Vedi CAPENA dell'anno: 1959 - 1994
CAPENA (Καπίννα)
L. Rocchetti
Antica città del Lazio, presso il Soratte, in località che rappresenta la punta avanzata settentrionale del territorio latino in cui si [...] .
Presso Capena era il santuario dedicato alla dea Feronia (Fanum Feroniae, Liv., i, 30, 4), divinità italica, forse sabina, cospicuo centro di riunioni e scambi commerciali, recentemente scoperto a Scorano, sulla via Tiberina.
Dopo la caduta di Veio ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] posto al mecenatismo di personaggi di antico o recente lignaggio e dei primi 'pontefici-sovrani', attestato dalle imprese musive di S. Sabina, del battistero Lateranense, di S. Maria Maggiore, di S. Pietro in Vaticano e di S. Paolo f.l.m., nonché dai ...
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CAMMEO di Francia
L. Rocchetti
La più grande delle sardoniche antiche, lavorata a ben cinque strati con raffigurazioni di personaggi imperiali romani, la cui identificazione ha fatto di questo celebre [...] 9) e della terza (14), con le pettinature del I sec.: sono infatti pettinature vicine a quelle usate da Matidia e Sabinà, cioè di età adrianea. Inoltre la raffigurazione del personaggio portato in cielo a significare la sua consacrazione non si trova ...
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Vedi PATARA dell'anno: 1963 - 1996
PATARA (Πάταρα, Patara)
N. Bonacasa
Odierna Gelemis,, in Licia, non lontano da Xanthos. Il nome deriverebbe dall'eroe eponimo Pataros; ma Stefano Bizantino (Lex., s. [...] tardi la carica fu sostituita, e per tutto l'Impero, con un legatus Augusti. Onori particolari tributò la città ad Adriano e a Sabina. Un tentativo di alleanza si ritrova ancora nel III sec. d. C. quando P. strinse patti con Myra (v. le monete s. v ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] al complesso portuense i cibori di S. Lorenzo de Arari a Orvieto e di S. Giovanni in Argentella a Palombara Sabina, forse anche i frammenti riusati negli oculi sulla facciata di S. Maria Maggiore.Una seconda tendenza presente, anche qui riaffermando ...
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MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] effettivamente a Faleri il culto è attestato da iscrizioni arcaiche.
Un'altra tradizione, invece, che lo fa derivare dalla Sabina (Varr., De ling. Lat., v, 74), sarebbe confermata dalla presenza sul Quirinale, tradizionalmente occupato da popolazioni ...
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GUATTANI, Giuseppe Antonio
G. Cressedi
Studioso di archeologia e di arte. Nato a Roma il 18 settembre 1748 da padre piemontese e morto pure a Roma il 29 dicembre 1830. Dapprima avvocato, entrò poi nell'ambiente [...] (Roma descritta ed illustrata) in due volumi (Roma 18o5). Lasciò incompiuta una descrizione della Sabina in tre volumi intitolata Monumenti Sabini (1827-30), dove nel primo volume parla genericamente della regione, nel secondo traccia l'itinerario ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] familia Sancti Petri. La conferma da parte di Carlo del Patto di Quierzy (➔) e la concessione di parte della Sabina e di altri territori sottratti all’Esarcato di Ravenna costituirono un ulteriore potenziamento dell’autorità papale e un ampliamento ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] un excerptum di quella, anzi lo schema iconografico, sebbene, forse, non riferito a M., è testimoniato sin dal V sec. a S. Sabina a Roma e, sembra, già nel V-VI sec. nella chiesa della Daurade a Tolosa. La più antica testimonianza pervenutaci e un ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (villa; vella, in Varr., Re rust., i, 2, 14; connesso con vicus)
G. A. Mansuelli
Il termine latino indica l'edificio per abitazione e attività agricola, isolato [...] 1924; M. Della Corte, La "v. rustica Aselli" (Boscoreale), in Not. Scavi, 1921, pp. 426 ss.; 1922, p. 459; G. Lugli, La villa Sabina di Orazio, in Mon. Ant. Lincei, XXXI, 1926, p. 754; id., La villa di Orazio nella valle del Licenza, Roma 1930; M ...
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sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto...
sabin
〈sèibin〉 s. ingl. [dal nome del fisico statunitense W. C. Sabine (1868-1919)] (pl. sabins 〈sèibin∫〉), usato in ital. al masch. – In acustica architettonica, unità di misura (oggi raram. utilizzata) dell’assorbimento sonoro di un ambiente.