Scrittore russo (Saratov 1888 - Mosca 1926). Rivoluzionario e individualista, ha ritratto nei suoi racconti (Pyl´ "Polvere", 1915; Vagon-Salon "La vettura-salone", 1922; Ljudi prochožie "Gente di passaggio", [...] 1923; Oblomki "Rottami", 1923) soprattutto i delusi e gli infelici ...
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Poeta russo (Carskoe Selo 1848 - Pietroburgo 1913). Le sue poesie (Zatiš´e i burja "Bonaccia e tempesta", 1878) scritte in uno stile intimistico, fra classico e popolareggiante, gli procurarono larga notorietà. [...] Alcune sue liriche furono musicate da Musorgskij ...
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Poeta russo (Simbirsk 1803 - Mosca 1846). Fra i poeti appartenenti alla "pleiade" puškiniana, si distinse per la musicalità e chiarezza delle sue poesie che, oltre ai motivi tradizionali, s'ispirano anche, [...] ma con minore efficacia, a temi patriottici ...
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Poeta russo (Simbirsk 1835 - ivi 1889). Autore di poesie satiriche, di drammi e di romanzi in versi, merita rilievo come fecondo ed esperto traduttore da diverse letterature (del 1874-79 è la sua versione [...] della Divina Commedia) ...
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Scrittore russo (n. nel gov. di Orenburg, od. Čkalov, 1878 - m. Ufa 1941). Opere principali, gli schizzi Ugasajuščaja Baškirija ("La Baschiria che si spegne", 1907) e i romanzi Baryšni ("Signorine", 1918) [...] e Celomudrie ("La castità", 1925) ...
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Poeta russo (Mosca 1805 - Pietroburgo 1827). Tra i fondatori della Obščestvo ljubomudrija ("Società degli amanti della saggezza"), amico di Puškin, fu autore di liriche delicate, di saggi critici (O sostojanii [...] prosveščenija v Rossii "Sullo stato della cultura in Russia", 1826) e di traduzioni da Goethe. ...
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Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] dalle istituzioni un sobillatore, un folle. Nel 1901 è scomunicato dal Sinodo, ma la sua autorità morale è immensa in Russia e all'estero, i suoi opuscoli hanno una larghissima diffusione. Matura in lui una nuova concezione dell'arte che si concreta ...
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Scrittore russo (Dobroe, gov. di Tambov, 1835 - Mosca 1877). Nella sua copiosa opera narrativa (Stepnye očerki "Bozzetti delle steppe", 1864; Moskovskie nory i truščoby "Spelonche e sentine di vizio a [...] Mosca", 1866; Uličnye kartiny "Quadri della strada", 1868) predilige la descrizione, romanticamente commossa, della vita del proletariato della città e delle campagne ...
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Poeta russo (Elizavetgrad 1907 - Mosca 1989). Nelle sue liriche (Pered snegom "Dinanzi alla neve", 1962; Vestnik "Il messaggero", 1969; Stichotvorenija "Versi", 1974; Volšebnye gory "Montagne magiche", [...] 1978; Zimnij den´ "Un giorno d'inverno", 1980) unì nobiltà e modernità di ispirazione a classicità di forme. Fu anche apprezzato traduttore da varie letterature orientali ...
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Poeta russo (n. Kostug, Oloneck, 1885 - m. in Siberia, in viaggio, 1937); figlio di contadini, K. è il poeta della vita campagnola della Russia settentrionale, cui però dà talvolta il colorito di un primitivismo [...] mitico di sapore letterario. La principale raccolta delle sue liriche è Pesnoslov ("Il libro di canti", 1919) ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...