Pittore, di famiglia probabilmente d'origine greca, operante a Venezia nei primi decennî del Cinquecento. Ignoto è l'anno della nascita. La prima notizia conosciuta dell'attività del B. si riferisce al [...] 'Accademia di Bergamo v'è l'ultima opera datata, a noi nota, del B., un ritratto virile (1521). Ricorderemo anche: S. Giacomo e S. Antonio, Cristo morto tra due angeletti, S. Girolamo, nelle gallerie di Venezia; una Madonna col Bambino e un devoto al ...
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Scultore, nato a Pellio Inferiore (Como) nel 1610, morto in Roma il 10 luglio 1686. Prima addestrato al marmo dallo scultore Tommaso Orsolino, buon pratico esercente in Genova, si trasferì in Napoli, dove [...] coetanei A. Raggi, G. A. Fancelli, D. Guidi, G. B. Maini, F. Rossi, ecc.; tecnici tutti d' indiscussa abilità, senza . Del F. sono pure l'Angelo che porta la croce sul ponte S. Angelo. Fuori di Roma vogliamo ricordare la bella statua di Santa Caterina ...
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Scultori. Benedetto, nato nel 1461, morto a Firenze nel 1521, figlio di Giovanni di Bernardo scultore, apprese l'invetriare le terrecotte dai della Robbia, e nel 1484 lavorò la Discesa al Limbo per il [...] rimane la lunetta sulla porta di via del Proconsolo. Nel 1508 lavorò in S. Francesco di Massa e nel 1510 all'ospedale del Ceppo a Pistoia. Bolsena custodisce del B. la bella S. Cristina che ci dà un'idea elevata dell'artista scelto da Andrea della ...
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PIGNATELLI, Francesco, principe di Strongoli
Ruggero Moscati
Generale, patriota e storico napoletano, nato il 6 febbraio 1775, morto il 27 aprile 1853. Giovanetto, prestò servizio nell'esercito austriaco [...] e lo scopo di tutta la sua vita".
Bibl.: Sui fratelli P.-S. v., per tutti, N. Cortese, Memorie di un generale della Repubblica N. Cortese, L'esercito napoletano e le guerre napoleoniche, ivi 1928; B. Croce, La rivol. napolet. del 1799, 3ª ed., Bari ...
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GIROLAMO da Cremona
Paolo D'Ancona
Miniatore e pittore. Come miniatore esordì giovanissimo nel prezioso Messale di Barbara di Brandeburgo, oggi nel Museo di Mantova, che in parte Belbello da Pavia aveva [...]
V. tav. LXXXVII.
Bibl.: B. Berenson, The Study and Criticism of Italian Art, s. 2ª, Londra 1902, pp. 97 bibl.); M. Salmi, G. da C. miniatore e pittore, in Boll. d'arte, n. s., II (1922-23), pp. 385-404, 461-78; G. Fogolari, Le più antiche pitture di ...
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GONZAGA, Giulia
Romolo Quazza
Figlia di Ludovico di Sabbioneta e di Francesca Fieschi, nacque probabilmente in Gazzuolo nel 1513. Donna d'ingegno e di bellezza non comune, sposò quattordicenne Vespasiano [...] convento annesso alla chiesa di S. Francesco. Prese parte al movimento riformatore; s'interessò delle vicende del Concilio , si rifiutò. Il 19 aprile 1566 morì nel monastero di S. Francesco. Sequestrate le sue carte e scoperta la sua corrispondenza ...
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Pittore fiorentino, fiorito fra la fine del'400 e i primi del'500, e identificato con l'"alunno di Domenico" (nome dato dal Berenson a questo artista ghirlandiesco, prima che i documenti ne rivelassero [...] in gallerie e collezioni italiane e straniere date a B., le più note sono: il San Girolamo della Galleria 6 segg.; G. de Francovich, Nuovi aspetti della personalità di B. di G., in Bollettino d'arte, n. s., VI (1926-27), p. 65 segg.; id., ibid., ...
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Pittore e incisore in rame, nato a Parma il 28 giugno 1585, morì in Bologna nel 1647. Fu in pittura scolaro di Annibale Carracci che lo portò con sé a Roma nel 1606. Alla morte del maestro nel 1609 si [...] S. Francesco e S. Chiara, in S. Bernardino; un Angelo custode, in S. Maria delle Grazie; la Madonna col Bambino, S. Giuseppe, S. Anna, S. Giovacchino e S. Filippo Neri, in S Annibale Carracci con influssi del Lanfranco. B. incise a Roma al bulino con ...
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WARMONDO (Veremondo o Varmondo)
Gino Borghezio
Venerato tradizionalmente con il titolo di beato, appare quale vescovo di Ivrea già nel 969, avendo partecipato al sinodo provinciale tenuto a Milano dall'arcivescovo [...] morte è congetturata tra il 1003 e il 1014.
Bibl.: S. Pivano, Stato e Chiesa da Berengario I ad Arduino, D. Arborio di Gattinara, Notizie istoriche del b. Warmondo Arboreo, Torino 1825; L. Moreno, Vita di S. Veremondo Arborio, vesc. d'Ivrea nel ...
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Uomo d'armi e di lettere, stranissimo per natura, fu portato, in quelle alle più strabilianti prove d'eroismo, in queste ai più arrischiati eccessi cui sia mai venuta la poesia secentistica. Nato a Mazzarino [...] i genitori, volle uscir di patria a tentar fortuna: s'imbarcò per Candia, allora assediata dai Turchi, e vi pp. 371-72; G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, p. 1143-4; B. Croce, Saggi sulla letterat. ital. del Seicento, Bari 1911, pp. 422, 427-28 ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante esplosiva bilabiale sonora ‹b›, la cui...
b-movie
‹biimùuvi› s. ingl. (propr. «film (movie) di serie b»; pl. b-movies ‹biimùuvi∫›), usato in ital. al masch. – Film, spec. del genere horror, realizzato a puri scopi commerciali e senza alcuna pretesa artistica.