Ecclesiastico (Milano 1522 - Roma 1580). Parente, erede e discepolo di Andrea A. e poi suo successore nell'univ. di Pavia (1550-1560), dove ebbe discepolo s. Carlo Borromeo. Chiamato a Roma da Pio IV, [...] fu datario della Cancelleria apostolica (1561), vescovo di Civita, supplente del camerlengo di S. Romana Chiesa (1564), e infine creato cardinale (1565); membro di varie Congregazioni, si dimostrò sempre rigido sostenitore della riforma religiosa dei ...
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Apologista cattolico (Berna 1732 - Vienna 1798), di famiglia calvinista. Militare al servizio della Sardegna, convertitosi al cattolicesimo (1754), fu istruttore del futuro re Vittorio Amedeo III; in seguito, [...] 1758), si fece gesuita (Chieri 1759) e fu sacerdote a Milano e Torino, dove rimase anche dopo la soppressione della Compagnia ( lungo. Combatté il giansenismo, promosse la teologia morale di s. Alfonso de' Liguori, fondò alcune società segrete per ...
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Gesuita (Padova 1537 - Modena 1607). Prof. di filosofia (1561-66) e teologia (1567-68) al Collegio romano, poi rettore e professore in diversi collegi. Altamente stimato da s. Carlo Borromeo, scrisse per [...] compendio per i fanciulli (1584); altre sue opere ascetiche, tra cui un commento agli Esercizî di s. Ignazio, furono pubblicate postume. A Milano fu rettore e direttore spirituale di Isabella Bellinzaga con la quale collaborò, in misura difficile da ...
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Nobile milanese (Milano 1497 - ivi 1546), fondatore, con B. Ferrari e s. Antonio Maria Zaccaria, della Congregazione dei chierici regolari di s. Paolo detti barnabiti. Ordinato sacerdote nel 1535, fu il [...] in gioventù a studî di matematica e di architettura, si vuole abbia fornito i disegni per i primi restauri della chiesetta di S. Barnaba (poi completamente rifatta nel 1560 da G. Alessi), acquistata dalla Congregazione sotto il suo governo, nel 1545. ...
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Controversista (n. Piacenza - m. dopo il 1262); nato da famiglia catara, fu convertito da s. Pietro martire di cui, entrato nell'ordine domenicano, divenne devoto e sicuro collaboratore. Scampato per caso [...] ), ebbe (1254) la carica d'inquisitore in Lombardia, e per lo zelo con cui assolse il suo compito finì per essere espulso da Milano (1259). Si sa che nel 1262 era a Viterbo. Autore di una Summa de Catharis et Leonistis seu de pauperibus de Lugduno ...
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Mistica (Milano 1551 circa - ivi 1624), nata Lomazzi, adottata da uno zio materno; affiliatasi ai gesuiti (1579), pronunciò i voti privati nel 1584; si servì di lei s. Carlo Borromeo per varie mansioni, [...] fu legata da viva amicizia spirituale al p. A. Gagliardi, che ne scrisse la vita e con il quale compose il Breve compendio intorno alla perfezione cristiana, che ebbe larga diffusione, anche in Francia, ...
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Storico (Milano 1894 - Roma 1979); prof. univ. dal 1937, ha insegnato storia del cristianesimo a Roma; è stato anche redattore (1928-56) dell'Enciclopedia Italiana e del Dizionario Enciclopedico Italiano. [...] . Tra le sue opere: Detti di Gesù (1922); Gli oracoli sibillini giudaici (1922); S. Agostino d'Ippona (1930); La formazione teologica di s. Agostino (1947); Cristianesimo antico e moderno (1955); Introduzione al cristianesimo antico (1971); Vita ...
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Cristiani che, riuniti in processioni o in adunanze, si flagellavano per penitenza. Le prime manifestazioni si trovano verso il 1230 per esortazione di s. Antonio da Padova, ma il movimento vero e proprio [...] grande successo a Perugia; di lì si diffuse a Spoleto, a Roma, in Toscana e in Emilia, mentre fu proibito a Milano, Cremona, Venezia e in Sicilia. Nelle confraternite di d. furono messe insieme grandi raccolte di laudi, specialmente nel Trecento. ...
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1. Santo confessore (gr. ᾿Αρσάκιος; m. Nicomedia 358); secondo Sozomeno era di origine persiana. Servì alla corte e confessò la fede sotto Licinio; si diede poi a vita eremitica e morì durante un terremoto [...] . Arsacio (lat. Arsacius), detto dalle leggende discepolo e successore di s. Ambrogio o fratello di s. Eustorgio arcivescovo di Milano, era venerato nel Medioevo a Napoli, a Milano e in Baviera (12 novembre); sue reliquie sono conservate a Illmünster ...
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Diacono (n. 498 - m. Ravenna 556) a Pola, fu alla corte di Costantinopoli, protetto da Giustiniano. Consacrato arcivescovo di Ravenna da papa Vigilio (546), durante il suo episcopato, in assenza di Vigilio [...] e di Dazio da Milano, dominò gli affari religiosi d'Italia. Curò una raccolta di formule liturgiche da cui potrebbe essere derivato il Sacramentario leoniano. Fece condurre a termine e consacrò le basiliche di S. Vitale (547-48) e di S. Apollinare in ...
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S. S.2
S. S.2 (anche SS) 〈èsse èsse〉. – Abbreviazione ted. 〈ès ès〉 di Schutz-Staffel (propr. «squadra di protezione»), denominazione di un corpo speciale del partito nazista, costituito nel 1925 come guardia personale di Hitler e che successivamente...
mil
‹mil› s. ingl. [tratto dal lat. mil(lesĭmum) «un millesimo»] (pl. mils ‹mil∫›), usato in ital. come s. m. – Unità di lunghezza del sistema inglese, pari a 1/1000 di pollice e quindi a 25,4 micrometri (μm); ne derivano due unità di area,...