Aspetti dell'arte del Quattrocento a Rieti (catal., Rieti 1981), Roma 1981, pp. 70-72; O. Lehmann ...
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BERNARDO di Chiaravalle, Santo
B. Baroffio
Nato nel 1090 a Fontaines-lès-Dijon, presso Digione, da famiglia della piccola nobiltà, dopo aver compiuto i suoi studi presso i Canonici regolari di Saint-Vorles [...] alla conversione il duca Guglielmo di Aquitania in un affresco dell'abbaziale di S. Giovanni in Argentella a Palombara Sabina presso Roma, realizzato agli inizi del sec. 14° (Dal Prà, 1991); nel Leggendario angioino ungherese (Roma, BAV, lat. 8541 ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] singolo edificio smantellato che forniva completamente il materiale per una nuova costruzione, come nel caso a Roma delle colonne in S. Sabina e in S. Pietro in Vincoli, a Ravenna di quelle in S. Giovanni Evangelista o, ancora, per quanto riguarda i ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] in Die Antike, XV, 1939, p. 99 ss.
Sui sarcofagi con filosofi e muse: Ch. R. Morey, The Sarcophagus of Claudia Antonia Sabina, in Sardis, V, i, Princeton 1924; G. Rodenwaldt, Zur Kunstgeschichte der Jahre 220 bis 270, in Jahrbuch, LI, 1936, p. 82 ss ...
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sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto...
sabin
〈sèibin〉 s. ingl. [dal nome del fisico statunitense W. C. Sabine (1868-1919)] (pl. sabins 〈sèibin∫〉), usato in ital. al masch. – In acustica architettonica, unità di misura (oggi raram. utilizzata) dell’assorbimento sonoro di un ambiente.