EVORA
M.L. Real
ÉVORA (lat. Liberalitas Iulia, Ebora)
Città del Portogallo situata nella regione dell'Alentejo, É. ebbe fin dall'Antichità la funzione di nodo viario lungo una delle principali rotte [...] . La relativa libertà di movimento concessa ai cristiani potrebbe essere in parte connessa al diffondersi nell'Andalus del sufismo, che difendeva anche le pratiche ascetiche e contemplative. Legata a questo movimento è considerata la rivolta dei ...
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L'Africa islamica: Libia
Enrico Cirelli
Francesca Romana Stasolla
Massimiliano Munzi
di Enrico Cirelli
Inquadramento storico
La Libia si trova in quel vasto settore dell'Africa mediterranea compreso [...] Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo a D. era attiva una zāwiya (edificio in cui si praticava il sufismo) della confraternita dei Senussi. Nel 1910, alla vigilia della guerra italo-turca, il villaggio venne visitato da F. Halbherr e G. De ...
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Nome di una dinastia berbera che nella seconda metà del sec. XII e nella prima metà del secolo successivo dominò nell'Africa settentrionale, estendendo in qualche periodo il suo impero dall'Atlantico alla [...] teologico ash‛arita (il quale dà gran peso alla speculazione intellettuale combinata coi dati positivi della rivelazione) e il sūfismo (v.) moderato d'al-Ghazālī, in pieno contrasto con la grettezza dei mālikiti del Maghrib, proclamò la necessità del ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] del malikismo, i secc. XII-XIII segnano anche l'inizio del radicamento del misticismo sunnita (noto come sufismo, in arabo taṣawwuf) nella società islamica.
Complesso ed eterogeneo, scarsamente riconducibile all'accezione cristiano-occidentale del ...
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Nel suo significato più generico denota luogo per riporvi oggetti di ogni sorta. In seguito servì anche a designare la stanza od officina da lavoro degli artefici e quella dove i mercanti vendono le loro [...] mistiche assumono talvolta con audacia e sottigliezza tecnica il linguaggio dei bevitori, e descrivono le gioie della bottega (v. sufismo).
Oltre alla bottega del vinaio, che ha perciò una posizione a sé nella storia del commercio e della cultura ...
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ZAIDITI
Carlo Alfonso Nallino
. Sono i seguaci della più moderata fra le sette musulmane sciite, cioè di quella che prende il nome dal suo iniziatore Zaid ibn ‛Alī Zain al-‛Ābidīn (v.) e che oggi sopravvive [...] (quindi da ‛Alī), ossia appartenenti alla ahl al-bait; nel loro insieme, non singolarmente, costoro sono infallibili. Il ṣūfismo (v.) e le confraternite sūfiche non sono ammessi. Il sistema giuridico si sviluppò, come quello dogmatico, dopo la morte ...
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ARTIGIANATO
M. Bernardini
Nell'accezione linguistica moderna il termine a., applicato alle diverse epoche della storia, indica un'attività di produzione di oggetti prevalentemente legati all'uso quotidiano, [...] degli artigiani, soprattutto nelle aree orientali, è Salmān-i Fārsī, compagno del Profeta, spesso considerato il fondatore del sufismo. Nello Shāhnāma (Libro dei Re) di Firdousi (fine sec. 10°) si trovano dei personaggi in stretto rapporto con ...
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PANZIERA, Ugo
Isabella Gagliardi
(Ugo da Prato). – Nacque a Pomarance in Val di Cecina, nella Toscana occidentale, in data imprecisata ma verosimilmente tra 1260 e 1270.
Frate francescano laico, il [...] Dio chi vuole pervenire alla contemplazione composto per correggere gli asceti cristiani (forse addirittura alcuni missionari) influenzati dal sufismo.
Panziera morì «in Tartaria» (Wadding, 1701), forse proprio a Pera, intorno al 1330.
L’Epistola ai ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] , strumenti melodici e percussioni di tamburi e cimbali. Diffuso è poi il canto devozionale associato all'induismo o al sufismo islamico, come nel caso del qawwalī, divenuto celebre in Occidente grazie al cantore pakistano Nusrat Fateh Ali Khan (1948 ...
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SCIITI
Carlo Alfonso Nallino
. Dall'arabo shī‛ī, cioè seguace del partito (shī‛ah) di ‛Alī e dei suoi discendenti in linea retta maschile. Sono un complesso di sette musulmane, al quale si contrappongono [...] . La venerazione per i dodici imām, esseri superiori, ha portato gl'imāmiti all'esclusione dell'ascetico-mistica o ṣūfismo, della credenza nei miracoli dei santi, delle confraternite religiose a base mistica. I più celebri santuarî sciiti imāmiti ...
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sufismo
s. m. [der. di sufi]. – Nell’islamismo, la pratica ascetico-religiosa (e la stessa morale ordinaria a base religiosa) tendente, attraverso tappe successive percorse sotto la guida di un maestro, all’unione mistica con la divinità.
sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.