tolleranza
Il problema della t., come accettazione della molteplicità delle religioni e, di conseguenza, la necessità di un loro convivere libero e autonomo, è caratteristico della storia della cultura [...] il cancelliere Michel de L’Hospital, autore della Exhortation aux princes), dai seguaci della tradizione erasmiana (S. Castellion, C.S. Curione, M. Celsi) e dello spiritualismo anabattista (K. Schwenckfeld). In particolare, il supplizio di M. Serveto ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] Régime
Con l’avvento dell’età moderna la pena di morte s’impone ovunque sulla composizione e si definisce una serie di reati: reclusione a vita (De verborum significatione, 1548). Sebastien Castellion con i suoi ‘libelli’ mette in discussione la ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] a contatto con altri riformatori, P. Viret, H. Bullinger, S. Grineo, G. Farel, forse Carlostadio; redasse la prefazione fu preso, processato, arso, e invano si levò la protesta del Castellion e di altri. C. riprese forza: i libertini, sconfitti già ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] . 349-402.
35 Sul rapporto tra Servet e Biandrata si veda S. Kot, L’influence de Michel Servet sur le mouvement antitrinitarien en Pologne et en Transylvanie, in Autour de Michel Servet et Sebastien Castellion, éd. par B. Becker, Haarlem 1953, pp. 72 ...
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